Posts tagged "tv"

Rai News 24

4 febbraio, ore 23, Lorella Zanardo intervistata a Rai News 24: …

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Multe alle prostitute discinte… Ma in Tv è peggio

Quando presento ai dibattiti, molte ragazze faticano a capire una cosa semplicissima ma non evidente: il problema che stiamo affrontando qui non riguarda le ragazze della tv ma la tv stessa. Ripeto da due anni che se Raffaella Fico o Belen, ad esempio, vengono inquadrate da sotto con primi piani delle mutande, il problema è di Mediaset o Rai, non di Fico o Belen. Infatti certamente esistono in Gran Bretagna ragazze che vogliono guadagnare molto mettendosi in mutande, semplicemente la BBc non lo permette. Ci sono infatti delle REGOLE. Quando ancora vedo la platea che stenta a capire, anche perchè è più facile dare la colpa ad un individuo anzichè ad una istituzione, procedo con un’azione teatrale di forte impatto. Con tono serio chiedo alla Preside della Scuola o al Direttore della Libreria o al Consigliere della Regione che mi hanno invitato, se posso spogliarmi, perchè il mio intervento prevede che la seconda parte venga svolta in mutandine e reggiseno. Lo dico seriamente, ed essendo io una persona adulta e sufficientemente autorevole, tutti mi credono. Inizia allora una situazione di grande imbarazzo, nessuno mi vuole contraddire ma non vogliono nemmeno che io mi spogli. Chiedo perchè, incalzo un po’ nervosa chiedendo se sono dei bigotti, se vogliono limitare la mia libertà espressiva: la provocazione riesce sempre perchè sono molto credibile e a quel punto mi sto gia sbottonando l’abito, o slacciando i jeans. Si crea il panico. Il 100% delle volte c’è sempre una persona che ad un certo punto

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Horror Vacui

Parto per Utrecht e vi lascio un pensiero su cui meditare: http://su-letterefilosofia.blogspot.com/2010/12/lezione-dartista-paolo-bonolis-su-gaber.html

Alcune cose non mi sono chiare: -cosa c’entra Gaber con Bonolis? -perchè si chiama lezione d’artista? -cosa c’entra Sinistra Studentesca con Bonolis? -il Bonolis che disquisiva alla Statale non è lo stesso che presenta Ciao Darwin e Chi ha incastrato Peter Pan, vero? -come mai personaggi così, che lavorano da anni in Mediaset guadagnando milioni di euro, si dicono impunemente di sinistra senza che nessuno, toh! il PD per esempio, gli dica: ” ma che cavolo dici?” -gli studenti che invitano Bonolis chi sono? non c’entrano vero con quelli che manifestavano? cosa amano, in cosa credono?

Questo è quello che fa l’artista invitato dagli studenti di sinistra studentesca di Milano: http://www.youtube.com/watch?v=dzrrFgOqtRA&feature=related

C’è qualcosa che mi sfugge?

–…

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Cose da Uomini

La politica si sa, almeno in Italia, è cosa da uomini. Il programma di Stefano Boeri, candidato sindaco per Milano,  sulle donne è interessante, molto interessante: i giornali non ne parlano, forse perché il tema non provoca il loro interesse, altre cose ci sono da recensire, altri tipi di donne. Escort ad esempio. E invece il programma che coinvolgerebbe le donne di Milano introduce il tema di uno sguardo femminile sulla città, utilizza un linguaggio nuovo, parla di corpo! Dice che per le donne ciò che profondamente conta è “primum vivere” che è quasi rivoluzione per la politica. Anche l’approfondimento giornalistico, quello di cui si parla il giorno dopo, quello “che conta”, è cosa da uomini: come ci ricorda il Censis le donne in tv sono numerosissime, ma quante sono le conduttrici di importanti programmi di approfondimento?

Mi scrive una lettrice “Cara Lorella, ci siamo conosciute a Trento nel mese di Marzo….. L’incontro fu riuscitissimo e credo che abbia lasciato tracce nella testa e nel cuore delle molte persone presenti. Ho scritto una lettera a Fabio Fazio e alla redazione e agli autori della sua trasmissione perché sono al colmo dell’indignazione per l’assenza delle donne nella sua trasmissione. Una banale questione di numeri dei 34 ospiti di questa stagione,  29 sono  uomini e 5 donne. Il resto lo trova nella lettera che copio qui sotto e che, se ritiene che possa interessare, potrebbe pubblicare, anche in parte, sul blog. In ogni caso mi faceva piacere farglielo sapere, perché forse

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La TV per Sabina/2

Ospitiamo la rubrica di Sabina Ambrogi, giornalista per il Manifesto e molto altro. Sabina è bravissima e arguta: in un altro Paese se la contenderebbero i migliori quotidiani: ci vuole molto a capire che è molto più frizzante e sferzante lei di molti tromboni mummificati che discettano di tv come cariatidi, pagati profumatamente e che non mollano la poltrona? Grazie Sabrina, noi ti apprezziamo moltissimo.

Marketing reazionario sul corpo delle donne

Uno degli argomenti più in voga nei palinsesti Raiset è la meta-tv, cioè la tv che parla di se stessa, benché partecipanti e “esperti” dovrebbero essere a loro volta oggetto di riflessione, e semmai di esilio dal panorama mediatico. Eccezion fatta per Tv talk su Rai 3 condotta con ricerca di onestà e approfondimento, parlare di tv e comunicazione è il modo classico per azzerare l’accresciuta consapevolezza da parte degli spettatori nei confronti della televisione, e con essa diluire il dissenso fingendo di mostrarlo, buttandola in applausi e zuffe, al netto di qualsiasi analisi seria. Uno dei temi più autoreferenziali e auto assolutori è quello del corpo delle donne, con relative precisazioni sulla morale e accalorati dibattiti su cosa sia. Argomenti che finiscono in rete dove si amplifica il discorso televisivo, e manco a dirlo sono ripetuti dalla politica. In verità, la gestione politico-ecclesiastica del corpo della donna, così come il suo racconto suggerito dal marketing, portano a un gruppo di persone illiberali un grande vantaggio economico. E la paranoia del premier per l’orchìdea bellezza (solo femminile, come se

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La Tv per Sabina/1

Da qualche settimana ospitiamo con piacere Sabina Ambrogi, giornalista brillante e graffiante critica televisiva. Ecco l’articolo apparso il 25 settembre su Il Manifesto.

Il mondo rovesciato dei talent ragazzini

Due programmi fotocopia Rai e Mediaset descrivono meglio di ogni altro quanto la parola futuro sia solo un titolo per comitati populisti. Si tratta rispettivamente di Ti lascio una canzone, Rai Uno, condotto da Antonella Clerici e Io canto, Canale Cinque, condotto da Gerry Scotti. Non si tratta di programmi televisivi pensati per bambini, ma si tratta di uno spettacolo per adulti di una certa età, che giudicano col televoto le esibizioni di bambini, mini proletari che servono gli ingranaggi di una macchina per industrie di merendine (per bambini obesi), per il profitto di editori, e ricchi conduttori che creano grandi monopoli. Ma il punto è davvero un altro. Quasi nessuno di quei bambini andrà da nessuna parte, perché lo spettacolo musicale in Italia si fa quasi solo in tv, e ormai solo con la formula del «cercasi talenti» che beninteso, una volta trovati, non saranno mai reimpiegati in nessun posto. Il talent show azzera i costi degli ingaggi degli artisti: si tratta di artisti (in questo caso di bambini) che, a loro spese di tempo, sacrificio e denaro, si formano e si esibiscono gratis. L’esibizione gratuita è chiamata ipocritamente: «un’occasione per mostrarsi in pubblico». Occasione che per chiamarsi tale non deve essere irregimentata e controllata dalla ripetitività imposta dal marketing e dal monopolio di un paio di persone,

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Medicina e TV

Martedì 28 settembre, alle ore 12.30, Rai – Sala degli Arazzi, viale Mazzini 14, Roberta Gisotti presenta il suo nuovo libro: TV Buona dottoressa? La medicina nella televisione italiana dal 1954 ad oggi. Roberta Gisotti è una bravissima giornalista, una delle poche/pochi che hanno indagato e scritto molto su un problema misconosciuto come l’Auditel. Siamo curiosi di leggere questo nuovo libro, il primo ad affrontare il tema della rappresentazione della medicina in televisione.…

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