Ho ricevuto questa lettera da Livia, la nostra corrispondente da Berlino mesi fa. Livia mi perdonerà se non l’ho subito pubblicata. Questo è un tema che “covavo”da tempo e su cui vorrei dire. Ora iniziamo con la lettera di Livia. Poi le mie e le vostre riflessioni arriveranno. Ne sono certa
.“A 17 anni mi sono decisa a non avere figli. Ero dell´idea che fosse indispensabile cambiare il mondo prima di metterci dei bambini e questa ferma e profonda convinzione rimase radicata in me per più di vent´anni. Non la misi mai in dubbio. “(Margrit Schiller)
Sarà il caso, sarà l´età, ma nelle ultime settimane mi trovo sempre più spesso a riflettere sul tema della genitorialità, del mettere al mondo altri esseri umani e dei possibili metodi e modelli di vita in cui farli nascere e crescere. Avviluppata in discussioni da cui a fatica riesco ad uscire senza guadagnarmi la nomea della cinica senza cuore, mi è addirittura capitato di sentirmi dire: “Ma tu li odi i bambini!” E invece no, proprio no, sarebbe troppo facile se il mondo si dividesse, in modo manicheo, tra bianco e nero.
In questo mio piccolo confrontarmi quotidiano con il tema del procreare, nessuno ha risposto in modo esaudiente alla mia domanda: ma perchè li fate questi figli?
Mio padre mi disse qualche anno fa: “Ma che domanda sea? Parchè ghemo deciso de verghe na fiola? Parchè l´è così…Tra l´altro vara che affare! Dopo n´emo fata n´altra, ma se ne fussimo fermà …
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