Posts tagged "confronto"

Farsi domande, cercare risposte

Il progetto IL CORPO DELLE DONNE è nato da una donna e due uomini. Credo profondamente nell’essere DUE nel mondo. Credo anche che questo sia un momento storico in cui gli uomini stiano affrontando le difficoltà che possono emergere nell’instaurare relazioni paritarie con le donne. Non c’entra con il femminismo, c’entra solo con il chiedersi cosa vogliamo dalla vita. L’emancipazione femminile continua a fare paura, molti uomini si chiedono cosa vogliano queste “trentenni assatante di carriera e aggressive anche sessualmente”. Stanno provando a trovare un’espressione di sè nel mondo che non sia ne sottomessa ne prevaricatrice, vorrei rispondere. Stanno provando ad esistere senza rinunciare ai figli. Fanno fatica a trovare un equilibrio.

Contemporanemante c’è dell’altro, più difficile da verbalizzare. C’è che da qualche anno le donne hanno un ruolo attivo anche nella sessualità; c’è che gli uomini non si erano mai chiesti per millenni se “quel” loro modo di fare l’amore tenesse conto delle esigenze delle loro compagne, nè le loro compagne erano in grando di conoscere i propri desideri.

E’ poi avvenuto che noi donne abbiamo iniziato a riconoscere la nostra sessualità e… sorpresa! Che energia e che forza si scatenavano! Questa forza fa obbiettivamente paura: è potente e ancora sconosciuta. Nell’essere DUE io donna chiedo a te uomo di riconoscermi e creare insieme il Nostro modo di essere insieme.

Nei miei viaggi in Brasile, nei paesi dell’Est, a Cuba ho sempre incontrato centinaia di ragazzi italiani, peraltro giovani e belli, in cerca di sesso, apparentemente. Mi sono sempre …

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Oggi parte il forum

Il primo gesto rivoluzionario è chiamare le cose con il loro nome”

Rosa Luxemburg

Partono oggi nel pomeriggio i tre forum che vi avevamo annunciato da qualche tempo. Nascono dall’esigenza di dare continuità ad alcuni dibattiti interessanti che rischiavano di perdersi tra i molti commenti che arrivano ad ogni nuovo Post.

Tre i temi:

OCCHIO ALLO SPOT (titolo che era stato proposto dall’amica Giorgia). Affronta il tema della pubblicità e dei programmi televisivi che ledono la dignità femminile e non solo. L’obbiettivo è passare dalla critica all’azione. Quella che vi parrà più efficace e corretta.

DIFFIDARE DI CHI HA PIU’ DI VENT’ANNI!  Uno spazio per le e i ventenni con libere incursioni da parte di tutti noi “altri” interessati a capire e comunicare meglio.

LA QUESTIONE DI GENERE: IL MASCHILE. Offriamo ai molti uomini amici che ci seguono la possibilità di mettersi in discussione, interrogarsi, confrontarsi tra di loro e con noi donne.

Le moderatrici si presenteranno ai partecipanti di ogni forum. Sono benvenuti altri moderatori che vogliano dare il “cambio”.

Speriamo in un confronto vivace e profondo.

Buon lavoro, buona settimana…

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Lettera da Praga

Approdo a Praga, alla Conferenza Mondiale di Donne Professioniste e Dirigenti, esausta, dopo questi mesi di trincea in Italia.

Ormai dobbiamo difenderci giornalmente da una tv indecente, da attacchi miserevoli a come ci vestiamo e al nostro aspetto fisico, da insinuazioni verso una presunta invidia di donne mature verso le veline.

Mai mi ero sentita caduta così in basso, così occupata a preservare il nostro diritto fondamentale ad essere rispettate come persone, come individui.

Fortunatamente da qui, le quotidiane battaglie italiane, ormai divenute un corpo a corpo per non farci usurpare anche i diritti acquisiti da anni, paiono lontane.

Nell’Aula plenaria siedono 600 donne e anche qualche decina di uomini, provenienti da 60 diversi Paesi: donne che scelgono di incontrarsi una volta all’anno per condividere opportunità e problemi e trovare soluzioni comuni.

Donne molto capaci, in grado di innescare cambiamenti, di gestire realtà aziendali importanti, di dirigere con successo organizzazioni internazionali.

I temi sono importanti: la sostenibilità ambientale, gli effetti della globalizzazione sul futuro dei Paesi emergenti, l’utilizzo della tecnologia come strumento di emancipazione nei Paesi in via di sviluppo.

Al panel di discussione a cui sono stata invitata: “Storie e Strategie raccontate da donne in grado di progettare il futuro”, Genevieve Berger racconta con passione di cosa significhi essere la Direttrice Scientifica di di uno dei più importanti centri di Ricerca e Sviluppo di una grande multinazionale, mentre Danica Purg ci affascina sul racconto di come ha costruito la più grande Business School nei Paesi dell’Est, IEDC, affrontando mille …

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La dominazione maschile

Diamo spazio, a partire da oggi, a uomini che ci scrivono. Con cadenza settimanale questo blog sarà a disposizione di interventi maschili: consentiteci di selezionarli sulla base di quanto riteniamo sia di interesse condiviso.

La decisione è frutto di un dato: molti uomini scrivono al blog, altrettanti ci scrivono direttamente. E’ stata una bella sorpresa, che non ci attendevamo, e che ci riempie di speranza: Essere Due nel mondo, come dice Luce Irigaray, rappresenta un gran bel progetto di vita.

Firmati o anonimi non importa: ciò che conta è il dialogo che si è innescato tra noi donne e voi uomini. Prezioso.

“…non è mai venuto meno in me lo stupore di fronte al paradosso della doxa […], il fatto che l’ordine stabilito, con i suoi rapporti di dominio, i suoi diritti e i suoi abusi, i suoi privilegi e le sue ingiustizie, si perpetui in fondo abbastanza facilmente, se si escludono alcuni accidenti storici, e che le condizioni d’esistenza più intollerabili possano spesso apparire accettabili e persino naturali.”

Pierre Bourdieu, La dominazione maschile, 1998

Mentre studiavo filosofia all’università, sul finire degli anni ’90, uscì questo libro del sociologo francese Pierre Bourdieu. Subito lo comprai e iniziai a leggerlo, spinto dall’attrazione per ogni pensiero che mettesse in discussione l’ordine del mondo. Non mi coinvolse e non lo finii. Nonostante la chiarezza dell’argomento e la mia innata avversione per la prepotenza (e i “vincitori” in genere) non poteva coinvolgermi. Perché non avevo compreso il problema e il saggio era …

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Un post solo per donne

Nel documentario IL CORPO DELLE DONNE denunciamo per 25′ l’uso denigratorio e umiliante che la tv perpetua nei confronti del corpo femminile.

Il nostro interesse, il nostro focus è solo ed esclusivamente sulla televisione e l’immagine che delle donne rimanda.

Da parte nostra non c’è alcun interesse ad indagare i comportamenti di qualsivoglia soubrette o velina: a questo fine esistono già svariati settimanali di gossip.

Tutte le volte che ci invitano a proiettare IL CORPO DELLE DONNE, al documentario segue il dibattito.

Tutte le volte che inizia il dibattito, la  mia preoccupazione principale è NON rispondere alle domande sulle motivazioni che spingono le veline a fare le veline, le escort a prostituirsi per ottenere denaro e favori, Cristina a comprarsi due seni di plastica tg 6°, la Gregoraci a farsi dare il microfono in testa da Mammuccari.

Mi sono convinta che molte donne vengano ai dibattiti solo per una ragione: scagliarsi con rabbia contro le summenzionate.

Ad un dibattito a Milano, pubblico chiaramente colto e “di sinistra” (per quello che ormai può voler dire), la maggior parte delle donne era spazientita perché ho dichiarato il mio disinteresse ad occuparmi delle escort del Premier.

Così come ciclicamente ricevo commenti al blog che imputano la “colpa” dell’orrore tv alle ragazze schedine, veline, letterine ecc, facendo diventare un’accusa ad un mezzo potente, cioè la critica che il nostro documentario attua nei confronti della  tv, una lite tra pubblico e la valletta di turno.

Se fosse possibile, ma non lo è, mi piacerebbe che …

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Porno

Quella che segue è la testimonianza di un ragazzo di 24 anni che ci ha scritto un mese fa, firmandosi. Gli ho risposto chiedendo un approfondimento a quanto mi spiegava e l’autorizzazione a pubblicare le sue mail, garantendogli l’anonimato.

gent. Lorella Zanardo,

sono un ragazzo di nome… e volevo complimentarmi per il documentario “Il Corpo delle Donne”. Mi ha colpito tantissimo perchè fino a 1 anno e mezzo fa anch’io ero cascato in questa trappola. In alcune battute credo che abbia centrato il vero e devastante problema: la TV sta diventando pornografia allo stato puro.

Frequentando il sito: “Noallapornodipendenza”, sono riuscito ad uscire da questo schifo (anche se per il 99% degli uomini è normale) e finalmente riesco davvero a capire quanto facciano orrore il tipo di immagini come quelle del suo documentario. Spero che la mia testimonianza le possa essere “utile” e le faccia capire ancor di più quanto lei abbia ragione… gli uomini “sani di mente” non vogliono donne così.

Io ne sto uscendo a testa alta, e ciò mi rende molto fiero di me stesso. 🙂 Grazie di aver dato importanza alla mia mail, non c’è molta gente al mondo pronta a capire; forse perchè, come mostrato dal suo documentario, all’industria fa comodo così. Il tutto inizia in casa, purtroppo da piccolo di notte ho visto mio padre che guardava delle cassette, e quella immagini mi scioccarono abbastanza. Ma non farti trarre in inganno, non è questa la causa principale. Purtroppo iniziarono a

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Le donne che fanno la TV

Ho cercato di immaginare i volti, le espressioni dei dipendenti Rai quando la Bonino ha comunicato loro di voler restare negli studi e di occuparli da “non violenta gandhiana”: alcuni immagino saranno stati contrariati, altri avranno gioito, immagino nascostamente, nel vederla ergersi a difesa di un diritto che loro stessi avrebbero forse voluto tutelare.

Cosa pensano le donne che lavorano in Rai?

Cosa pensano le donne che lavorano in Mediaset?

Mi piacerebbe iniziare un dialogo con loro.

Penso alle autrici di molti programmi di intrattenimento che prevedono l’utilizzo di figure femminili di contorno, le grechine. So che molte figure decisive per la selezione di veline e schedine sono donne. Ho visto tra le decine di ore di tv selezionate, donne presentatrici di potere, rivolgersi senza rispetto a donne vallette più giovani.

Perché succede?

Immagino però anche autrici di programmi interessanti, giornaliste motivate e show girls con esperienza e talento, vivere con imbarazzo e presumo malessere all’interno di aziende che così poco rispetto dimostrano verso di loro e le loro simili.

E cosa pensano i loro colleghi uomini? Che sguardo corre tra di loro e le loro colleghe, quando dal monitor alle 4 del pomeriggio della domenica, osservano una donna matura che infila una ragazza procace sotto una doccia? O quando fanno la regia di una trasmissione alle 7 di sera, e inquadrano insistentemente, seni e cosce?

E noi qui fuori cosa possiamo fare? Di cosa avreste bisogno per iniziare a dire che no… quel pezzo con la ragazza sotto il

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