Monthly archive Dicembre 2012

L’Anno che sta Arrivando…

“L’Anno che sta arrivando tra un anno passera’, io mi sto preparando, e’ questa la novita’”. Bene, la Rivoluzione non c’ stata. O forse e’ in corso e noi ce ne accorgeremo dopo 🙂 E considerando  che e’ proprio vero che tra un anno il 2013 sara’ trascorso, voglio, vogliamo continuare a fare il possibile perche’ possa essere migliore. Se c’e’ una cosa che non ci manca, e’ la tenacia nel credere che si’, le cose si possono migliorare. E attraverso il lavoro quotidiano, il Mondo cambia.

Che sia un Anno di fatti, piccoli magari. Un Anno di azioni concrete. Vi ringraziamo perche’ tutto cio che riusciamo a fare, parte dal vostro sostegno. Si sono formati 3 gruppi di lavoro in questi mesi: -uno di formatori e formatrici che seguono con noi i corsi di formazione Nuovi Occhi -uno di giovani donne italiane che vivono all’estero e che ci arricchiscono con la loro esperienza -uno di dialogo intergenerazionale che ci e’ utile per mettere a punto il nostro progetto. Abbiamo incontrato  le persone, donne e uomini, che collaborano a qs gruppi qui sul blog o nei mille incontri sul territorio, e questo ci rende particolarmente orgogliosi.

Qui di seguito una sintesi di quello che insieme siamo riusciti a fare qs anno e che continuera’ nell-anno a venire. Il lavoro di INNALZAMENTO del LIVELLO di CONSAPEVOLEZZA che portiamo avanti tutte/i, anche voi che leggete, tutti  i giorni parlando con amici parenti figli e genitori resta l’obbiettivo principale.

Buon Anno dunque!

 Un

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Paolo Bonolis: realtà e desiderio...

Paolo Bonolis: realtà e desiderio…

“Silvio Berlusconi ha rimbambito gli italiani”. E’ sorprendente la dichiarazione rilasciata da Paolo Bonolis durante un’intervista al settimanale “A”. Non tanto perché è un attacco al proprio datore di lavoro, grazie alle cui reti televisive Bonolis ha costruito la propria fama e la propria ricchezza. Si può anche fare, le grandi televisioni sono organizzazioni complesse e al cui interno possono, per fortuna, esistere idee, opinioni e punti di vista divergenti: le critiche e il dibattito fanno bene per preservare le diversità e l’obiettività. Ma è la posizione da cui viene fatto che lascia sconcertati. Se Bonolis criticasse il proprietario di Mediaset dall’alto di un curriculum segnato dalla qualità dei programmi che conduce e di cui è spesso anche autore, al cui centro fossero stati messi, almeno qualche volta, l’interesse del pubblico (non solo quello dell’emittente) e la diffusione di cultura, popolare e spettacolare, ma pur sempre cultura, il racconto del mondo e delle persone, le sue parole su Berlusconi sarebbero non solo giuste, ma anche coraggiose. Ecco il problema. Bonolis critica un rimbambimento di cui è stato artefice in prima persona con la volgarità, la semplificazione, gli stereotipi offensivi, le parole e le immagini create al solo scopo di richiamare facile attenzione nel pubblico. Critica un’azione di stordimento degli spettatori perpetrata negli anni dagli schermi televisivi (non solo da parte di Mediaset, anche la Rai ha fatto la sua ampia e triste parte) di cui lui è stato uno dei principali protagonisti. Se Berlusconi abbia mai avuto questo obiettivo, rimbambire …

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"Per ballare bisogna avere molto più movimento"

“Per ballare bisogna avere molto più movimento”

Verso la fine del nostro video Senza Chiedere il Permesso si vedono delle immagini riprese in una scuola tratte dal documentario Bomba Libera Tutti di Pina Caporaso e Daniele Lazzara. Pina è maestra in una scuola elementare di Pistoia e Daniele è regista. Eccolo qua, 50 minuti che vi potete regalare in queste giornate di festa. 50 minuti immerse/i nelle verità dei bambini e delle bambine. Pina Caporaso fa un gran lavoro, di fronte alla domanda delle sue allieve sul perché le donne non possano essere artiste, non vedendole esposte nella mostra a cui sono state, anziché dare loro una risposta semplicistica, inizia un percorso di conoscenza maieutico. Guardatelo e fate girare questo documentario. Passatelo a chi insegna, commentatelo con i genitori. Io mi commuovo per come siamo meravigliose/i da piccole/i, vedete? Siamo perfette/i. Il regista di questo documentario è un giovane  uomo. Ha ripreso con una delicatezza e rispetto che muove il cuore. Grazie Daniele. Ecco la generazione di uomini che sta arrivando a cui mi appassiono e a cui cerco di fare spazio. Io voglio stare con le bambine/i e con questi giovani uomini e giovani donne che incontro nelle scuole.

Qui i commenti delle bambine e dei bambini dopo la visione del documentario.

Buone feste e… ricordate… i bambini e le bambine lo sanno… “PER BALLARE BISOGNA AVERE MOLTO PIU MOVIMENTO” 😉…

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Vivere Semplicemente

Vivere Semplicemente

Riceviamo dalla nostra inviata a Barcellona e condividiamo con voi.

Vivi semplicemente, affinché altri semplicemente possano vivere”: è questo il bellissimo slogan della Campagna istituzionale 2012 – 2013 di Caritas Spagna che invita tutti, indistintamente, a prendere coscienza della difficile realtà sociale attuale e ad impegnarsi attivamente a sostegno dei più poveri o sfortunati, anche – e aggiungerei soprattutto – cambiando il proprio stile di vita, in una prospettiva di altruismo e solidarietà.

Qui in Spagna, negli ultimi anni, il tasso di povertà è aumentato sensibilmente, purtroppo cronicizzandosi, raggiungendo una cifra intorno al 20% rispetto al 16% della media UE. D’altro canto la spesa sociale, che già era inferiore nei confronti della media europea, è scesa ulteriormente a causa dei tagli al welfare, sortendo l’effetto negativo di pregiudicare ancor di più il futuro di milioni di famiglie già in difficoltà.

Il tasso di povertà spagnolo sarebbe superato nella UE (secondo l’indagine Exclusión y desarrollo social 2012 compiuta dalla Fondazione Foessa) solo da Romania e Lettonia.

E come si calcola la soglia della povertà? Si calcola in base al reddito medio pro-capite, che nel 2009 era di 8.000 euro e che adesso è sceso a 7.800.

Per l’esattezza i dati provvisori dell’Inchiesta sulle Condizioni di Vita pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica a fine ottobre 2012 indicano che uno su cinque cittadini residenti in Spagna, cioè il 21,1% della popolazione, starebbe già vivendo al di sotto della soglia di rischio povertà, potendo contare su meno di 7.355 …

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Quelli a cui vogliamo comunicare e non ci leggono

Quelli a cui vogliamo comunicare e non ci leggono

Questo articolo è anche in homepage del Fatto Quotidiano Silvio Berlusconi sta utilizzando in questi giorni Mediaset come fosse il suo ufficio stampa. In pochi giorni i maggiori salotti televisivi lo hanno ospitato permettendogli di esternare le sue opinioni senza alcuna moderazione. I quotidiani si sono spesi in critiche ironiche grottesche, severe, preoccupate, analizzando il messaggio confuso che l’ex premier ha diffuso a milioni di ascoltatori e ascoltatrici. Il problema, grave, è un altro.

E’ necessario tenere presente alcuni dati:

-I dati ci raccotnano che gli italiani sono alto consumanti di tv generalista, rai e mediaset per intenderci. L’apparecchio tv è presente nel 98% delle famiglie spesso in più esemplari. Gli italiani leggono pochissimo i quotidiani  e anocr meno i libri. Significa che l’infomrazione che giunge nelle case attraverso la tv molto probabilmente non verrà avvalorata né smentita da altre fonti informative: ciò che comunica la tv per moltssime persone è la verità.

-L’Italia detiene uno dei più alti tassi di abbandono scolastico d’Europa e in alcune zono il più alto in assoluto.

-Gli Italiani presentano un tasso di analfabetisimo di ritorno preoccupante, più volte la Comunità Europea si è detta preoccupata per il nostro scarsissimo livelo di istruzione. A questo proposito può essere utile leggere le ricerche di Tullio de Mauro a proposito.

-La percentuale di persone laureate in Italia è una delle più basse in Europa e il trend è in costante discesa.

Gli spettatori e in questo caso le spettatrici in particolare, che hanno guardato i programmi …

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Dalla Sindaca di Lampedusa

Ricevo e pubblico dalla Sindaca di Lampedusa. Cosa facciamo? Cosa rispondiamo?

Eletta a maggio 2012, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce. Sono indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per

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Obama, le Bambine Afghane e le Mine Italiane che le Hanno Ammazzate

Obama, le Bambine Afghane e le Mine Italiane che le Hanno Ammazzate

Ricevo dal Presidente di Pangea che stimo, e pubblico.

“Non possiamo più accettare tragedie simili!” queste le parole del presidente Obama in relazione alla strage di bambini nella scuola elementare nel Connecticut. Belle parole rotte dalla commozione vicina al pianto quelle del presidente che elenca uno ad uno i nomi dei bambini uccisi da una delle armi troppo facilmente vendute negli USA. Peccato che il commosso Obama non si sia ricordato di indicare il vero colpevole di questa strage: le lobby delle armi che si arricchiscono grazie alle guerre e alle leggi non fatte per limitarne l’uso. Bambini americani uccisi da un arma americana e, oggi, bambine afghane uccise da una mina italiana mentre raccoglievano legna ma nessuno ha pianto se non i loro padri e le loro mamme; sui giornali queste bambine vengono indicate come vittime degli effetti collaterali della guerra. Nessuna lacrima presidenziale a chiedere scusa per le loro piccole anime immolate al dio denaro e, mentre tutto questo accade, chi rappresenta il Dio che null’altro è se non Amore punta l’indice verso i matrimoni omosessuali come vera minaccia per la pace. Sono consapevole che le mie siano solo considerazioni di un uomo che è troppo spesso arrabbiato e sono parimenti consapevole che la mia voce si mescolerà  tra i mille auguri di Natale più o meno spiritosi che stiamo ricevendo o riceveremo ma, mentre le televisioni il giorno di Natale punteranno le loro telecamere sulle garritte dei militari che portano pace imbracciando un fucile

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