Monthly archive Gennaio 2012
AAA Portatori di Protesi Mammarie Cercasi: Esilarante!

AAA Portatori di Protesi Mammarie Cercasi: Esilarante!

L’Importanza dell’uso corretto del linguaggio: leggete qui!

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Porno via Web

Porno via Web

Un’inchiesta di laRepubblica…

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3 Libri di Donne sulle Donne

3 Libri di Donne sulle Donne

Maud Gonne MacBride Al servizio della regina. Autobiografia di una rivoluzionaria irlandese Qualcuno l’ha definita “la Giovanna d’Arco d’Irlanda” e secondo il critico Austin Clarke poteva davvero sembrare, per la sua statura imponente e la notevole bellezza, il coraggio, la grazia, la “Regina senza corona” dell’isola di smeraldo. Maud Gonne MacBride fu attrice assai nota sulla scena dublinese. Giornalista brillante e oratrice appassionata, fu soprattutto una fervente nazionalista. Una vita avventurosa la sua, raccontata in questa autobiografia che copre gli anni dell’infanzia e della giovinezza fino al matrimonio nel 1903. Emancipata e di natura anticonformista, attraverso la sua incessante attività di giornalista e oratrice politica, riuscì a far conoscere al mondo le ragioni della sua patria, spezzando le restrizioni imposte alle donne irlandesi in ambito politico. Fondò una delle prime organizzazioni femminili del suo paese, cosa che le permise di aprire la strada alla partecipazione femminile alla politica del XX secolo. Quella di Maud Gonne è una figura molto viva nella memoria degli irlandesi, sia il suo impegno politico sia per essere stata la musa ispiratrice di W.B. Yeats col quale ebbe una tormentata relazione durata quasi mezzo secolo. Tradotta per la prima volta in Italia, questa formidabile autobiografia rappresenta oggi un documento storico dal valore inestimabile. Maud Gonne MacBride (1866-1953) sin da giovanissima sposò la causa repubblicana contro il dominio coloniale britannico in Irlanda e non solo. La sua carriera teatrale e l’attivismo politico si sono fortemente intrecciate alla sua movimentata vita sentimentale che l’ha vista legata a esponenti …

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Il Corriere della Sera e l'incapacità di Ascoltare il Paese

Il Corriere della Sera e l’incapacità di Ascoltare il Paese

Con un ritardo di qualche anno, i giornalisti del Corriere pubblicano le pubblicità offensive verso le donne, che noi tutte sul web denunciamo da anni. E lo fa con un approccio sexy ammiccante, da side bar a destra delle homepage dei quotidiani, un po’ voyeur, un po’ trasgressive.

Che pena, con tutti e tutte  le giornaliste  giovani che fanno un lavoro interssantissimo online pagati due lire, e questi tronfi giornalsiti che vengono pagati per pubblicare roba vecchia senza averne capito il senso. Come suggerisce lo splendido Daniel Tarozzi direttore de www.ilcambiamento.it,  è sufficiente non leggere più la stampa mainstream, volgere lo sguardo altrove sui media innovativi, per percepire la realtà nella sua verità.…

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Tu Quoque, Gianni?

Tu Quoque, Gianni?

Come ho ripetuto più volte, il problema non era Berlusconi. O almeno non era solo Berlusconi. L’expremier ha potuto esprimere tutti i peggiori stereotipi verso le donne, perchè l’Italia è un Paese che glielo ha consentito.

IL FATTO Sanremo 2012, il Festival di musica più importante a livello italiano ed anche europeo.

I PERSONAGGI Gianni Morandi, 68 anni. Cantante da sempre. Presentatore. Rocco Papaleo,53 anni Comico attore, Ivana Maratzova, 20 anni, grechina.

DOVE Sulla rete pubblica durante il telegiornale. Al telegiornale dovrebbero essere date le notzie rilevanti della giornata.

Non credo ci sia bisogno di analizzare, i peggio stereotipi sono stati applicati come da manuale: L’anziano presentatore, quasi nonno per Ivana,prima invita la telecamera a riprenderle il corpo, poi  le sposta la giacca per mostrare meglio il seno al pubblico a casa. L’altro presentatore, quasi padre per Ivana, la guarda con occhio seduttore,direi  inquietante;  le chiede un bacio come si fa, purtroppo, anche con le bambine.  Entrambi la trattano da deficiente, umiliandola, oggettivizzandola. La ragazza è straniera, non capisce la lingua e  viene trattata come avesse 2 anni.

Ricordiamo che non ci interessa giudicare le persone ma la RAPPRESENTAZIONE e gli effetti di questa sulle/sugli spettatrici.

Vengono infrante le regole che dovrebbero governare i rapporti intergenerazionali, la stessa modalità che adotta Striscia la Notizia da anni: la generazione degli adulti maschi italiani viene rappresentata come non volesse crescere, incapace di rapportarsi in maniera adulta con ragazzine di quasi 50 anni piu giovani. Ricordiamo che la …

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Stereotipi Kaputt

Stereotipi Kaputt

Ogni tanto sapere che anche i rappresentanti dei Paesi più dignitosi possono uitlizzare stereotipi di basissimo profilo come accade da noi, un po’ ci solleva: non siamo noi i peggiori in Europa dunque!

Ho letto l’articolo incriminato su Der Spiegel dell’editorialista Fleishhauer,quello che demolisce l’Italia, i toni sono dei piu’ meschini:“Hand aufs Herz: Hat es irgendjemanden überrascht, dass der Unglückskapitän der “Costa Concordia” Italiener ist?”, che suona pressapoco così: “Mano sul cuore: qualcuno si è sorpreso che il capitano di sventura della Costa sia italiano?” e continua con gli italiani sulle spiagge, dei veri cafoni ecc ecc. Leggi qui l’articolo.

Ho vissuto in Germania ed è un Paese dove stavo benissimo: l’ordine mi si confà e stavo a mio agio nel Paese del mio amato Thomas Mann. Facevo il viaggio Milano-Monaco in terza classe con i nostri emigranti con la valigia di cartone e dentro il formaggio. Noi in Germania eravamo “spaghetti” e banalità di vario genere. E anche per me che studiavo all’Università non era facile. Fu pochi anni dopo la copertina dello Spiegel che mostrava una pistola su un piatto di spaghetti. Stereotipi. Io intanto vedevo e frequentavo altro, gente tedesca che non stava ingabbiata. Spesso notavo come molte cose funzionassero meglio che da noi, molto meglio. Mai ho smesso però di notare come la nostra proverbiale ed efficace creatività fosse lampante in terra straniera: intendo una capacità di trovare soluzioni non scontate, di usare il pensiero laterale. Lo sapete che moltissimi managers di altissimo profilo …

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Non Si Può Leggere Articoli Così e Starsene con il Culo sul Divano

Non Si Può Leggere Articoli Così e Starsene con il Culo sul Divano

Da anni denunciamo che non si può continuare a scrivere articoli così e noi a leggere articoli così. Non si può. Non è possibile.
Quasi il 60% dei giovani tra 18 e 24 anni, seguiti a poca distanza dai 25-34enni, si dice disposta, oggi, ad intraprendere un progetto di vita all’estero: e’ quanto emerge da un sondaggio contenuto nel Rapporto Italia 2012, appena pubblicato dall’Eurispes.Piu’ precisamente, il 59,8% dei giovani (18-34 anni) si dichiara disponibile a lasciare il Paese, così pure 57,1% tra i 25-34enni. Il dato scende al di sotto del 50% tra i 35-44enni (45,2%) per poi calare in maniera più decisa tra i 45-64enni (35%) e ancor tra gli over65 (20,5%). Sulle motivazioni alla base di un ipotetico trasferimento all’estero, non ci sono dubbi: a prevalere nettamente sono le maggiori opportunità lavorative (22,9%), seguite a molta distanza dalle opportunità più genericamente intese (14,1%) e dal minore costo della vita (11,8%). Qui l’articolo completo.

Cosa deve accaderci per trovare la forza di reagire? Ragazzi e ragazze non hanno più speranza sulle sorti del Paese dove vivono: l’estero non per scelta ma come obbligo. Lo leggiamo ogni giorno. Ecco l’effetto dell’eccesso di informazioni: nulla ci muove più, niente ci fa scattare in piedi, correre, protestare, REAGIRE. Credo che lo scopo del giornalismo non debba più essere dare le notizie, ma innalzare il livello di consapevolezza. A cosa ci serve sentrie ribadite ogni giorno queste notizie? Nelle scuole si sente palpabile la disillusione: QUESTA E’ EMERGENZA più di qualsiasi manovra

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