Nessuno si interroga più sull’origine dei problemi: dove sono i padri e le madri in questa società così poco generosa verso le nuove generazioni? “Mammoni, incapaci di togliersi dalla casa dei genitori!” tuonano i ministri al governo nel 2012. Ed è vero, i giovani italiani sono spesso pigramente incollati a mamma e papà, sarebbe interessante cercarne le concause. Le madri italiane sono meno protettive verso i figli maschi di quanto fossero anni fa: lavorano in casa e fuori casa, badano sì alla prole e spesso anche ai nonni, però hanno imparato a lasciare che i figli si arrangino, non tutte ma almeno una parte di loro. Chiediamoci allora se la scuola così come è strutturata oggi può incentivare l’indipendenza e se i programmi sono adeguati. Gli insegnanti, ai quali da tempo non vengono offerti percorsi di aggiornamento, talvolta faticano a comprendere la psicologia delle nuove generazioni, e quelli che si informano e studiano lo fanno a spese loro; una stragrande maggioranza di maestre e professoresse che devono arrangiarsi con i pochi mezzi a disposizione. I ragazzi e le ragazze crescono circondati da donne e questa assenza del maschile, in famiglia e nella scuola, esercita un’importante influenza sulla loro capacità di abbandonare il luogo dell’infanzia e dell’adolescenza, perché è la figura paterna che incentiva da sempre l’abbandono della casa d’origine per alimentare il desiderio di una vita altrove.

Senza Chiedere il Permesso, Feltrinelli