NOI che AMIAMO la GERMANIA.

Noi che ci siamo laureate/i in Letteratura Tedesca, che abbiamo letto “Der Mann ohne Eigenschaften” di Musil mentre il tempo scorreva lento, che abbiamo amato i Buddenbrook e appena Ryanair lo ha permesso, siamo corse a Travemunde per vedere dove Thomas andava al mare. Noi che abbiamo pianto vedendo La Morte a Venezia, perchè il libro lo avevamo amato tantissimo e a 15 anni ci eravamo innamorate di Tazio. Noi che siamo state in pellegrinaggio alla Montagna Incantata, a Davos, sperando fosse rimasto come nei nostri ricordi di adolescente. Noi a cui Brecht ha insegnato la cittadinanza attiva, noi che siamo state a Berlino prima della caduta del Muro e siamo corse a Unter den Linden perchè la nostra vecchissima professoressa di tedesco aveva studiato lì prima della guerra e ancora piangeva raccontandone la bellezza. Noi che abbiamo tenuto tra le mani il Reise nach Italien di Goethe e lo abbiamo usato come guida per i nostri viaggi. Noi che siamo andate felici a Trieste per visitare il castello di DUINO e rileggere lì Rilke. Noi che studiavamo alla Ludwig Maxiliam Universitaet e mangiavamo in mensa, e non era buono, ma tanto ci piaceva vivere in Germania, che ce lo facevamo piacere. Noi che in quegli anni a Monaco c’era un caffè che si chiamava Extrablatt e non era lontano da Turkenstrasse dove stavo in pensionato, e ogni tanto lì si sedeva Fassbinder e io mi emozionavo nell’ascoltarlo. Noi che a 16 anni abbiamo passato …

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