In giro per il mondo mentre presentiamo il documentario ,o qui in Italia insieme alle troupe televisive che oramai ci accompagnano ovunque ( domani a senigallia con la tv svizzera francese, lunedi con quella olandese, martedi a bg con la tv francese ecc ecc ), recupero quella sensazione di POTER FARE , di POTER INCIDERE, di POSSEDERE UN SENSO e insommacapisco che la realtà può essere modificata dalle nostre azioni.
Mi tornano alla mente le sensazioni di me ragazzina che fremevo per andare via a studiare all’estero, che insistevo per entrare in una multinazionale che fino a quel momento non aveva mai assunto donne ma che poteva significare andare lontano e potere fare: se fossi stata capace e ostinata, ce l’avrei fatta.
Senza ipocrisie ma anche senza piagnistei: qui non è così.
Sì, c’è Berlusconi e c’è ancor di più il berlusconismo. Ma ormai mi è chiaro che ci sono anche lobby “a sinistra” rigide e impermeabili al cambiamento. Mi è anche chiaro che posso chiaccherare al telefono con i maggiori inviati dei principali media internazionali che m ascoltano con interesse, mi cercano, mi chiamano per un parere, sono curiosi, attenti, rispettosi e spesso alla mano. Qui spesso chi lavora nei quotidiani è supponente e, quel che è peggio, incapace di annusare il nuovo. Lo dicono ormai tutti, lo sappiamo, è la nostra crcoe. E’ feroce ricordare che siamo tra gli ultimi anche come libertà e indipendenza di informazione.
Mi fa tristezza, nemmeno rabbia, triptezza e pena per loro, vedere …
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