Ciao, Miriam

Ciao, Miriam

Giorni fa la stavo pensando e avei voluto chiamarla per sapere come stava. Ho atteso troppo. Di lei si leggerà molto in questi giorni, giustamente, per la lunga vita di lotta e militanza che ha avuto e per come si è sempre spesa per le cause che riteneva giuste.

Vorrei aggiungere solo una cosa:

l’ho conosciuta durante l’intervista che vedete nel link qui in fondo, pochi mesi dopo l’uscita del video. Questa è la seconda parte di una conversazione durata quasi 20 minuti e dove rimasi folgorata da Miriam Mafai per quanto dice all’inzio del video.

“Ho sbagliato” dice Miriam. E poi dice perchè. Spiega che ha sbagliato a ritenere che la tv non avesse peso, perche’ riteneva che  lei e le sue figlie in fondo potessero  non guardarla. Dopo avere visto il documentario riflette sul fatto che  le immagini hanno un ‘influneza enorme e cambia idea, accetta una nuova ipotesi, ne rimane affascinata.

Stessa cosa disse alla Libreria Feltrinelli quando presentò il mio libro. Lei, donna intellettuale tra le poche riconosciute, fondatrice di Repubblica, , attiva nella Resistenza, esordì dicendo che presentava con gioia il mio libro perchè il mio lavoro le aveva fatto capire che fino a quel momento aveva sottovalutato il potere della tv  e mi rignraziava per averle fatto capire che la tv non va sottovalutata, e anzi le immagini sterotipate femminili vanno combattute.”

Mi commosse e credo che tutte e tutti quella sera la stimammo ancora di più per quella sua capacità di entrare in …

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Nuda

Nuda

Con questa immagine alcuni anni fa iniziai il mio intervento a Oslo per WinConference. Il titolo: In search for Authenticity, che è anche contenuto nel mio libro. Con questa immagine mi prendo ora una pausa, fino a giovedi 12 il blog non verrà aggiornato. Vorrei scrivere, riflettere, riposare.

C’è tanta tanta ansia tra le donne, il maschile in molte di noi la fa da padrone. Ci ho messo tanto per far scomparire quel pene simbolico :-), che cresce alle donne che maneggiano il potere. Ora il rischio che ricresca è alto. Alto perchè come diciamo in molte, siamo tantissime, desideriamo il mondo, però non ci gettano che scarti e noi, anzichè pretendere ciò che ci spetta, spesso ci azzanniamo una con l’altra.

La Forza che ci è richiesta oggi è di stampo nuovo: non la forza/potere maschile ma la Forza che ci conduce alla Creazione. Ci vuole coraggio perchè in questo momento di colpo di coda del patriarcato, non sono solo gli uomini a temere,bensì  anche le donne che seguono modelli maschili. Chi propone il Nuovo come noi qui e come tante altre, sta facendo una fatica mostruosa: trovarsi in un’aula, avere dei trentenni maschi con cui si entra in relazione e sentire il cuore goire! gioire! e pensare: ce la sto facendo! lui è con noi, altri seguiranno! e trovarsi invece alcune donne ostinate che esclamano: “no !direttorE di un giornale, presidentE di un ‘azienda, mistrO! il femminile è una sciocchezza da femministe!” E’ tutto comprensibile, …

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Se Non Ora Quando: Cristina Comencini

Se Non Ora Quando: Cristina Comencini

Mi avete scritto in tante/i chiedendo com’è andata con SNOQ.  In breve: all’ennesimo episodio di violenza contro una ragazza, ho scritto un breve post e due righe a Cristina Comencini SNOQ chiedendo di condividere una riflessione su cosa fare e come eventualmente farlo, per fermare questo devastante femminicidio. C’è un grande fermento sul territorio, incontro ovunque vada donne e ragazze che formano associazioni, che si uniscono per combattere la misoginia italiana”colpo di coda del patriarcato”. C’è però una frammentazione di sforzi che pare dispersiva: molti obbiettivi potrebbero forse essere raggiunti più facilmente se si unissero le forze su obbiettivi specifici, continuando poi il proprio cammino autonomamente.

Con questo desiderio ho incontrato a Roma alcune rappresentanti di SNOQ tra le quali Cristina Comencini, Francesca Izzo e altre donne i cui commenti leggete qui di seguito. Prossimo appuntamento a Roma il 18 aprile.

Ecco i report:

Nella riunione abbiamo solo iniziato a scambiarci delle idee. E’importante che la discussione si allarghi a tutte le donne, ai comitati, ai centri antiviolenza, in rete. E’ venuta da tutte la convinzione che prima di una possibile mobilitazione nazionale ma forse anche europea, dobbiamo andare in profondità su un tema difficile e che è secondo noi da riproporre in un modo nuovo e forte. Pensiamo inoltre di promuovere due incontri nazionali su rappresentazione delle donne e violenza, da organizzare a Torino e a Bolzano in due date date che sono ancora da definire. Cristina Comencini Ragionare di violenza, di ragazze e donne ammazzate dai loro compagni …

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Com'è Andata con SNOQ?

Com’è Andata con SNOQ?

Mi avete scritto in tante/i chiedendo com’è andata con SNOQ.  In breve: all’ennesimo episodio di violenza contro una ragazza, ho scritto un breve post e due righe a Cristina Comencini SNOQ chiedendo di condividere una riflessione su cosa fare e come eventualmente farlo, per fermare questo devastante femminicidio. C’è un grande fermento sul territorio, incontro ovunque vada donne e ragazze che formano associazioni, che si uniscono per combattere la misoginia italiana”colpo di coda del patriarcato”. C’è però una frammentazione di sforzi che pare dispersiva: molti obbiettivi potrebbero forse essere raggiunti più facilmente se si unissero le forze su obbiettivi specifici, continuando poi il proprio cammino autonomamente.

Con questo desiderio ho incontrato a Roma alcune rappresentanti di SNOQ tra le quali Cristina Comencini  Francesca Izzo, Lidia Ravera e altre i cui nomi e report vi prego di leggere con attenzione nel link qui sotto. Leggi qui il report degli interventi di SNOQ. L’incontro è stato utile perché mi ha evidenziato ciò che scrivo spesso qui: il web per informare ma gli incontri reali per conoscersi realmente e provare a cambiare. Voglio dire che spesso la rete dà adito a malintesi, che potrebbero talvolta essere chiariti attraverso discussioni “dal vivo”.

Tutte siamo state d’accordo nel condividere dolore e  preoccupazione per i dati allarmanti sulla violenza. Unanime però è stato anche il sentimento di incertezza su come reagire. Sembrava infatti a tutte noi presenti che, nonostante l’emergenza esista e la consapevolezza parrebbe anche, organizzare ora una manifestazione nazionale su questo tema …

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Da Alex Zanotelli un Vero Programma Politico e di Vita

Ricevo da  Alex Zanotelli che credo molte/i di voi conoscano. Vi invito a leggere fuori di pregiudizio, non credo sia importante se crediate o meno. E’ un vero  programma che condivido e che mi piace, c’è energia e progettualità. C’è del “femminile” in questo progetto, del tenere conto del mondo prendendosene cura, pensando alla restituzione, a lasciare il mondo  meglio di come l’abbiamo ricevuto. Se fosse un progetto politico..

In questo  periodo quaresimale sento l’urgenza di condividere con voi una riflessione sulla ‘tempesta finanziaria’ che sta scuotendo l’Europa , rimettendo tutto in discussione: diritti, democrazia, lavoro….In più arricchendo sempre di più pochi a scapito dei molti impoveriti. Una tempesta che rivela finalmente il vero volto del nostro Sistema: la dittatura della finanza.

L’Europa come l’Italia è prigioniera di banche e banchieri. E’ il trionfo della finanza o meglio del Finanzcapitalismo come Luciano Gallino lo definisce: “Il finanzcapitalismo è una mega-macchina, che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni, allo scopo di massimizzare  e accumulare sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia del maggior numero di esseri umani sia degli eco-sistemi.”Estrarre valore è la parola chiave del Finanzcapitalismo che si contrappone al produrre valore del capitalismo industriale, che abbiamo conosciuto nel dopoguerra. E’ un cambiamento radicale del Sistema!

Il cuore del nuovo Sistema è il Denaro che produce Denaro e poi ancora Denaro. Un Sistema basato sull’azzardo morale, sull’irresponsabilità del capitale, sul debito che genera debito. E’ la cosiddetta “

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Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Oggi potete  ascoltare Lorella Zanardo su questo tema,  anche alla  radio: dalle 12 alle 13 su Radio Capital . all’interno di Capital in the World. Qui la pagina fb del programma.

Questa è la pubblicità dei grandi magazzini inglesi Harvey Nichols:

Racconta di una Walk of Shame: si chiama così in inglese la camminata della vergogna. Si riferisce a quando una ragazza rientra al mattino dopo una nottata fuori con un partner; logicamente è abbigliata ancora da sera. Il video è stato al centro di una enorme polemica e di una denuncia da parte delle donne inglesi. ASA – Advertising Standard Authority, il nostro IAP, che ha analizzato il caso ha però assolto Harvey Nichols, perchè “lo spot è ironico”.

Vediamo insieme:

-Le ragazze coinvolte hanno tutte uno sguardo tra il triste e l’imbarazzato: perchè? Riflettiamo se dopo una notte fuori, di amore o di sesso o di allegria, si debba avere un viso così sofferente, non giustificato da un semplice imbarazzo.

-Walk of Shame: qui sul blog abbiamo spesso riflettuto sul linguaggio E’ giusto che per definire una notte fuori venga utlizzato il termine vergogna? Vergogna di cosa? Perchè non modernizzare il linguaggio e trovare un sostantivo più adatto? Walk of Lust?

-Le ragazze sono tutte sovrappeso: perchè?

La ragazza finale è magra ed è l’unica sorridente, domandarsi: perchè? Ipotizzare che sia perchè è l’unica vestita con gli abiti Harvey Nichols. Chiedersi se è giusto legare la sicurezza …

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E se le Donne Italiane...

E se le Donne Italiane…

E se le Donne italiane, quelle del 74esimo posto del gender gap, quelle dell’84esimo posto delle donne nei CdA, quelle con la tv che le umilia, le donne che lavorano di più in Europa, quelle che hanno potuto votare solo a partire da 65 ann fa, quelle che vivono il Patriarcato potente e duro a morire,

Se noi DONNE ITALIANE, dicevo, fossimo le prime a dare AVVIO AL CAMBIAMENTO?

Se fossimo noi a togliere il freno e a far crollare ciò che è già crollato e a COSTRUIRE IL NUOVO?

NOI, LE DONNE ITALIANE.

Perchè un vantaggio lo abbiamo. Se è vero che abbiamo aspettato tanto a renderci conto della nostra forza, è anche vero che in Europa siamo quelle che hanno in qualche modo preservato meglio   molte delle nostri doti più archetipiche che potrebbero rivelarsi  utili ora: la DASEINKOMPETENZ ad esempio, la competenza dell’esserci nelle cose. Vicine alla vita e alla morte, attive e capaci quando c’è da fare. Restie ad adattarsi ai metodi e tempi del maschile; a parte forse qualche migliaio di donne managers  che potrebbero però rivelarsi utilissime ora. Ci sono poi le tante giovani italiane all’estero con competenze da adattare al nostro territorio.

C’è da fare. Un Paese pieno di bellezza dal quale tutte e tutti potremmo ricavare il necessario per vivere. I ragazzi e le ragazze sono pronte e pronti ad aiutare. E noi a nostra volta pronte a lasciar loro lo spazio tra una decina d’anni, quando saranno mature e maturi …

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