Monthly archive Novembre 2011
Lettera da.. Rio De Janeiro (2)

Lettera da.. Rio De Janeiro (2)

Ecco la seconda corrispondenza di Carol De Assis, in cui ci racconta di politica, donne e informazione in Brasile.

Care tutte e cari tutti, nella mia prima lettera ho parlato un po’ di me e della mia ricerca sulle donne in politica in Brasile e la loro rappresentazione nei media. Vi voglio parlare ancora un po’ della mia passione su questo argomento e di come se la cavano le nostre sindache, deputate, ministre e presidenta.

Inizio proprio da queste parole: sindaca, deputata, ministra, presidenta. Sono queste le parole che mi hanno portata qui. Una volta Lorella ha chiesto cosa serviva perché in Italia queste parole non facessero più ridere. Nella sua ultima lettera (stupenda!), Livia, da Berlino, ha parlato del peso delle parole, in italiano e in tedesco. Qui in Brasile, sin dal primo gennaio del 2011 abbiamo una presidenta. Non presidente, come ci siamo abituati a dire in portoghese, ma presidentA – se la lettera A è quella usata nella nostra lingua per segnalare il femminile, io la voglio usare per segnalare la mia identità di donna, ha ragionato Dilma Rousseff. Lei si è sempre presentata come la futura presidenta del Brasile. La parola è diventata una vera e propria rissa tra i suoi sostenitori/e e i suoi oppositori/e, ed è pure un modo di sapere se uno/a simpatizza o meno con la Rousseff: basta osservare se si riferisce a lei come ‘presidenta’ o ‘presidente’. Come femminista e professionista della comunicazione, ho sempre fatto molta attenzione al modo in

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Lettera da.. Lisbona (2)

Lettera da.. Lisbona (2)

LISBONA! Che succede in PORTOGALLO? Del Portogallo non si legge mai nulla. Ritengo sia una fortuna avere lo sguardo di Chiara Baldin sulla realtà lusitana, un modo diretto per essere informate. Grazie Chiara! Le foto sono di P.N.

Ci vuole coraggio a restare, a scavare dentro se stessi

per cercare la forza per combattere,

scarnendo le proprie carni, sentendone il dolore

e sopportandolo con fierezza. Ci vuole coraggio ad andare.

A voltare le spalle a ciò che conosciamo

e ci è familiare per l’ignoto. Ci vuole coraggio a essere italiani.

Nel restare, così come nel partire.

E questo, per me, dovrebbe essere per tutti profondo dolore. A. Vitaliano

Soffro di vertigini da quando sono piccola. Ricordo le volte in cui salivo sulla cassapanca della cucina per prendere le matite da una scatola: quando guardavo giù mi veniva la nausea. Qualche settimana fa un mio collega di scuola mi ha proposto una scalata sulle rocce di montagna, una delle attività sportive più praticate dai portoghesi: ovviamente ha risposto la mia incoscienza, accettando l’invito con entusiasmo. Ammetto che scalare è sempre stato un mio grande desiderio, ma ogni volta è mancato lo slancio giusto per buttarmici. Quel sabato è stato un giorno indimenticabile: immersa nella natura e nell’aria lusitana, tra spiegazioni in portoghese sui moschettoni e incomprensibili dialoghi ad “alta” quota, ho scalato due rocce di dieci metri ognuna. Mi sentivo così piccola e fragile lassù: creatura un po’ italiana, un po’ tedesca, un po’ europea sopra una roccia portoghese. Sarebbe bastato

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Su Rai3 Paola M e le archeologhe

Su Rai3 Paola M e le archeologhe

La nostra amica Paola M e la Societa delle Archeologhe mercoledì 9 novembre alle 12.45 saranno su Rai 3.…

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Andare Avanti

Andare Avanti

Queste sono alcune delle mail e dei commenti che riceviamo al blog. Per me rappresentano la motivazione profonda per continuare. Credo sia importante anche per voi leggere dei ragazzi e delle ragazze che incontro nelle scuole. Tra dieci anni saranno le nuove adulte e i nuovi  adulti italiani.

“Ti scrivo contenta che stamani a Perugia (alla sala S.Anna) mia figlia di 13 anni e mezzo ti abbia ascoltata prima ancora di me, che avrò questa opportunità domani sera sempre a Perugia. E’ tornata da scuola con un gran sorriso, non si sentiva tanto bene oggi, ma era così contenta di essere venuta a sentire qualcosa che capisce la riguarda così da vicino. Mi ha detto che c’erano molti ragazzi tutti molti interessati e presi da te, che evidentemente riesci a coinvolgerli nel parlare di loro stessi e del loro futuro modo di vedersi, e dal documentario che parla da solo. Adesso la guardo mentre riposa sul divano e penso a quello che sono e a quello che vorrei essere e soprattutto a tutto quello che posso cercare di trasmetterle, per fare in modo che il suo essere donna sia pieno di tutte le accezioni positive che racchiude. Quando un anno fa ci siamo comperate il tuo libro, non avrei mai creduto che lei lo avrebbe letto e finito ancor prima di me. Le nuove generazioni ci sono, le future donne anche, portiamole con noi in questo cammino … averle vicino è come rinascere donne un’altra bellissima volta.” Simona

Vabbè

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8 novembre, Perugia: incontro a UmbriaLibri

8 novembre, Perugia: incontro a UmbriaLibri

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8 novembre, Firenze: premio SIGILLO DELLA PACE

8 novembre, Firenze: premio SIGILLO DELLA PACE

 

 

 

Il premio viene conferito dal Comune di Firenze, dal Laboratorio Immagine Donna e da UniCoop Firenze per ‘Il Corpo delle Donne’, “per lo straordinario esempio fornito, con quest’opera, della possibilità di utilizzare le forme della comunicazione contemporanea per la diffusione di un’attitudine critica e consapevole rispetto alla percezione e alla rappresentazione dell’immagine femminile.” La cerimonia della premiazione avrà luogo in Palazzo Vecchio, Sala dei Dugento, dalle 10.00 alle 12.30 dell’8 novembre.

IL SIGILLO della PACE

Il Sigillo della Pace, manifestazione fiorentina che, unica nel suo genere, premia le autrici cinematografiche che realizzano opere di grande valore, testimoniando dalle situazioni caratterizzate da guerra, razzismo ed oppressione sessista e propongono l’incontro e la conoscenza tra le culture per la risoluzione dei conflitti. L’originalità di questo premio consiste nel fatto di sottolineare non solo il valore e la presenza femminile nel campo dell’immagine e della comunicazione audiovisiva, ma la funzione specifica di questa presenza. Si tratta, infatti, di un premio attribuito non solo ai meriti artistici e quindi al valore estetico – espressivo dei film, ma anche ai temi prescelti e al modo in cui essi vengono affrontati. Esprime una speranza ed indica una strada, quella del dialogo dell’incontro e della collaborazione tra i popoli, considerando centrale il ruolo delle donne, nuove protagoniste nelle comunicazioni di massa. La partecipazione delle donne alla riflessione e all’elaborazione delle immagini del mondo è ormai, universalmente, considerato un indicatore fondamentale del livello di democrazia. Per questa ragione, si vogliono incoraggiare le donne che operano …

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Lorella Zanardo questa sera su RTV38. Tema: l'influenza della Tv sulla vita

Lorella Zanardo questa sera su RTV38. Tema: l’influenza della Tv sulla vita

Questa sera dalle 21.10 alle 22.55 sull’emittente toscana RTV38.…

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