Il premio viene conferito dal Comune di Firenze, dal Laboratorio Immagine Donna e da UniCoop Firenze per ‘Il Corpo delle Donne’, “per lo straordinario esempio fornito, con quest’opera, della possibilità di utilizzare le forme della comunicazione contemporanea per la diffusione di un’attitudine critica e consapevole rispetto alla percezione e alla rappresentazione dell’immagine femminile.”
La cerimonia della premiazione avrà luogo in Palazzo Vecchio, Sala dei Dugento, dalle 10.00 alle 12.30 dell’8 novembre.

IL SIGILLO della PACE

Il Sigillo della Pace, manifestazione fiorentina che, unica nel suo genere, premia le autrici cinematografiche che realizzano opere di grande valore, testimoniando dalle situazioni caratterizzate da guerra, razzismo ed oppressione sessista e propongono l’incontro e la conoscenza tra le culture per la risoluzione dei conflitti.
L’originalità di questo premio consiste nel fatto di sottolineare non solo il valore e la presenza femminile nel campo dell’immagine e della comunicazione audiovisiva, ma la funzione specifica di questa presenza.
Si tratta, infatti, di un premio attribuito non solo ai meriti artistici e quindi al valore estetico – espressivo dei film, ma anche ai temi prescelti e al modo in cui essi vengono affrontati. Esprime una speranza ed indica una strada, quella del dialogo dell’incontro e della collaborazione tra i popoli, considerando centrale il ruolo delle donne, nuove protagoniste nelle comunicazioni di massa.
La partecipazione delle donne alla riflessione e all’elaborazione delle immagini del mondo è ormai, universalmente, considerato un indicatore fondamentale del livello di democrazia. Per questa ragione, si vogliono incoraggiare le donne che operano nelle condizioni più difficili, perché la loro voce possa essere udita e le loro immagini possano essere diffuse.

Hanno ricevuto il Sigillo della Pace:
Nel 1998 Safi Faye (Senegal), nel 1999 Pratibha Parmar (Pakistan), nel 2000 Moufida Tlatli (Tunisia), nel 2001 Nana Djordjadze (Georgia), nel 2002 Nancy Savoca (Usa); nel 2002, Yamina Benguigui (France/Algeria), nel 2003, Hejer Charf (Canada/Tunisia), nel 2004, Fanta Regina Nacro (Burkina Faso/France) e Marilù Mallet (Chile/Canada), nel 2005 Agnès Varda (France), nel 2006 Andrée Davanture (France), nel 2007 Liana Badr (Palestina) e Djamila Sahraoui (Algeria/Francia), nel 2008 Alina Marazzi (Italia), nel 2009 Barbara Cupisti (Italia) e Sylvie Verheyde (Francia), e nel 2010 Marina Piperno (Italia) e Roselyne Bosch (Francia).