Programma di educazione ai media per formatori e ragazzi.

“I cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo”.
Karl R. Popper – Una patente per fare TV

PREMESSA
Uno dei grandi limiti nella crescita delle nuove generazioni in Italia è la profonda differenza nel tasso di sviluppo tra comunicazione e formazione. Nel nostro paese sembra essere venuto meno ogni proficuo legame tra questi due ambiti, entrambi decisivi nel progresso di una comunità complessa. Cause principali: lo sviluppo senza regole del sistema televisivo appiattito sul modello del puro sfruttamento commerciale; il sistematico impoverimento delle risorse destinate all’educazione pubblica.
L’effetto è stato che la maggioranza del pubblico italiano dei media a larga diffusione non può essere definita competente, nel senso che non si tratta di veri utenti ma di consumatori passivi.
Questa lacuna, grave in un sistema sociale dominato dalla comunicazione mediatica, è ben evidenziato da un altro elemento, sorprendente: gli italiani di fronte ai mass media si comportano in modo uniforme, a prescindere dal grado di scolarizzazione. Cioè la Scuola non incide in alcun modo sul nostro rapporto con i media.
Per questi motivi, l’attuazione su ampia scala del percorso formativo Nuovi Occhi per la TV è destinata ad avere un impatto sensibile nella realtà educativa.
Realizzando il progetto, si sopperisce infatti a una profonda carenza istituzionale: il problema dell’influenza della televisione, e degli altri mezzi di comunicazione, anche a fronte dei frequenti contenuti negativi di cui sono portatori, è concretamente sentito e denunciato da genitori ed insegnanti, che si trovano al momento privi di strumenti efficaci per fronteggiare la diffusione di stereotipi e modelli deteriori.
Nessuna istituzione ha fino ad oggi affrontato un’azione decisa e chiara per rimettere la Scuola al centro della funzione educativa, posizione messa in discussione dall’impatto dei mass media. E questo è possibile solo preparando gli insegnanti ai problemi e agli strumenti della comunicazione mass mediatica, in modo che siano capaci di dare orientamento ai loro alunni in un ambito così importante. E’ questo il compito della Media Education nell’approccio che noi sposiamo: educare sì ai media e con i media, ma più di tutto attraverso i media puntare alla diffusione del sapere e alla creazione di cittadinanza attiva.

INTRODUZIONE AL PERCORSO FORMATIVO
“L’immagine deve essere spiegata; e la spiegazione che ne viene data sul video è costitutivamente insufficiente”.
Giovanni Sartori – Homo videns

La TV è un potente e utile strumento di comunicazione, ci fa conoscere il mondo, ci intrattiene, ci informa. Ma sovente chi la produce non è rispettoso delle differenze e degli interessi collettivi.
Saper vedere ciò che ci viene proposto, conoscere il linguaggio della televisione per poterlo svelare quando si fa ingannevole, diventare spettatori consapevoli, è il primo passo per essere soggetti e non oggetti della comunicazione. Per questo è necessaria una educazione alla visione che coinvolga la scuola e le famiglie.
Noi crediamo che educare alla visione della TV, e all’utilizzo degli altri mass media, conduca alla creazione di uno spettatore esigente e di conseguenza alla richiesta di un servizio migliore da parte di chi produce televisione. Dando gli strumenti per capire cosa ci sta davanti, si dà anche la possibilità di desiderare una televisione migliore, più vera, più avvincente, più educativa.
Molti psicologi dell’infanzia consigliano di non lasciare mai i bambini da soli davanti allo schermo e di seguire con loro la visione. Stessa cosa vale a nostro avviso per i ragazzi e anche per tutti quelli che subiscono la tv e non hanno maturato un senso critico.
Con una analisi dell’immagine, del linguaggio, dei personaggi e delle dinamiche relazionali proposte dalla TV si possono mettere a nudo i meccanismi deteriori di una parte della programmazione e permettere così a chi guarda di prenderne coscienza.
Questa necessità è sentita in particolare in quelle fasce generazionali, sociali ed economiche in cui la televisione ha un ruolo predominante.

METODOLOGIA
Per prima cosa i partecipanti al corso di formazione vengono introdotti alla conoscenza dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare della televisione italiana. Vengono affrontati gli elementi salienti storici, sociali, tecnologici che hanno determinato l’attuale sistema mediatico in Italia.
Di seguito vengono trattati il linguaggio audiovisivo e le basi della produzione cinetelevisiva, elementi di regia e montaggio, le tecniche pubblicitarie e di marketing.
C’è poi il cuore del corso, il lavoro di analisi diretto sulle immagini che i mass media propongono: la TV di intrattenimento ieri e di oggi, gli spot e i cartelloni pubblicitari, i siti internet e l’informazione. Si tratta della selezione e analisi di brani particolarmente significativi delle attuali strategie di comunicazione dei mass media, in particolare della TV Pubblica, tratti dalla programmazione recente. Il nostro metodo nello specifico consiste nel lavorare sulle immagini: fermandole, rivedendole, spiegandole, rielaborandole con il montaggio per potere far emergere il messaggio visivo e quello linguistico senza essere distratti dal flusso incessante di immagini e suoni tipico della TV. Flusso che invita a seguire parole e azioni senza il necessario spazio di riflessione per lo spettatore.
Si tratta di un lavoro di scomposizione del racconto per immagini che permette ai ragazzi di cogliere i messaggi nascosti dalla velocità di trasmissione.
L’abitudine a riflettere su ciò che si vede porta lo spettatore a sviluppare una capacità critica utile poi nella normale fruizione dei programmi televisivi.
Fermi restando finalità e temi trattati, naturalmente l’approccio didattico e il linguaggio variano a seconda che il corso sia diretto ai ragazzi delle Scuole o ad adulti formatori di professione.
Qui di seguito i link a due esempi di analisi e lavoro diretto sulle immagini:

CHIRURGIA PLASTICA E MARKETING
CORPO E LINGUAGGIO AUDIOVISIVO

A CHI CI RIVOLGIAMO
Istituzioni pubbliche e private, amministrazioni locali, fondazioni e associazioni che vogliano promuovere nelle Scuole l’educazione ai mass media e le basi della comunicazione democratica e della cittadinanza attiva.

SEDE DEI CORSI
I corsi verranno effettuati esclusivamente presso gli Enti che li richiederanno.

NUMERO PARTECIPANTI
Le classi saranno formate da 12/15 partecipanti.

DURATA DEL CORSO
Da stabilire in base alle specifiche finalità formative richieste dai partecipanti: tra le 8 e le 64 ore.

TIPOLOGIE DEL CORSO E OBIETTIVI
Il corso è di due tipologie:

FORMAZIONE DEI FORMATORI
Corso lungo per preparare educatori professionisti a portare autonomamente il nostro programma Nuovi Occhi per la TV nelle Scuole, rendendo così autonomo nella diffusione dell’educazione ai mass media il territorio in cui lavorano.

CORSO PER RAGAZZI/E
Intervento breve portato direttamente nelle Scuole o nelle associazioni dai nostri docenti

Il fine di entrambi è rendere il pubblico dei mass media, in particolare dei ragazzi/e, competente ed esigente, in grado di riconoscere i messaggi che riceve e quindi di scegliere liberamente.

Per informazioni, programma dettagliato del corso e costi:
nuoviocchiperlatv@ilcorpodelledonne.net