Monthly archive Settembre 2011
Lettera da... Barcellona

Lettera da… Barcellona

Dopo Parigi, Berlino, Sydney, è con vero piacere che ospitiamo la lettera di Giusi Garigali da Barcellona, che ci propone la figura di donna italiana migrante fuori dagli stereotipi. In archivio nella sidebar a destra trovate le puntate precedenti. Grazie Giusi!

Mi sono immediatamente messa all’opera quando Lorella mi ha proposto di raccontare la mia esperienza di migrante italiana a Barcellona. Vivo qua da oltre 11 anni e questa mi è subito parsa una opportunità unica per parlare ai tanti giovani che seguono il Blog, proponendo loro un punto di vista differente sull’emigrazione, una voce fuori dal coro, meno entusiasta ma da tenere presente riflettendo sul tema. La mia idea, infatti, è che è arrivato il momento di dare avvio ad un brain storming collettivo su questo tema, fuori dai luoghi comuni ed approfittando delle grandi opportunità che ci offre la rete.

Come avrete intuito le cose che vi dirò non sono ascrivibili al filone “pro-emigrazione” che si è ultimamente consolidato nella pubblicistica e documentaristica italiana grazie ad alcuni “professionisti dell’emigrazione”, spesso sponsorizzati da grandi gruppi editoriali (pensiamo solo a Repubblica). L’idea che mi sono fatta è che alimentando (senza grande scientificità) paure e speranze nei giovani (e meno giovani) italiani e suggerendo sottilmente la via dell’emigrazione come l’unica praticabile “per sfuggire al disastro” – ma senza parlare dei reali costi umani dell’emigrazione – si porti avanti (più o meno consapevolmente) una “vulgata” politica che tende ad attribuire a SB tutte le “colpe” della tragedia nostrana e ad assolvere, en

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La Libertà dei Servi

Usually a court systems falls when the ‘signore’ is no longer able to offer protection, benefits, money,” said Maurizio Viroli, a Machiavelli scholar at Princeton University whose new book, “The Liberty of Servants,” presents the Berlusconi era as the contemporary version of a Renaissance court.”

Solitamente un sistema cortigiano cade quando “il Signore” non è più capace di offrire protezione, benefici e denaro” dice Maurizio Viroli, uno studioso di Machiavelli della Princeton University, il cui nuovo libro”La Libertà dei Servi” presenta gli anni berlusconiani come la versione contemporanea della corte rinascimentale“, così l’articolo uscito ieri sull’Herald Tribune, versione europea del New York Times

Da due mesi compro saltuariamente i quotidiani italiani, leggo invece  la stampa internazionale. Non è elitario, è pretendere una dieta mediatica variata: mi pare che da noi spopoli lo sputtanamento del Premier e delle sue ancelle ma latitanino serie analisi. Quindi mi permetto di consigliare, se non dominate l’inglese, di studiarlo, per accedere a punti di vista più vari e direi più interessanti. L’articolo continua sostenendo che, il governo Berlusconi, anche se eletto democraticamente, si è trasformato  in qualcosa che somiglia molto ad una corte reale, in cui tutti servono al piacere del principe e dove ogni forma di critica viene interpretata come infedeltà e irriconoscenza. Avendo trascorso molti anni della mia vita, per studio e per lavoro, all’interno di strutture aziendali e universitarie  anglosassoni, per le quali l’esercizio della critica costruttiva  è ritenuto una espressione  di carattere da incentivare, …

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Attenzione alla Coesione Sociale

Attenzione alla Coesione Sociale

Vecchi contro giovani? Giovani che irridono ai vecchi? Voi sapete quanto questo tema ci appassioni e quanto lo ritenga importante per la coesione sociale del Paese. E dunque vi segnalo l’articolo dell’ottima Giovanna Cosenza. Che riflette sulle esternazioni di Lerner e Vendola contro il vecchio Berlusconi. Stereotipo errato: il premier è vecchio? Capezzone è giovane, ed è meglio? Napolitano è vecchio ed è una figura da eliminare? Andrea Santoro, il responsabile della comunicazione lazio del pd, quello innovativo della gonnellina svolazzante, è giovane, e allora? Attenzione che è dalla coesione sociale che ripartirà il Paese. Le donne migliori che incontro in giro per il Paese sono spesso vecchie, battagliere più di me. L’incontro con lo SPI, i pensionati della CGIL, è stato fulminante.. Attenzione.

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Se fossi RAI 1

Se fossi RAI 1

Se fossi la direttrice di RAI 1 e fossi nervosa a causa dell’audience deludente del concorso di Miss Italia, mi farei un giro in rete, in particolare su youtube. Cercherei di imparare da lì. Darei una lettura approfondita ai commenti. Immagino mi aspetterei la solita trafila di: “F..a! Bona! Che te farei…”, eccetera. E dunque è con attenzione che valuterei il commento di marcoliberamente: “E’ tanto sperare una che dica: “Salve, ho 18 ma da quando ne ho 16 giro l’Europa, parlo due lingue, mi informo ed ho un’idea della politica, mi piace fare competizioni di snowboard e sono qui per dimostrare che una come me prende a calci in culo tutte quelle come loro!!” Perché non compare?? perché??? Sono una identica all’altra per Dio!! Porto a spasso il cane – vado a scuola – io canto – io ballo – io amo la mia famiglia – litigo con mio fratello – esco col mio ragazzo il sabato sera….. non seguirò mai più Miss Italia perchè mi sono rotta di vedre sempre le stesse facce e di ascoltare sempre gli stessi discorsi INSULSI! questi programmi dovrebbero sparire dalla tv italiana e invece sono e continueranno ad essere i più seguiti! abbasso miss italia”. O il commento di luccioppapera: “Sophia Loren, una bellezza fascinosa più che ‘oggettiva’.. anche se io l’adoro!! è ancora bella a 70 anni”. Andate a dare un’occhiata.

La tv nostrana è vecchissima, noiosissima, fuori tempo. La tv è però un diritto, ed avremmo diritto …

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Come Bestie da Soma

Questo articolo è uscito sull’Unità e lo potete leggere anche qui di seguito.

Come Bestie da Soma “Mi parli di Clarissa, mi parli di Carolina, mi parli di quest’altra, della Luciana, chi sono? Prendi un caravan… cosa ti devo dire…” “Vedi, dovremmo averne due a testa se no mi sento sempre in debito, tu porta per te e io porto le mie. Poi ce le prestiamo. Insomma la patonza deve girare.”

Racconta uno degli investigatori che per due anni ha ascoltato le intercettazioni telefoniche che riguardavano anche il Premier che “ si trattavano le donne come bestie da soma”. Rispetto a due anni me mezzo fa ciò che emerge in questi giorni è diverso e, se possibile, peggiore. Allora Noemi e le altre parevano oggetti, gingilli, “grechine” sacrificali delle serate del drago, come ebbe a definire il marito,  l’allora  moglie Veronica. Il lato bestiale non era emerso, che invece emerge ora  dalle frenetiche richieste del faccendiere Tarantini ad un amico: “Trova una tr..a per favore. Io alle due sto salendo in aereo e non posso più chiamare, però trova qualche altra femmina”. Donne  che diventano oggetto di scambio di favori importanti, di soldi, di carriere. Donne giovanissime, “le mie bambine”, tante tantissime da cercare costantemente, urgentemente: per ognuna si potrà chiedere al Premier un prezzo sempre più alto. Tenerlo in pugno. Migliaia di intercettazioni che raccontano di questa frenesia, un’occupazione che prende tempo, tanto tempo da far definire l’altra occupazione, quella politica di Premier, un impegno “a tempo perso”. …

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Art Exhibition and Alternative Fashion Show

Art Exhibition and Alternative Fashion Show

Victoria Genzini, giovanissima curatrice italo irlandese di mostre e laureanda al Saint Martin College of Arts di Londra, ha organizzato a Milano un Art Exhibition sul tema del CORPO DELLE DONNE, partendo dal nostro documentario e andando oltre. Inizia mercoledi 21 con la performance di Valeria Cosi che fa teatro danza a Rotterdam e di cui abbiamo gia parlato, continua con una giovane artista svedese che usa i suoi seni per dipingere, ecc. Sono giovanissime e giovanissimi da appoggiare, a cui dare spazio: è incredibile l’energia di Victoria e la sua voglia di fare e migliorare. Combattono il corpo unico mediatico NON per mettersi il burqa, bensì per liberare le loro energie fisiche/sessuali/erotiche/creative. Chissà che i media non si sintonizzino sulla loro lunghezza d’onda anziché parlare di escort senza sosta. Di seguito le loro iniziatve che si vanno moltiplicando. Io sarò mercoledi in via Laghetto 9/11 all’apertura. Dalle 19 alle 23.

IL CORPO DELLE DONNE: ART EXHIBITION Il corpo delle donne: art exhibition e’ una mostra d’arte curata da Victoria Genzini ( Central Saint Martins College of Art and Design) , liberamente ispirata all’omonimo documentario. Verranno esposte opere di diversi artisti internazionali ( dal Giappone alla Romania) , affermati e meno affermati,  che esprimeranno attraverso la loro arte il personale punto di vista sul tema.  Contemporaneamente e in associazione con la mostra si svolge ALTERNATIVE FASHION WEEK MILAN (21 al 24 settembre,luoghi vari), con performance, sfilate e happenings, uno dei quali aprira’ la mostra. Gli abiti che …

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Lettera da... Sydney

Lettera da… Sydney

Dopo Lettera da Parigi di Giulia e Lettera da Berlino di Livia, ecco l’incontro con Marina 25enne che vive a Sydney. Queste lettere sono preziose: non un incitamento a lasciare il Paese, ma uno stimolo a riflettere sul fatto che contaminarsi con altre realtà è sempre bene. Per poi portare una nuova consapevolezza in Italia. Grazie Marina! Trovate le puntate precedenti in archivio nella sidebar a destra.

Mi chiamo Marina, ho 25 anni, lavoro come giornalista a Sydney, dove vivo dal 2009. In questa colonna scrivo come si vive da donna in Australia, ben 8 ore avanti sull’orologio di Lodi, da cui sono partita.

Sono quasi le sette di sera di una primavera che stenta a ingranare qui a Bronte Beach, un paio di chilometri a est dall’Opera House di Sydney, e penso che sono le dieci del mattino italiane di una domenica di fine estate, di cui riesco a immaginare i mercati, i profumi e le campane. Mi manca l’Italia ora che vivo a qualche continente di distanza; mentre quello che mi è mancato crescendo è stato un po’ d’amor patrio, l’orgoglio di essere italiana. Un sentimento di appartenenza che ho sempre trovato difficile sviluppare – mondiali 2006 esclusi – ma che ho sentito vivo quando dall’Australia ho visto le donne di “Se Non Ora Quando”.

Abito a Sydney da quasi tre anni, dove lavoro come producer in radio e come giornalista online: due ruoli che adoro, e che ho sognato dalle cucine e dai tavoli dei

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