ATTENZIONE: QUESTA PAGINA E’ UN’ILLUSIONE OTTICA, NON ESISTE.
(NONUNADIMENO: La RIMOZIONE del lavoro delle ALTRE DONNE come PRATICA FEMMINISTA)

Avete in mente quei folli che negano i campi di concentramento? O le e foibe? Quelli che dicono che gli ebrei non sono stati uccisi e i forni non ci sono stati, nonostante le testimonianze e le foto e i video?
Ecco, le organizzatrici, almeno alcune, della manifestazione NONUNADIMENO applicano la stessa tecnica, negano l’evidenza per far combaciare ciò che loro ritengono femminismo con ciò che loro vogliono sia la reltà del femminismo in Italia.
Non mi piace.

Due post qui sotto, così potete voi stesse farvi un’idea, il report del tavolo di Lavoro sul”la narrazione della violenza nei media”, che si ė tenuto dopo la manifestazione NONUNADIMENO.
Il report- anonimo perchè così si vuole, i pensieri devono nascere da una collettività in questo modo a mio avviso ci si deresponsabilizza e non si sa con chi ci si deve relazionare -fa il punto su ciò che è stato detto durante l’incontro il giorno dopo la manifestazione contro la violenza alle donne e suggerisce siti e pagine utili ad approfondire il tema della rappresentazione di genere e sue connessioni con la violenza.
Con vostro stupore, mi avete scritto in tante io il report non l’avevo visto, non viene citato il lavoro de Il Corpo delle Donne cioè quel lavoro, piaccia o no è così, da cui la decodifica della rappresentazione della donna nei media parte in massa e raggiunge la gente.
Mica poco: uno spartiacque.
L’amnesia della redattrice del report è gravissima in quanto:
12 milioni di persone che l’hanno visto.
Migliaia di proiezioni pubbliche
Centinaia di interviste tv e stampa
Decine di presentazioni universitarie
Decine di tesi di laurea che lo citano, riportano, raccontano
E’ stato presentato in molti festival stranieri, anche a Mujeres En Foco, argentino da dove prende avvio la manifestazioen NonUna di Meno
Ma questo è solo l’inizio.
Dal documentario è nato un libro, corsi nelle scuole sul tema, centinaia di incontri con studentesse/i, migliaia di pagine Fb dove insegniamo a decodifcare le IMMAGINI di VIOLENZA.
Lo abbiamo fatto con l’Hate Speech Movement alla Fondazione Kennedy, lo abbiamo presentato al festival Mujeres que transforman el Mundo a Segovia.
Senza ombra di dubbio abbiamo noi qui di questa pagina innalzato il livello di consapevolezza sul tema in oggetto, ma ancora meglio, abbiamo portato temi di emancipazione tra le donne normali, quelle che non frequentano circoli e biblioteche doc.
Ora, mi è ormai chiaro che alle donne di questi circoli il mio FEMMINSIMO, che rivendico fortemente in qualità di FEMMINISTA, non piace. Troppo di nicchia loro, troppo popolare io. Va bene così: ognuna faccia ciò che sa far bene: io comunico bene alle masse, mi faccio comprendere da chi di diritti non sa moltissimo.
Solo che io rispetto il lavoro delle altre.
Le donne organizzatrici di NONUNADIMENO no.
Se è accettabile pensarla diversamente, non lo è rimuovere il lavoro da noi fatto da anni.
Nel report che trovate due post qui sotto, si citano come fonti blog e pagine FB anche di nicchia e non il lavoro enorme del CORPO DELLE DONNE. La gran parte degli obiettivi che si danno nel report per il futuro noi li abbiamo già resi concreti da anni.
Li portiamo nelle scuole, c’è un libro, un libro santiddio! “Senza CHiedere il Permesso” che questo insegna edito da Feltrinelli.
Che movimento è NONUNADIMENO?
Chi partecipa alle manifestazioni lo sa di come le organizzatrici agiscono?
Ho appoggiato la manifestazione nonostante avessi già avuto esperienza di comportamenti emarginatori, Se Non Ora quando docet per sempre.
Cio nonostante l ho appoggiata con forza.
Non solo: alcune organizzatrici mi hanno chiesto esplicitamente aiuto nel diffonderla perchè sarò pure troppo popolare ma fa molto comodo avere il nostro network a dispsizione, quasi 70mila persone su Fb e alcuni post che arrivano ad essere letti da 1 milione di persone ( che il Manifesto se li sogna).
I miei articoli, post tweet sono a testimonianza del mio totale appoggio.
Ora che NONUNADIMENO spieghi cosa si vuole da questo movimento perchè la pratica della cancellazione del lavoro delle altre è FASCISTA ( usando un linguaggio caro alle donne del movimento).
Gli obiettivi del movimento quali sono?
Le persone che partecipano alla manifestazione lo sanno dei vostri criteri di selezione?
Chi legge questa pagina, tante tante, sono state alla manifestazione e io ho consigliato di partecipare.
Come mai negate la loro esistenza?
Negando il nostro lavoro negate le donne che da anni hanno preso consapevolezza attraverso questo lavoro.
Essere diversi dovrebbe essere unaaricchezza, non lo affermate voi ?o vale solo se sei migrante?Spero di no, sarebbe l’ennesima retorica insopportabile.
Fate chiarezza: se applicate delle barriere all’entrata per chi può essere considerata degna di entrare nel movimento,dichiaratelo non fingendo inclusività per far numero alla manifestazione.
A molte, moltissime, la nicchia radicale che sputa sulle altre,che sono la maggioranza, non piace. Per niente. E’ pure perdente: inclusività dovrebbe essere la parola.
E’ inutile che citiate la women’s march americana! Lì’ sul palco c’era Madonna, e attrici di tutti i tipi, non solo radicali e di nicchia.

Per trasparenza ad ogni mia presentazione sulla rappresentazione delle donne nei media, ovunque si svolga nelle scuole o circoli o palazzetti o congressi, farò precedere il vostro report. Che la gente sappia che il nostro lavoro non esiste.