Posts tagged "pari opportunità"

Per una Democrazia Paritaria

Il 2013 sarà un anno cruciale per la democrazia paritaria e la rappresentanza femminile.

Se ne parlerà a Milano sabato14, a Palazzo Reale, Piazza Duomo 14, dalle 10 del mattino: incontro nazionale di Se non ora quando. Vi prego di venire. Raggiungendo la massa critica nelle istituzioni rappresentative le donne potranno contribuire con il loro sguardo e la loro differenza alla formazione delle agende politiche e alla costruzione di una nuova visione per il Paese. L’obiettivo è riprodurre a livello nazionale l’esperienza delle giunte di Milano, Bologna, Torino, Cagliari: 50/50 a ogni livello, condizione necessaria, anche se non sufficiente –sul passaggio dal 50/50 al patto di genere c’è molto da lavorare- per il cambiamento che noi tutt*, donne e uomini, auspichiamo.

Grande parte delle nostre energie dovranno convergere in questa direzione, individuando gli strumenti più efficaci.

Eccone alcuni

LEGGE ELETTORALE

Anche se nessun dispositivo può sostituire la volontà politica di eleggere un maggior numero di donne, sono indispensabili misure antidiscriminatorie che variano secondo il modello elettorale. In coda al post, alcune proposte elaborate dalla costituzionalista Marilisa D’Amico e da Stefania Leone (*).

Dopo le elezioni di maggio alla Camera si voterà su un testo unificato bipartisan sulla doppia preferenza di genere al voto amministrativo. Solo il lavoro trasversale delle donne di tutti gli schieramenti unite nel patto di genere può garantire risultati in tema di rappresentanza, come dimostrato dalla legge Golfo-Mosca sui cda delle società quotate in Borsa.

C’è il rischio che il voto segreto –bastano 40 firme per ottenerlo- …

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Quarto Potere... maschile

Quarto Potere… maschile

Questi sono i numeri delle presenze femminili in Rai (fonte CPO FNSI)  

33,7 per cento: giornaliste Rai.

4 per cento: donne dirigenti Rai.

2: donne direttore Rai.

3: donne vicedirettore Rai (a fronte di 33 uomini).

63: donne caperedattore Rai (236 gli uomini).

 

Questi sono i numeri delle presenze femminili nelle notizie Rai (dati Monitoraggio OERG Osservatorio di Pavia),

58 per cento: conduzione di Tg da parte di donne.

10 per cento: opinioniste autorevoli.

66 per cento: opinioniste “volanti”, cioè donne interpellate per strada (senza che di loro si sappia nulla: professione, età, scelte politiche).

16 per cento: donne “notiziate” in quanto vittime (contro il 6 per cento degli uomini). 11 per cento: donne “notiziate” per questioni politiche o economiche.

In Rai le italiane non fanno notizia, anche se raccolgono, diffondono, scrivono notizie. Quasi mai potendo scegliere quali notizie, come impaginarle, e in quale gerarchia.

Questa è invece la situazione della stampa nazionale italiana (fonte FNSI).

5: donne direttore di quotidiani (113 gli uomini).

5: donne vicedirettore di quotidiani (99 gli uomini).

67: donne redattore-capo nei quotidiani (477 gli uomini).

 65 per cento: donne giornaliste rimaste dentro le aziende editoriali a seguito di stati di crisi. Tra queste, solo il 30 per cento ha un contratto. Tutte le altre sono precarie.

Fino al 40 per cento: gap di stipendio tra giornalisti uomini e donne.

Tirando le somme:

In Italia il quarto potere è in mano agli uomini in percentuali addirittura superiori a quelle che ci …

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Un Ombretta di Parità

Un Ombretta di Parità

Nella Giunta della Regione Lombardia vi erano fino a ieri 15 uomini e 1 donna. Da oggi vi sono 14 uomini e due donne. Basterà al Consiglio di Stato che tra due mesi si pronuncerà sullo squilibrio di genere nella giunta regionale lombarda ? Difficile pensare che il Consiglio di Stato si accontenterà dopo il lapidario aut aut lanciato alla Regione Lombardia : o rimedi tu o azzero io. Il tempo massimo dato per rimediare ? Il 17 aprile prossimo, data in cui si terrà l’udienza e a meno di novità da qui ad allora il Consiglio di Stato andrà dritto alla sentenza a nulla rilevando la nomina della sottosegretaria fuori giunta Ombretta Colli. “E’ una ombretta di parità e permane la situazione di illegalità” commenta l’avvocato Ileana Alesso che ha curato il ricorso e gli interventi in giudizio “la materia del contendere non è ovviamente cessata e la vedo difficile per la Regione Lombardia ripresentarsi in udienza e sostenere che ha,  addirittura, raddoppiato la presenza di genere … Il 17 aprile saremo di nuovo davanti al giudice amministrativo che si è già pronunciato sulla violazione delle norme europee, nazionali e locali finalizzate  a superare il privilegio di casta e l’ abuso di posizione dominante”. infodiritti – l’informazione giuridica on-line

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Regione Lombardia: grande imbarazzo

Riceviamo da Infodiritti.it e pubblichiamo:

IL TAR SI TIENE AL LARGO E RESTITUISCE ALLA REGIONE LOMBARDIA LA ZAVORRA POLITICA DEL 15 A 1 E’ stata emessa la sentenza nel processo celebrato al TAR Lombardia per l’annullamento della nomina dei 16 assessori, 15 uomini e 1 donna, per contrasto con lo statuto regionale e con la normativa europea in materia di riequilibrio di genere recepita dall’Italia due mesi prima della nomina degli assessori regionali.   Il ricorso è stato ammesso nel luglio del 2010 e dopo l’udienza del 15 settembre è stato discusso nella udienza dibattimentale del 17 dicembre davanti a nuovi giudici. Leggendo la sentenza l’impressione che se ne ha è che il Tar sia andato fuori tema. Non si legge niente sull’art. 11 dello statuto lombardo nè sull’art. 1 del codice delle pari opportunità modificato su pressione europea nel gennaio 2010, ma è così o no ? Lo chiediamo agli avvocati Ileana Alesso, Massimo Clara e prof. Marilisa D’Amico, ordinario di diritto costituzionale alla Università Statale di Milano, che hanno rappresentato le ragioni dei ricorrenti e di due associazioni, di DonneInQuota di Milano e di UDI nazionale, intervenute nel processo a supporto delle quattro ricorrenti e della Associazione art. 51 Laboratorio di democrazia paritaria. “Il TAR ha circumnavigato l’argomento rimanendo al largo senza mai approdare a terra. E l’effetto, per inerzia, è che la situazione rimane tale e quale. La sentenza sarà pubblicata sui siti delle Associazioni per le quali vi è stata finalmente, nonostante la radicale opposizione della Regione

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Anche se Donne…Non Sono Pentito

http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-donne-ministro-non-sono-pentito/58857?video

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Tra prosciutti e detersivi Lorella Zanardo spiega “Il corpo delle donne”, in Unicoop Tirreno

Da L’Unità del 26 novembre:

Ricordate come finisce Il corpo delle donne? Donne seminude appese come prosciutti, marchiate sul sedere. E la domanda: «Perché non reagiamo?». Da qualche parte bisognerà pur cominciare. Perché non da un supermercato? I pensieri che seguono, in effetti, sono nati in un ipermercato dell’Unicoop Tirreno (via Laurentina, zona popolare di Roma), dove, ieri, giornata contro la violenza sulle donne, nello spazio biblioteca (sic, spazio lettura, proprio accanto alle casse), Lorella Zanardo, l’autrice di quel documentario cult, teneva l’ultima lezione di un piccolo corso di formazione dedicato al personale. Titolo: «Nuovi occhi per la tv». Con lei (e con il coautore Cesare Cantù), il presidente e il responsabile personale dell’Unicoop Tirreno, la politologa Anna Loretoni e Laura Parlanti, che di mestiere fa il consigliere di fiducia per il codice antimolestie adottato dal dicembre scorso dall’Unicoop. Una direttiva europea prevede che tutte le aziende lo adottino. Dialoghi dal supermercato Prima cassiera (Brigida Calabrese, 28 anni): «Ci vogliono magre, ci vogliono con il seno fatto in un certo modo, con i capelli lucenti, le ragazzine a quattordici anni vogliono fare le veline, io da quando ho visto il documentario Il corpo delle donne seguo il consiglio dell’autrice: guardo la tv come se stessi al circo, funziona, non m’incanta più». Seconda cassiera (Gilda Spinosi, 34 anni): «I clienti vengono e ti dicono: ce l’ha quel prodotto l’ho visto in tv? Da quando ho studiato Il corpo delle donne, ci faccio più caso, se vedo una pubblicità che mi dà

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Il punto di vista delle donne

Vi segnaliamo, tra le risorse in Rete, Kila – Il punto di vista delle donne. E’ un progetto della Regione Piemonte per promuovere la cultura e le politiche di parità tra donne e uomini e per favorire il rapporto delle donne con le istituzioni. Ricco di dati e contenuti, è un sito aggiornato e agile da consultare.…

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