CARO MATTEO, nei suoi PIANI c’è anche la RAI? Caro Matteo, condivido la centralità della scuola per la rinascita dell’Italia: non c’è futuro in quel Paese che non rispetta il patto intergenerazionale e in Italia il rischio è grande di interrompere la spirale virtuosa che rende ogni generazione responsabile per come lascerà il mondo alla generazione che seguirà. La scuola è il luogo principale dove si manifesta il rispetto per chi verrà dopo di noi, ed è inutile ribadire che negli ultimi anni abbiamo trascurato di occuparcene seriamente. Bene dunque che lei se ne faccia carico incontrando ragazzi e ragazze, insegnanti, genitori e ascoltando da loro quali siano i bisogni più urgenti.
Tra i molti progetti che la vedranno impegnata nei prossimi mesi, non ho sentito menzionare con forza la Rai, il nostro Servizio Pubblico che è un’organizzazione il cui ruolo e i cui obbiettivi possono essere collegati alla scuola in modo formidabile. Con il nostro 17,6%di abbandono scolastico contro la media europea del 12,7%- e con punte al sud del 25% che significa 1 ragazzo su 4 che abbandona la scuola prima dei 16 anni e che non conseguirà mai un diploma-ci troviamo di fronte ad un’urgenza improcrastinabile. E’urgente sviluppare strumenti e metodi che rendano la scuola un luogo dove anche i ragazzi provenienti dalle situazioni familiari più difficili, abbiano non solo voglia di starci ma ricavino un senso dal frequentarla. Perché questo “senso” si sviluppi è necessario lavorare sulla cultura in cui i ragazzi sono immersi, cultura …
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