Monthly archive Dicembre 2012
Chi ti Stupra?

Chi ti Stupra?

Marina Freri, la nostra corrispondente italiana residente a Sydney, sta trascorrendo qualche settimana in Cina prima di tornare a Lodi per le vacanze. Credo che in questi mesi di cronaca italiana miserrima, mesi in cui ci abituiamo  a parlare del nulla, con le primarie che oscurano tutte  le notizie internazionali come fossimo il paese piu importnate del mondo mentre non lo siamo, con i dettagli sulle risse di politici oscuri di cui non ci frega nulla, ecco credo che dovremmo apporfittare tutte/i di questi articoli che ci raccontano di un mondo fuori dall’Italia su cui è bene posare lo sguardo. Ad iniziare dal discorso della Ministra Julia Gillard.

Pechino fredda di neve mi costringe a stare in casa a guardarla dall’undicesimo piano del grattacielo dove una mia amica  si è trovata una stanza  a poche fermate di metro da piazza Tiananmen.

Intanto, mi metto a riflettere sull’anno che volge al termine.

Uno degli eventi che annovero tra i più importanti di questo 2012, trascorso in Australia, è la lectio magistralis sulla misoginia tenuta dalla Primo Ministro Julia Gillard, alla presenza del parlamento e del diretto interessato, il leader dell’opposizione, Tony Abbott. (Potete vederlo qui: http://www.abc.net.au/news/2012-10-17/misogyny-redefined-after-gillard-speech/4317468) Il suo discorso fiume, come penso sappiate, ha segnato un punto di non ritorno, tanto che il dizionario Macquarie ha aggiornato la voce “misoginia” offrendone una definizione più ampia che, oltre al letterale “odio per le donne,” includa anche un atteggiamento sessista di pregiudizio in generale. Certo, la filippica di Gillard non nasce

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La Presidentessa

La Presidentessa

Niente da fare. Sarà che non ho le caratteristiche giuste (ci vorrà un davanzale più fornito del mio come nella locandina?) Se non sei Presidentessa di un associazione o almeno hai un associazioncina – basta quella delle amiche della polenta meglio se del burraco che va forte – non puoi firmare gli appelli della sinistra comme il faut.

Ho spiegato che non sono Presidentessa, come invece le molte che firmano qui sotto, ma insomma, ho fatto un video da 5 milioni di persone, 2 libri, blog e fb da 40mila persone. Ogni ns post viene talvolta letto da quasi 30 mila persone tutto sommato. Niente. Presidentessa di associazione se no non vale. O meglio non vali. E di conseguenza non trovate il mio nome tra le firmatarie dell’appello anche se poi mi chiedono di diffonderlo. Strano no? E non è la prima volta. Io diffondo tutto ma spesso non mi chiedono di firmare perchè sono considerata “persona singola”. Ma come persona singola? raggiungo migliaia di persone. Niente. Scusate ora devo correre da un amico notaio che, nononstante la neve, apre lo studio per me. Per fare in fretta ho chiesto a mia zia Adalgisa 92anni e a mio zio Carmelo 89 di entrare con me nell’associazione. Ho detto loro di coprirsi bene che fa freddo e corriamo a firmare per fondare la nuova associazione di cui sarò finalmente Presidentessa; pensavo di chiamarla “Le Amiche dell’aria fritta”. Poi diffondo la notizia e finalmente tutti, specialmente nei Ministeri

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Vuoi Entrare in Politica? Fatti l’Associazione

COSE STRANE ACCADONO.

Volete avere credibilità preelettorale e siete una donna? Ho la soluzione: fondate un ‘associazione 🙂 Va bene anche l’associazione delle amiche della polenta, associazione delle amazzoni scontente. Va bene. Andate da un notaio con vs nonna e vs zia, bisogna essere almeno in tre. A quel punto è fatta. Vi fate chiamare Presidente e sarete invitate ovunque. Funziona in questo Paese come durante la Prima Repubblica. Fa niente se nel frattempo c’è stata la rivoluzione web. Se sei Presidente del Partito delle Ciabatte, vali di più di un blogger 30enne che ha centinaia di migliaia di lettori fedeli.

3 anni fa con Cesare e Marco abbiamo fatto un documentario “Il Corpo delle Donne” di denuncia alla tv che mortifica gli umani e le umane. 5 milioni di persone lo hanno visto. Poi ho scritto due libri per feltrinelli, abbiamo qs pagina FB, facciamo centinaia di dibattiti sul territorio e incontriamo migliaia di persone. abbiamo un blog molto visto da ragazze/. Decine di persone hanno fatto la tesi sui ns temi.

“Perchè non mi avete inviata quella mail indirizzata a tutte quelle che si occupano di donne, potrei diffonderla sui ns canali.” chiedo spesso. “Perchè tu sei persona singola. Noi ci rivolgiamo alle associazioni”, mi rispondono. “Di cosa sei Presidente?” Questa è l’italia stupida e ignorante che combatto. Ogni nostro post tra fb blog spesso ripreso dal Fatto Quotidiano viene letto da quasi 30mila persone. Le associazioni spesso raggiungono a stento qualche centinaia di persone. A me non
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Senza Donne non si Cresce.Lo dice Lella Golfo del  PdL

Senza Donne non si Cresce.Lo dice Lella Golfo del PdL

Onore al merito di Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario, esponente del PDL. Golfo è una guerriera. Una per dire che mentre SNOQ  cercava di piazzare nel CDA  rai  donne che rispondevano a criteri mai chiariti e dunque non rispettabili,  si batteva con successo come una leonessa all’interno del suo partito perché l’imprenditrice Luisa Todini sedesse nel CdA RAi,e avendo contro tutti gli uomini pdellini ce l’ha fatta.

Ora Golfo sta inviando una lettera alla settimana  a tutte le donne attive, anche a me che non sono del PDL, perchè le donne  si candidino. Vedete che in questo le donne di destra sono migliori. Tutta quella fuffa di un certo femminismo ( NON DI TUTTO, IO MI RITENGO FEMMINISTA , HO DETTO NON DI TUTTO) che cerca di imbrigliare l’energia delle donne con la scusa che il potere sarebbe maschile. E’ vero il potere è maschile, finchè le donne non occuperanno posizioni che diventeranno autorevoli e il potere com è inteso oggi verrà spazzato via.

Si può danzar nelle strade il 14 febbraio con Eve Ensler,io ci sarò e con quello spirito occuparsi di politica.

Serve capacità immaginativa.

Ecco il messaggio di Lella Golfo donna del PdL che scrive a TUTTE  e per TUTTE si sta battendo .Sono lontanissima dalle idee del PdL come la mia biografia racconta, ma ripeto, onore al merito ovunque alberghi. Dove sta SNOQ? dove stanno le donne del PD che fanno da apripista  alle altre donne? Perché mi scrive Golfo per candidarmi e non

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One Billion Rising

One Billion Rising

One Billion Rising, 14 febbraio 2013. Siamo Pronte?

Ricevo da Eve Ensler e pubblico con gioia. 14 febbraio. One Billion Rising. Contro la Violenza. Siamo Pronte? …

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La Politica delle Donne

La Politica delle Donne

Chi ci segue sa bene che questo è un blog propositivo e intraprendente 🙂

Prima di Natale pubblicheremo tutte le attività condotte  nel 2012 e vi stupirete di quante cose siamo riuscite/i a fare insieme a team di collaboratori/trici che abbiamo conosciuto online e che ora sono divenuti/e indispensabili alla nostra attività di innalzamento del livello di consapevolezza sui temi di genere  e educazione ai media. Il lavoro svolto è enorme. Sul territorio è tutto un brulichio di donne e ragazze che fanno: organizzano dibattiti, protestano da attiviste se le pubblicità ci offendono, creano corsi, aiutano le donne in difficoltà, creano blog sul tema, diffondono cultura di genere: insomma una rivoluzione nemmeno tanto silenziosa di cui spesso i media non raccontano.

Manca in Italia la NARRAZIONE del POSITIVO, di giornaliste che raccontino le azioni positive che molte giovani donne e donne adulte stanno portando avanti: sarebbe rivoluzionario perché sapere che cambiare si può e con le proprie forze, può essere contagioso.

Tra poche settimane si voterà; come è successo tutte le altre volte  qui e su FB daremo spazio alle donne che si candidano e che ci vogliono raccontare dei loro progetti, fatevi avanti immagino sarete tante 🙂 e  indipendentemente dalle vostre idee, apprezzo la voglia di fare, di esserci di creare.

C’è un cancro, ed è tutto italiano:  la follia di alcune di ritenere che la gestione della politica non possa essere delle donne, perché esercizio di potere maschile.  In nessun altro Paese europeo si dicono …

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Pensare ad Educare

Pensare ad Educare

Oggi la nostra LETTERA DALL’ESTERO  ci arriva da Giulia Camin che, come oramai sapete, vive a Parigi e lavora con passione. Questo suo articolo è importantissimo oggi, è direttamente collegato alla nostra realtà.

Sono tanti i paesi in cui la formazione ai nuovi media fa parte di percorsi scolastici di insegnamento e aggiornamento insegnanti supportati dal Ministero della Cultura e quindi dallo Stato.

Tanti anni fa lavoravo come guida (qui in Francia si direbbe mediatrice) e occupandomi soprattutto del pubblico scolastico mi ritrovai a osservare insieme ad un gruppo di studenti di un rinomato liceo classico una serie di opere di un artista tedesco, il fotografo Thomas Ruff. Si trattava della serie JPG, fotografie pixelate in cui, solo indietreggiando e acquisendo maggiore distanza, si poteva iniziare a riconoscere il soggetto rappresentato e cioè  l’attentato terroristico dell’ 11 settembre 2001 alle torri gemelle di New York, le potete vedere qui http://www.metmuseum.org/toah/works-of-art/2006.92 . Ricordo che, quella come molte altre, si rivelò un’ottima occasione per ragionare insieme ai ragazzi e alle ragazze presenti, un ottimo spunto per parlare di media, di diffusione e assuefazione alle immagini spesso “dolorose” e forti trasmesse senza tregua dalla televisione come anche  parlare di attualità, di politica e di tutto ciò che opere come queste possono contenere e evocare. Erano loro ad aprirsi, parlare, io ogni tanto aggiustavo il tiro, rilanciando quesiti e riflessioni. Ricordo però anche che, come al solito, le reazioni dei presenti furono diversificate e che, mentre con alcune giovani particolarmente appassionate discutevo dell’inquietante ed

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