Monthly archive Ottobre 2014
Corpi Perfetti

Corpi Perfetti

Care ragazze, bambine, amiche giovanissime, qual’è il CORPO PERFETTO? La pubblicità qui a destra, biancheria intima di VICTORIA’S SECRET pare non avere dubbi: ilcorpo perfetto è quello magrissimo, ossuto, dove le forme sono annullate, le ossa sporgono dalla pelle, il seno è una protesi ( non esistono quasi in natura corpi tg 34 con seni tg 5 ). Di persona queste ragazze non appaiono come nella foto: come sapete le luci, il photoshop eliminano ciò che dal vero risulterebbe inquietante. Durante le sfilate ad esempio si nota molto bene che chi ha il viso scarno anche se molte giovane  presenta occhiaie profonde e inquietanti . Di lato all’immagine di VICTORIA’S SECRET la copertina del mensile MENTE & Cervello in edicola oggi. Immagine inquietante vero? La bimba che guarda corrucciata la bilanca avrà sei anni ed è già insoddisfatta del suo, poco, peso: come darle torto? se L’IMMAGINE quasi univoca imposta dai media è quella alla sua sinistra, e sappiamo quanto potente possa essere l’imposizione mediatica, lei vorrà essere il più possibile simile al MODELLO UNICO ACCETTATO. Vale per tutte e ancor più per le bambine e le adolescenti: appartenere ad un modello riconosciuto come vincente, ti fa sentire voluta, di più, ti fa sentire amata. “Avevo 9 anni quando mi sono ammalata di anoressia. Ricordo sensazioni confuse di quel periodo ma una cosa la ricordo bene. L’obbiettivo scritto sulle pagine del mio diario con tutta l’ingenuità di uan bambina: diventare come le soubrette della tv, nella convinzione che così si …

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DALLA PARTE dei FIGLI/E

DALLA PARTE dei FIGLI/E

Tempo fa fui invitata al Convegno Nazionale Alcolisti Anonimi. Ciò che mi colpì profondamente fu la presenza dei figli e delle figlie di padri e madri alcolisti che cercavano aiuto da parte dell’associazione e intraprendevano un lungo cammino di formazione per potere convivere con un genitore alcolista. Come vivono i figli e le figlie di genitori violenti? Come stanno in equilibrio tra l’odio per quell’uomo  che massacra di botte la loro madre e l’amore immenso per quell’uomo che è il loro  padre? Grazie a Chiara Baldin ci racconta come il problema viene affrontato a LISBONA. “Tutti i bambini hanno il diritto di crescere nell’amore e nella protezione dei genitori. Tuttavia non sempre è così. In un’ elevata percentuale dei casi di aggressioni domestiche, vi sono i figli ad assistere in prima fila e a soffrire in silenzio.UMAR, União de Mulheres Alternativa e Resposta (Associazione di Donne Alternativa e Risposta), ha cominciato a compilare dati su* figli* delle vittime di violenza domestica e allerta che in Portogallo nessuno sa cosa ne sarà di loro dopo la tragedia vissuta.

Nello stesso giorno Joana ha visto suo padre accoltellare a morte la madre e la sorella, colpirla al petto con un coltello e mutilarsi poco prima che la polizia entrasse nell’appartamento della famiglia, a Soure.

L’adolescente di 13 anni è rimasta ferita a un polmone ma la sua situazione sta pian piano migliorando.

Come Joana, negli ultimi due anni la violenza domestica ha lasciato 107 bambin* orfan* di madre – rivelano i dati …

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La Dichiarazione dei Diritti in Internet: Ci Riguarda

Carissime e Carissimi, C’è una buona notizia. Guardando avanti e lontano, anche se la strada non è facile ed è ancora lunga, è stata da poco pubblicata la bozza dell’Internet Bill of Rights, la Carta che stabilisce diritti e regole per il Web. La potete consultare qui: http://bit.ly/1p5M1mu Ciò che incoraggia, e di questi tempi quasi sorprende, è che l’orientamento generale della Dichiarazione definisce chiaramente che prima vengono i diritti delle persone e poi il diritto al profitto.         Noi siamo molto soddisfatti, anche perché sono stata chiamata ad essere una dei membri della Commissione di esperti, che ha redatto la Dichiarazione, ed ho proposto presupposti e obiettivi alla base di Nuovi Occhi per i Media: l’educazione come diritto fondamentale per una piena cittadinanza democratica. Un approccio quindi innovativo che si contrappone alla propaganda ideologica di chi sostiene che la libertà e la democrazia possano, per qualcuno debbano, reggersi sull’assenza di regole e che i media debbano essere riserva  selvaggia di caccia invece che terreno comune di crescita.

Dal 27 ottobre sarà possibile a tutti/e i/le cittadini/e contribuire al miglioramento della Dichiarazione tramite una consultazione pubblica online.

http://camera.civi.ci/discussion/proposals/partecipa_alla_consultazione_pubblica_bill_of_rights

Vi invitiamo a leggere la Dichiarazione e a contribuire con le vostre idee, critiche, proposte, nell’ottica della cittadinanza attiva che da sempre sosteniamo.

N.B. Se siete insegnanti Vi invitiamo a diffondere la Carta nelle vostre classi e a raccogliere pareri, critiche, proposte degli e delle studentesse e a farmele avere. Mi impegno a portarle in Commissione per presentarle

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LETTERA dall'OLANDA

LETTERA dall’OLANDA

La nostra nuova amica GIULIA MONTANELLI ci scrive dall’Olanda, dove vive e da dove osserva l’Italia. Qui ci racconta del significato che si attribuisce alla parola FAMIGLIA in Olanda:vi chiedo di leggerlo e di riflettere insieme. Giulia vive in un Paese estremamente aperto rispettoso dei diritti.Ho osservato con stupore e indignazione le manifestazioni dello scorso fine settimana che hanno visto protagoniste le sentinelle in piedi, gruppi di persone che si riuniscono nelle piazze italiane e restano in piedi per ore, intente nella lettura di un libro, allo scopo di esprimere dissenso nei confronti della legge contro l’’omofobia: manifestazioni volte quindi non a chiedere un diritto, ma a chiedere che un diritto NON possa essere esteso ad altri. Ho provato invece un certo senso di conforto nel vedere le manifestazioni organizzate in risposta, immediatamente azzerato nell’ascoltare le direttive date ai Prefetti dal ministro Alfano, che dispongono di non registrare più unioni omosessuali avvenute all’estero e di cancellare d’ufficio quelle già registrate.

Sicché ho pensato all’assurdità della situazione paragonandola a quella olandese, che vorrei raccontare. In Olanda non esiste solo il matrimonio quale forma giuridica della famiglia e quando si dice “famiglia” si allarga la visuale.

La legge olandese prevede che le relazioni familiari e le unioni stabili possano essere regolate in più modi. Sono permessi e regolati il matrimonio, l’unione registrata, il contratto di coabitazione e l’unione di fatto.

Innanzi tutto matrimonio, unione registrata e contratto di coabitazione hanno in comune alcune caratteristiche: sono consentiti solo tra maggiorenni (18 anni), ad

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Violenza: Siamo dalla Parte della Costruzione?

Violenza: Siamo dalla Parte della Costruzione?

Recentemente  è stato pubblicato anche in Germania un report sull´incidenza della violenza domestica in Europa:

http://fra.europa.eu/en/press-release/2014/violence-against-women-every-day-and-everywhere

Eccoli qui: i tedeschi – brava gente – confrontati con il tema della violenza domestica da una statistica “europea” e da un film drammatico d´autore. Loro, sì, proprio loro, i bravi, puliti, corretti, giusti cittadini della Germania unita. “Noo, non può essere” direte voi. E invece sì, capita anche qui. Capita anche nel 2014 nella Germania della Kanzlerin. Eccovi un po`di numeri e fatti tratti da uno studio del 2004 del Bundesministeriums für Familie, Senioren, Frauen und Jugend (trad: Ministero per la Famiglia, gli Anziani, le Donne e Giovani):

 

  • A partire al loro 16emo anno di il 40% delle donne viiventi in Germania hanno subito violenza fisica e/o sessuale.

 

  • Il 25% delle donne che abitano in Germania hanno subito violenza attraverso attuali o ex-partner (violenza domestica).

 

  • Il 13% delle donne viventi in Germania hanno subito forme di violenza sessuale giuridicamente punibili e penalmente rilevanti.

 

  • Il 42% delle donne che abitano in Germania hanno subito violenze psicologiche come per esempio: intimidazione, diffamazione, calunnia, minacce, terrorismo psicologico.

 

  • La violenza sulle donne viene esercitata prevalentemente da partner o ex-partner in ambiente domestico.

 

  • Donne in situazioni di separazione o divorzio sono particolarmente in pericolo, divenendo spesso vittime di violenza da parte del partner o ex-partner.

 

  • Più della metà delle donne che hanno subito violenza fisica ha subito gravi ferite corporee da violazioni, un terzo ha dovuto ricorrere a un soccorso medico
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L'Amore è tutta un'altra cosa

L’Amore è tutta un’altra cosa

Ci scrive da Lisbona Chiara Baldin sul femminicidio che, purtroppo, unisce intergenerazionalmente le donne:

La magliette scollate maschili vanno di moda, vero? Vedo maschi di tutto il mondo che mostrano pettorali tonici e scollature da urlo. E se un giorno gli uomini lanciassero una nuova moda e iniziassero a usare short da cui sporgono cosce ben definite e una fettina di natica soda e provocante, voi, oh donne, vi sentireste in diritto di palpare quel ben di dio, molestando un maschio innocentemente seduto in autobus? Vi sentireste talmente provocate da intimidire l’uomo con sguardi insistentemente bavosi e obbligarlo a lasciarvi toccare ogni suo muscolo esposto e non? A mio avviso, in condizioni psicofisiche sobrie, una donna non oserebbe molestare un uomo. E non credo sia solo per il fatto che l’uomo di solito è fisicamente più forte e reagirebbe, difendendosi. C’è una ragione più sottile e fondamentale chiamata rispetto. Rispetto per la persona, vista non come giochetto sessuale e provocante bensì come essere vivente dotato di dignità. Almeno di un briciolo di dignità. Qualche giorno fa un amico mi ha raccontato di un schifido momento vissuto da una sua collega di lavoro. «Erano le 7 del mattino, sedeva sola in una delle file in fondo all’ autobus. È salito un uomo e si è seduto di fianco a lei… le ha puntato un coltello intimandole di fargli fare tutto ciò che desiderava. L’ha quindi molestata, mettendole le dita dentro la vagina e toccandola dappertutto». Io: «Meu deus…e l’autista non ha …

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Ogni tunnel si apre all'infinito cielo

Ogni tunnel si apre all’infinito cielo

OGNI TUNNEL SI APRE ALL’INFINITO CIELO, questo è quello che hanno scritto gli alunni di un liceo bresciano nel loro cortile. L’abbiamo visto durante i corsi di formazione che abbiamo tenuto in settembre a Brescia e provincia, corsi organizzati da una lungimirante ed efficace associazione di Rezzato, donne e c. Associazione che ci ha inviato questa lettera che qui sotto condividiamo, ringraziandole. Donne e C. è una piccola associazione culturale di donne, da molti anni presente e operante a Rezzato, località in provincia di Brescia. Ci occupiamo principalmente del pensiero e della pratica femminile e coltiviamo la cultura delle relazioni, forti della convinzione che la qualità e la bontà delle relazioni che costruiamo con le persone intorno a noi determinino la buona qualità della vita che conduciamo. Crediamo che questo consenta di operare cambiamenti importanti nella società, affinché sia possibile una convivenza piu’ armoniosa non solo fra le persone , ma anche fra le persone e l’ambiente che le circonda. Perseguiamo questa convinzione cercando di mettere in atto alcune piccole trasformazioni che servano a cambiare l’approccio culturale verso le cose che avvengono intorno a noi. E’ seguendo questo intento che siamo venute a conoscenza del lavoro svolto da Lorella Zanardo e dalla sua équipe, prima con il video documentario “Il corpo delle donne” e poi con il corso “Nuovi Occhi per i Media”, nel quale abbiamo riconosciuto un valido strumento formativo ed educativo per contrastare stereotipi e modelli che ci vengono spesso proposti dai media. E’ nata così l’idea di …

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