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Procter&Gamble le Olimpiadi e le Madri Single

Procter&Gamble le Olimpiadi e le Madri Single

Procter&Gamble, la grande multinazionale di largo consumo, ha lanciato il suo spot per le Olimpiadi invernali che si terranno a in Russia, a Sochi, tra poche settimane.

Ecco il video.

Ripercorre lo stile dello spot che era stato creato per le Olimpiadi di Londra: entrambi sono costruiti intorno alla figura fondamentale della madre, il titolo è Thank you Mom!

Cerco di guardarlo non facendomi catturare dall’emotività, lo spot è costruito bene e con l’obbiettivo di commuoverci. Provo ad analizzarlo da un punto di vista di marketing. Vado a dare un’occhiata ai dati.

Solo negli USA sono 11 milioni le madri single (per scelta o molto più sovente per necessità, dopo un matrimonio non riuscito). Il fenomeno delle single moms è in aumento, non solo negli USA e persino da noi in Italia.

Nello spot non si vede mai un uomo, un padre. In molti spot commerciali viene utilizzata una testimonial donna ma risulta implicito ed evidente che quella donna sullo schermo che si prende cura dei figli lo fà perchè è una mansione ritenuta ancora “da donne”; poi però solitamente lo spot ci fa immaginare che  un marito ci sia e che, immaginiamo, si occuperà di altro. La famiglia vecchio stampo insomma.

Qui invece a me pare che le madri mostrate abbiano l’espressione della determinazione e della fatica di molte madri single; qui insomma non immagino che ci sia un padre, anche perché in altro modo, avrebbe almeno trovato una giornata di tempo per andare a vedere la …

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I Connessi Supermobili: Egocentrismo in Rete

Leggete qui per non perdere il rapporto con i vostri figli o figlie, con i giovani. Che ci piaccia o no, ecco verso dove stiamo andando. Noi qui dobbiamo il nostro successo alla tecnologia ma io farò di tutto per non perdere il rapporto con la generazione dei nativi digitali “Connessi supermobili” in fuga dal mondo, presenti solo in rete.

Continua il nostro lavoro di educazione ai media nelle scuole, della cui importanza siamo sempre più convinti. Convinzione rafforzata dall’ultimo Rapporto sulla comunicazione del Censis, pubblicato in questi giorni. La televisione generalista arriva ancora a tutta la popolazione senza distinzioni sociali o di età ed è il mezzo principale ampiamente usato da tutti per informarsi. Con buona pace di chi ne ha annunciato troppo spesso e troppo presto la fine. L’undicesimo rapporto annuale si intitola L’evoluzione della specie e si focalizza sull’uso degli strumenti digitali connessi ad Internet. I ricercatori del Censis ci spiegano che sta avvenendo una vera e propria fusione tra noi stessi e i dispositivi telematici, che sta producendo un’evoluzione del genere umano, un salto qualitativo dalle enormi possibilità. In questa evoluzione non sono coinvolti solo i nativi digitali, ma buona parte anche dei loro genitori, i trenta/quarantenni. In particolare vengono individuate tre tipologie di utenti digitali: connessi tradizionali (pc da tavolo o portatile + adsl), i connessi mobili (smartphone o tablet + wifi) e i supermobili (smartphone o tablet + connessione cellulare). Questi ultimi presentano però la caratteristica di un consumo che, …

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Senza Chiedere il Permesso

Senza Chiedere il Permesso

Nessuno si interroga più sull’origine dei problemi: dove sono i padri e le madri in questa società così poco generosa verso le nuove generazioni? “Mammoni, incapaci di togliersi dalla casa dei genitori!” tuonano i ministri al governo nel 2012. Ed è vero, i giovani italiani sono spesso pigramente incollati a mamma e papà, sarebbe interessante cercarne le concause. Le madri italiane sono meno protettive verso i figli maschi di quanto fossero anni fa: lavorano in casa e fuori casa, badano sì alla prole e spesso anche ai nonni, però hanno imparato a lasciare che i figli si arrangino, non tutte ma almeno una parte di loro. Chiediamoci allora se la scuola così come è strutturata oggi può incentivare l’indipendenza e se i programmi sono adeguati. Gli insegnanti, ai quali da tempo non vengono offerti percorsi di aggiornamento, talvolta faticano a comprendere la psicologia delle nuove generazioni, e quelli che si informano e studiano lo fanno a spese loro; una stragrande maggioranza di maestre e professoresse che devono arrangiarsi con i pochi mezzi a disposizione. I ragazzi e le ragazze crescono circondati da donne e questa assenza del maschile, in famiglia e nella scuola, esercita un’importante influenza sulla loro capacità di abbandonare il luogo dell’infanzia e dell’adolescenza, perché è la figura paterna che incentiva da sempre l’abbandono della casa d’origine per alimentare il desiderio di una vita altrove.

Senza Chiedere il Permesso, Feltrinelli

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Anna Maria Testa per una Nuova RAI

Anna Maria Testa per una Nuova RAI

http://www.nuovoeutile.it/ita_rai_candidati_Zanardo.html

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Su Cosa sta Accadendo: CdA RAI

Carissime e Carissimi,

solo per informarvi su ciò che sta accadendo con la mia candidatura in RAI.

In sintesi:

-Articolo 21 e Move On tempo fa hanno richiamato RAi e Agcom alla trasparenza e hanno chiesto a cittadini/e di inviare i nomi che avrebbero voulto vedere in RAI

-moltissime/i di voi hanno inviato il mio nome come possible candidata, veramente tanti e tante.

-I membri del CdA solitamente sono scelti dai partiti, sarebbe corretto se fossero nomi indipendenti

-Il PDL esprimerà in questi giorni i nomi dei suoi candidati

-Il PD ha dichiarato la volontà di non indicare candidature ma ha chiesto ad alcune Associazioni di esprimersi

-Molte Associazioni stanno discutendo sui nominativi da proporre: entro oggi, pare, decideranno. Giovedi dovrebbero comunicare i nomi prescelti

Ho scelto in questi giorni di tenere il telefono spesso chiuso e di leggere poco i giornali. Ho anche declinato la richiesta di interviste: credo sia inopportuno fare dichiarazioni oggi. Alcuni quotidiani hanno scritto che avrei  il mio cv inviato su molti tavoli: io l’ho inviato solo in Commissione e ad Articolo 21.Prova ne è che pochi/e paiono conoscere il mio profilo professionale, che è pubblicato in homepage e quindi facilmente accessibile. Leggerlo permetterebbe di sapere qualcosa di più oltre a quel poco di cui si scrive.

Sto scrivendo il libro sui ragazzi/e nelle scuole, sui media e su come un Servizio Pubblico potrebbe essere organizzato. So che uno dei nomi papabili è quello di Gherardo Colombo: il suo nome lo leggo spesso nei manifesti …

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L'Italia che Esiste e che Resiste

L’Italia che Esiste e che Resiste

Vi  presentiamo la nostra MAPPA INTERATTIVA: racconta di due anni e mezzo sul territorio. Qui trovate dove siamo stati in questi 30 densissimi mesi. Vi piace? Racconta di un progetto di forte cambiamento. E’ un modo concreto di onorare l’8 marzo.

Il colore più intenso racconta dove siamo stati più spesso. Cliccando sul numero di incontri sotto la mappa, si evidenziano le città dove siamo stati sia con la presentazione del documentario Il Corpo delle Donne sia con il progetto di Media Education Nuovi Occhi per i Media.

Salta agli occhi il numero di incontri elevato in Toscana: questo è dovuto sia alla cittadinanza attiva  che le persone di questa Regione esercitano anche attraverso il grande coinvolgimento nei nostri incontri, sia alla diffusione del lavoro di Educazione ai Medi attraverso i nuovi docenti che abbiamo formato con il corso di FORMAZIONE FORMATORI di cui Coop Firenze è partner. Da settembre quasi  300 classi, 6000 studenti hanno aderito: un modo concreto di migliorare il Paese attraverso una visione più consapevole della tv e dei new media. Di questo progetto siamo particolarmente orgogliosi perchè velocizza il processo di educazione, qui trovate un esempio delle inziaitve che i formatori/trici stanno portando avanti in autonomia. Umbria e Trentino Alto Adige stanno valutando il progetto. Questa mappa racconta anche e forse principalmente di un Paese che viene spesso ignorato dai media; quello formato da persone, donne e uomini, di buona volontà che si impegnano, organizzano, ci invitano, stampano locandine e programmi, affittano sale: …

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La favola dell'Auditel è finita?

La favola dell’Auditel è finita?

Il 14 dicembre l’Antitrust ha multato Auditel S.p.A. con una sanzione da 1.800.000 euro per abuso di posizione dominante. Il provvedimento è stato motivato nel dettaglio con 3 abusi che sarebbero stati messi in atto dalla società di rilevazione degli ascolti televisivi, tutti finalizzati a favorire Rai e Mediaset, cioè i suoi due principali azionisti. Ecco come li riporta il comunicato dell’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato):

In particolare Auditel ha: a) ingiustificatamente ostacolato, a partire dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione (analogica, digitale, satellitare e Tv via internet); b) ostacolato, dalla seconda metà del 2008 e fino al mese di gennaio 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce ‘ALTRE DIGITALI TERRESTRI’; c) erroneamente attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi.

Relativamente a quest’ultimo abuso Auditel dovrà comunicare entro tre mesi all’Autorità le misure adottate per la cessazione dell’infrazione. Secondo l’Antitrust, che aveva avviato l’istruttoria alla luce di una denuncia di Sky, le condotte di Auditel hanno avuto un duplice effetto: da un lato hanno limitato fortemente le possibilità di crescita delle emittenti televisive che intendevano attuare strategie di erosione degli ascolti delle emittenti generaliste, anche diversificando le scelte di programmazione in funzione dei diversi comportamenti televisivi degli spettatori; dall’altro hanno protetto i canali delle principali emittenti generaliste

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