Cambiare il mondo
Un Incontro Emozionante

Un Incontro Emozionante

UN INCONTRO EMOZIONANTE Ieri, al convegno Rai “Donna è…” organizzato da Anna Maria Tarantola, al termine del programma mi si è avcvicinata una signora che si è presentata. Era LOREDANA ROTONDO. Io ero tra tantissime donne ma ciò nonostante mi sono commossa. Le ho chiesto: posso abbracciarti? E lei, accogliente e sorridente, ha risposto: “Tra femministe… certo!”. Loredana è la regista di PROCESSO PER STUPRO (trasmesso nel 1979 dalla Rai) che ha innalzato il livello di consapevolezza di una intera generazione sulla violenza contro le donne. Domani è la nostra giornata, quale occasione migliore per vedere o rivedere questo documento fondamentale. …

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"Ferme un giro!": presentiamo "Un Altro Genere di Comunicazione"

“Ferme un giro!”: presentiamo “Un Altro Genere di Comunicazione”

Venerdì 31 gennaio 2014, a Cascina (Pi), nel grande Teatro regionale della cittadina, si svolgerà l’evento teatrale “Fermi un giro!”: contenitore sperimentale in cui artisti e personaggi celebri si fermano metaforicamente “un giro” per lasciare spazio a giovani talenti e nuove formazioni.

L’edizione di quest’anno sarà largamente al femminile e parteciperemo anche noi di Un Altro Genere di Comunicazione.

Lo scorso autunno, a Milano,  ad un incontro a Palazzo Marino, Lorella Zanardo , ci accennò la sua intenzione di invitarci a questo evento, che vede lei tra le donne note e che, dal palco, si “fermerà un giro”.

“Mi fermo un giro, e lo faccio con convinzione. Quando Donatella Diamanti mi ha dato la possibilità  di cedere  il palco a una giovane donna che stimo, ho pensato al collettivo unaltrogeneredicomunicazione, un gruppo di giovani donne che da anni agisce la cittadinanza attiva con costanza e dedizione. In un Paese al 71esimo posto del gender gap, educare è lo strumento di cambiamento più efficace per migliorare la vita delle donne, e di quelle giovani in particolare. Spiegare con cognizione e capacità divulgativa perché è importante denunciare la violenza, come possiamo difenderci dalla pubblicità sessista, insegnare a leggere le immagini offensive, spiegare alle giovanissime che occuparsi dei propri diritti si può: un lavoro immenso che le ragazze di questo collettivo offrono con generosità. Attiviste anonime, le ho spesso definite. A differenza di quanto oggi ci insegna la cattiva politica, non cercano una ribalta per i loro ego: offrono alla società

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NOI che non molliamo MAI

NOI che non molliamo MAI

Carissime e carissimi, ci prendiamo un po’ di tempo: non so quanto. Abbiamo, ho, bisogno di spazio, tempo, riflessione. Accadono molte cose e il pericolo è sempre lì, in agguato: far diventare la propria vita un’estranea. Ci prendiamo un periodo non solo di riposo, bensì di creazione. E per farlo abbiamo bisogno di silenzio, per far emergere il nuovo. E’ come quando restiamo incinta: il seme si radica meglio se facciamo spazio per farlo crescere. Vi auguro molto bene, sinceramente. Che sia un Anno di scelte piene di significato per ognuna di noi. Per chiudere questo Anno, voglio condividere con voi le tappe di questo percorso iniziato 4 anni fa. Non c’è tutto ciò che abbiamo fatto, gli incontri sono state molti e non di tutto abbiamo tenuto traccia. Ricordiamo che il web è un grande strumento di democrazia ma solo gli INCONTRI reali cambiano il mondo. Vi abbraccio.

Le tappe del nostro cammino di questi quattro anni: “Tanta roba!”  🙂 ha esclamato un sedicenne di una delle molte scuole che abbiamo visitato. Sì, tanta. E a questa lista, che è parziale, aggiungiamo i migliaia di post e commenti sul nostro blog Il Corpo delle Donne, su Facebook e su Twitter per mantenere fede al nostro impegno: il web per informare, gli incontri sul territorio per realizzare il cambiamento reale.

Non c’è progresso senza cultura diffusa. I dati su cui è necessario intervenire al più presto sono quelli che riguardano lo stato culturale del nostro Paese: il tasso di abbandono …

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25 novembre: Una Buona Notizia C'é

25 novembre: Una Buona Notizia C’é

Tempo fai presentai al Liceo Machiavelli di Firenze durante il 25 novembre: mi stupii che entrando in teatro vidi alcuni ragazzi, maschi intendo, che presentevano i dati sulla violenza alle donne. L’associazione Maschile Plurale da anni lavora sul tema delle relazioni tra uomini e donne: fa un lavoro capillare sul territorio, interrogandosi, pratica non comune e ad oggi inusuale per gli uomini. Un giorno durante un incontro a Livorno, ho conosciuto un ragazzo, un avvocato, che mi ha parlato della sua associazione LUI, e di come stia provando con altri amici a “interrogarsi” anche sul tema della violenza. Monica Lanfranco ha scritto un libro su questo tema: ciò che qui interessa è che ne è nato uno spettacolo teatrale in cui uomini di diverse età si confrontano sul tema qui in oggetto. La foto in homepage è tratta dalla campagna di Intervita, ed è stata messa a punto da Massimo Guastini direttore art’s directors club uno che sul tema si sta spendendo. Ed è una bella novità. Venerdi a Rimini il direttoreuomo, dell’agenzia di pubblicità che ha ideato la campagna pubblicitaria del Comune contro la pubblicita sessita ha parlato di qs tema durante l’incontro che ho tenuto al Palacongressi. Nelle presentazioni a cui mi invitano sono sempre più diffusi gli uomini che trattano il tema della violenza. Accadeva talvolta anche anni fa. La novità sta nel fatto che chi incontro oggi CI CREDE, E’ COINVOLTO.

Nelle scuole i ragazzini che si confrontano sul tema della violenza sono …

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Cosa conosco del maschilismo

Cosa conosco del maschilismo

La prima e più evidente qualità del nuovo libro di Chiara Volpato, Psicosociologia del maschilismo, è l’utilità. Non solo per l’argomento che affronta, il maschilismo nella sua genesi nelle sue forme e nei danni che provoca, ma anche per il modo in cui lo fa. Non è facile trovare saggi scritti da docenti universitarie che siano così volutamente accessibili alla maggior parte del pubblico, senza perdere in alcun modo il valore scientifico e i dati della disciplina in cui si inseriscono. Quella di Chiara Volpato è la psicologia sociale, utile preziosa quando impiegato come lei fa, per spiegare i processi in cui siamo tutti immersi quotidianamente e per contribuire, attraverso la scelta dei temi e del linguaggio, al cambiamento e al miglioramento delle relazioni tra persone. Queste qualità erano già presenti nel lavoro precedente della docente all’Università di Milano Bicocca Deumanizzazione – Come si legittima la violenza, sull’oggettivazione dei corpi e la sua devastante conseguenza per il benessere degli individui: libro preziosissimo per tutti e che noi abbiamo adottato e ampiamente utilizzato all’interno dei corsi e della formazione dei formatori per il progetto Nuovi Occhi per i Media. Psicosociologia del maschilismo è altrettanto prezioso, indagando e rendendo chiaro a chiunque lo legga le costruzioni culturali e sociali che stanno alla base della più infida e diffusa forma di discriminazione tra esseri umani. Le valutazioni sul neosessismo, i paragrafi sul maschilismo nei media e in politica, l’ampia mole di ricerche citate e riassunte e in particolare l’attenzione …

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Il Fare Politica

Il Fare Politica

Quando più di quattro anni fa vidi per la prima volta il documentario di Hugues Le Paige Il Fare Politica fu per me una vera illuminazione, una delle poche che ancora era in grado di regalare il cinema, anche quello documentario. Ciò che quel film mostra è come era possibile, come è possibile, impegnarsi e lavorare nell’interesse comune, per farsi carico degli altri, per coltivare il bene collettivo. Da allora questa frase così densa di significato, “fare politica”, l’abbiamo tenuta come nostra guida per il lavoro svolto con Il Corpo delle Donne e Nuovi Occhi per i Media, come riferimento nei momenti in dovevamo scegliere come procedere, a chi rivolgerci, in che direzione andare. Una frase che assume ancora più valore in questo momento di crisi profonda del nostro paese perché il significato di “fare politica” è difficilmente traducibile in altre lingue (vorrei che qualcuno/a di altra madre lingua o che vive all’estero ci desse riscontro di questo fatto). In quel “fare” sono racchiusi impegno, costruzione, costanza. Sono partito da queste considerazioni per riassumere qui il nostro “fare politica” di questo ultimo anno, che molti e molte hanno accolto, sostenuto, rilanciato. Le decine di incontri con le persone per parlare e progettare insieme, fin dove riusciamo ad arrivare, per costruire rapporti migliori tra i generi. L’educazione ai media per dare strumenti di cittadinanza e consapevolezza ai più giovani: in questo anno scolastico abbiamo raggiunto migliaia di ragazzi/e con i formatori preparati allo scopo in Toscana e Trentino. La …

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Solidarietà alle donne egiziane

Solidarietà alle donne egiziane

Il mio cuore è con le donne di Piazza Tahrir. Riprendiamo questo articolo dal sito dell’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale):

Il fenomeno della violenza sulle donne non è nuovo nelle strade egiziane, soprattutto dopo la rivoluzione del 25 febbraio 2011. Da allora i disordini politici e la confusione all’interno degli organi di sicurezza hanno portato alla proliferazione dei crimini, compresi quelli di natura sessuale. Quello a cui si assiste ora in piazza Tahrir e negli altri luoghi di protesta sembra però andare oltre a un semplice problema di sicurezza pubblica.

A febbraio l’associazione femminista Nadhra ha pubblicato un report dettagliato sul fenomeno. Le molestie sessuali sistematiche all’interno dei luoghi di protesta, e l’atteggiamento tollerante verso questi crimini da parte delle autorità, vengono descritti come un vero e proprio tentativo di allontanare le donne dagli spazi pubblici e dalla politica. Quelli usati sono strumenti di tipo terroristico, che utilizzano la paura della violenza e della condanna sociale come armi di intimidazione.

Le reazioni da parte dei gruppi di attivisti non si sono fatte attendere. Alcuni di essi si sono repentinamente organizzati in “gruppi di scorta”, come le associazioni Tahrir bodyguard e Operation anti sexual harassment, che hanno creato veri e propri protocolli di sicurezza per le donne che desiderano partecipare alle proteste, protette dai dimostranti maschi con schemi quasi militari. Questi gruppi forniscono anche supporto psicologico alle vittime delle violenze, e stanno ora tentando di formare un fronte di protesta compatto che richiami le autorità e

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