Monthly archive Aprile 2011

Un Altro Corpo è Possibile

Ho incontrato Valeria su un taxi a Firenze. Stasera balla alla notte bianca. La sua è una bella storia, di quelle che danno speranza.

Mi chiamo Valeria, ho 26 anni. Sono nata in provincia di Firenze, all’età di 19 anni sono andata ad inseguire il mio sogno all’estero, in Olanda dove ho studiato 4 anni nell’accademia di danza di Rotterdam, Codarts. Nel 2008 ho conseguito il mio diploma di laurea e sono rimasta in quel paese che tanto ha da offrire a noi artisti. L’ultimo anno di studio è stato fondamentale per l’inizio di un percorso di creazione e riflessione che mi ha portata a realizzare Femmehomme. Una riflessione che è ovviamente partita da una analisi di esperienze personali, inizialmente legate al mondo della danza; accorgersi che un corpo di donna in realtà, nella danza ha raramente spazio, perchè si devono rispettare certi canoni estetici. Fino ad arrivare ad uno studio e documentazione sociopolitica di quello che accedeva nella realtà quotidiana, in particolar modo nel mio paese. Da qui la necessità di voler denunciare e far capire, la violenza che noi donne accettiamo passivamente. Mettere in scena ciò che accade in TV; renderlo reale, tangibile, non più finto o immaginario, per renderci conto e far riflettere su questa rappresentazione che ci vuole belle e giovani sempre, poco intelligenti e brave solo ad intrattenere. Dar modo di riflettere, questa è la forza del vero spettacolo.

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El Pais intervista Lorella Zanardo

“Un’altra Italia esiste e resiste”: Intervista del quotidiano spagnolo El Pais a Lorella Zanardo. “Lo tenemos crudo hoy, en este país. Y si eres una mujer que no se calla, vives un cerco continuo”… continua Chi potesse fare la traduzione dallo spagnolo darebbe un prezioso contributo.…

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Una Donna che fugge attira l’Inseguitore. Anzi lo crea.

Come mai non ho fatto parte di un movimento femminista quando avevo 20 anni? Come mai non ho amici tra l’intellighenzia che si conosce tutta qua a Milano da quando erano bambini e che ancora sospira: “ti ricordi al Carducci? (noto liceo classico) e ti ricordi al Manzoni?” Come mai, mi chiedo cercando la risposta nella mia mente forse appannata, visto che da 2 anni non riesco ad andare alle basi di questa scarsa apparteneneza al Paese: ci abito ma di certe community non ne faccio parte. Ci pensavo anche ieri mentre discorrevo con la mia amica Kristin che sto aiutando ad organizzare la 13esima conferenza di www.winconference.net e  consideravamo di invitare Vandana Shiva, che oggi contatterò. Ci riflettevo più tardi mentre declinavo a malincuore (in quei giorni accompagno mia figlia ai campionati nazionali di ginnastica acrobatica :-)) l’invito a presentare il nuovo libro di Eve Ensler al Salone del Libro di Torino. Ho continuato ad indagare le ragioni anche di notte, subito dopo avere lasciato sul comodino l’avvincente romanzo di Joseph O’Connor Ghostlight, fratello di Sinéad e ugualmente dotato. Ci rimuginavo stamattina mentre spulciavo le notizie dall’Huffington Post a cui do un’occhiata tutte le mattine insieme al  sito di BBC online. Chissà perchè di certe cose italiche so così poco, continuavo a ripetermi mentre rispondevo all’invito per andare a Marsiglia il 17 maggio all’incontro  organizzato dall’European Institute for Gender Equality.

Poi un ricordo ha squarciato la mia mente: eccomi …

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El Pais: niente donne all’Expo 2015

Il quotidiano spagnolo El Pais riprende la nostra denuncia sulla scandalosa assenza delle donne dai Tavoli Tematici di Expo 2015. Mentre i giornali italiani… dormono.

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3/4 maggio: doppio incontro a Teramo

Martedì 3 maggio, incontro serale con presentazione del documentario, a cura dell’associazione culturale Big Match BM Idea. Mercoledì 4 maggio, incontro mattutino con gli studenti presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione.…

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Brutta

“Oggi però l’idea di normalità è rinchiusa in canoni così angusti da risultare mortificanti. Lo straniero è pericoloso e nemico, il disabile impedisce il correre forsennato delle nostre esistenze, il povero è imbarazzante e ci fa da cattiva coscienza. Poi c’è il canone della bellezza che definisce forme, misure, accessori e anche l’età. Se non si è giovani si è brutti.

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Italia, Europa?

Da L’Espresso

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