Nel documentario IL CORPO DELLE DONNE denunciamo per 25′ l’uso denigratorio e umiliante che la tv perpetua nei confronti del corpo femminile.
Il nostro interesse, il nostro focus è solo ed esclusivamente sulla televisione e l’immagine che delle donne rimanda.
Da parte nostra non c’è alcun interesse ad indagare i comportamenti di qualsivoglia soubrette o velina: a questo fine esistono già svariati settimanali di gossip.
Tutte le volte che ci invitano a proiettare IL CORPO DELLE DONNE, al documentario segue il dibattito.
Tutte le volte che inizia il dibattito, la mia preoccupazione principale è NON rispondere alle domande sulle motivazioni che spingono le veline a fare le veline, le escort a prostituirsi per ottenere denaro e favori, Cristina a comprarsi due seni di plastica tg 6°, la Gregoraci a farsi dare il microfono in testa da Mammuccari.
Mi sono convinta che molte donne vengano ai dibattiti solo per una ragione: scagliarsi con rabbia contro le summenzionate.
Ad un dibattito a Milano, pubblico chiaramente colto e “di sinistra” (per quello che ormai può voler dire), la maggior parte delle donne era spazientita perché ho dichiarato il mio disinteresse ad occuparmi delle escort del Premier.
Così come ciclicamente ricevo commenti al blog che imputano la “colpa” dell’orrore tv alle ragazze schedine, veline, letterine ecc, facendo diventare un’accusa ad un mezzo potente, cioè la critica che il nostro documentario attua nei confronti della tv, una lite tra pubblico e la valletta di turno.
Se fosse possibile, ma non lo è, mi piacerebbe che la lettura di questo post fosse concessa solo alle donne, così, per trovare riparo dagli occhi maschili e potere ammettere con comprensione reciproca le nostre debolezze.
Cosa ci tiene ancora attaccate a questa misoginia tra simili? Che cosa accade nella testa di donne mature, colte, sensibili che le porta a scagliarsi contro donne giovani e inconsistenti, ritenute colpevoli di essere figure che umiliano le altre donne?
Dichiara durante un dibattito una nota femminista di cui conosco la fine intelligenza “io voglio esaminare il caso escort e premier poiché mi sento offesa dal comportamento di queste donne”. Perché, chiedo io?
La prostituzione esiste da sempre, ci offendiamo per tutte le prostitute che esistono? Altre donne si offendono e si scagliano contro le ragazze che scambiano sesso in cambio di una posizione in politica. Perché? Gli uomini si offendono per le migliaia di favoritismi a cui assistiamo giornalmente? Per ministri uomini che ricoprono la carica per amicizie, favori, scambi, ecc?
Qual è la differenza? Che le donne in cambio danno il corpo? Allora dovremmo scandalizzarci di tutte le prostitute che da sempre vediamo per strada?
A me non interessa per nulla capire le motivazioni delle veline, della Sig.ra D’Addario, di Flavia Vento e delle altre.
A me interessa capire perché c’è una tv che da spazio a soggetti non interessanti che offrono un’immagine degradante delle donne. Mi interessa capire perché c’è un sistema politico che sceglie le candidate in base alla taglia e non alla competenza.
Contro questo grave malcostume ci battiamo.
Ritengo che questo mio ragionare sia semplice e certo molto condivisibile.
Come mai, chiediamoci tra di noi, al riparo di sguardi maschili che speriamo non leggano, come mai questa rabbia ?
Quando è chiaro che la responsabilità dello sfacelo tv non è da imputarsi ad un centinaio di ragazzotte, immagino incredule di potere avere successo e denaro solo dimenandosi un po’.
E’ la tv e chi la tv la fa e la gestisce ad essere colpevole di dare spazio alla incompetenza e alla volgarità.
Basterebbe cambiare i casting: da domani in tv solo competenti con capacità di entertainment: in un attimo scomparirebbero le decine di subrettine, e si farebbe spazio alla professionalità.
Quindi cosa c’è dietro?
Cosa fa sì che sia tristemente vero che in un’ azienda, se ci sono 100 dirigenti uomini e due dirigenti donne, queste ultime si sentano più in competizione tra di loro che verso gli altri 98 uomini?
Cosa ci portiamo dietro da millenni di sottomissione, quando importante era trovare un uomo, un uomo spesso qualsiasi, che ci scegliesse?
Sentiamo ancora quella competizione tra sorelle?