Non sono riuscita a vedere tutta la trasmissione Vieni via con Me ieri sera perchè stavo viaggiando da Genova a Rovigo e ho sbirciato solo lo splendido discorso di Emma Bonino, agguerrita e umanissima, che ci ha regalato una definizione di aborto, andatevi a vedere la registrazione, che mi ha commosso nel profondo.
A chi sta ancora cercando scuse alla propria pigrizia, ritengo che Vieni Via con Me di ieri, non lasci scampo: sono state invitate 3 donne in trasmissione per merito delle nostre proteste, delle mail e delle lettere delle donne della rete.
A chi sta cercando attenuanti alla propria indolenza, ritengo che la rimozione delle pubblicità Ristora, Sisley e mille altre, non offra attenuanti: le pubblicità sono state ritirate per merito delle nostre proteste, delle mail e delle lettere delle donne della rete.
Molto sto cambiando e molto cambierà a breve: chi sta fuori dal gioco ora, si pentirà perchè farne parte regala una certa soddisfazione: ho incontrato una ragazzina con gli occhi lucidi, mi raccontava che aveva innondato una azienda di mail di protesta per l’orrenda campagna pubblicitaria: era giustamente felice che anche per merito suo quella campagna non deturpasse più la sua città.
3 milioni di persone hanno visto il nostro documentario, migliaia di proiezioni pubbliche e dibattiti; a decine di questi abbiamo partecipato.
Decine di scuole visitate dove il libro Il Corpo delle Donne è stato oggetto di studio e ricerca. Nuovi Occhi per la Tv, il nostro progetto per le scuole ,si sta propagando e presto vi daremo ottime notizie. Decine di interviste in tutto il mondo. Lavori di ricerca sono partiti dal nostro video e molte tesi universitarie.
Spero non mi scriverà più nessuno chiedendo “che fare?” E’ chiaro che fare, lavorare sull’innalzamento del livello di consapevolezza di chi consapevole non è. Questo è per me fare politica oggi.
Vengo contattata quasi giornalmente da associazioni di donne che si formano e che mi chiedono di farne parte. Spesso declino, spesso mi pare un modo vecchio di far partito, non di fare politica. Spesso molto tempo è perso a decidere chi sarà il presidente di qs o quella associazione, chi il vice, chi farà parte del board. Io credo alla politica del fare, e in un anno e mezzo abbiamo fatto moltissimo anche grazie al vostro prezioso sostegno: molta energia la prendiamo dal blog.
Fare politica non è un’espressione facilmente traducibile ed è un bellissimo modo di dire. In un grande documentario Il Fare Politica di Hugues Le Paige, una “compagna”, Fabiana, attiva in una Casa del Popolo toscana, ne da una definizione che condivido in toto, e che ha molto a che fare con la daseinkompetenz, la competenza dell’esserci di Ina Pretorius. Il documentario mi pare che l’abbia distribuito Feltrinelli video, se potete guardatelo che ne vale la pena.
Mi chiedono oggi se entrerei in politica. Direi di no, se le cose resteranno così. La libertà, per me valore impagabile (farò un riferimento colto per darne motivazione: sono sagittario 🙂 ), di cui godo ora, libertà di portare il mio lavoro dove reputo più opportuno senza dovere nulla nessuno, è un privilegio che non ha prezzo. Mi ripaga anche delle scarse entrate economiche e della quantità di lavoro spesso massacrante.
Io faccio politica, ma non appartengo ad un partito. Facciamo più politica noi oggi di molti appartenenti a partiti. Politica la fa Don Gallo, le donne che tengono in piedi le case per le donne maltrattate e che non hanno piu fondi. Politica la fanno gli insegnanti che ci chiamano e che prendono un giorno di ferie per seguire i ns corsi. Gente così insomma. Certo, continuare come stiamo facendo oggi non sarà facile, gli impegni aumentano e manca un ‘organizzazione solida. Se la politica dei partiti fosse diversa, potremmo considerare di farne parte.
E Voi, cosa ne pensate?