Tour in Australia

Tour in Australia

Partiamo per il tour delle Università australiane, invitati dall’Istituto di Cultura Italiana di Melbourne a cui va il nostro grazie per l’impeccabile organizzazione.Portiamo sia il progetto “Il Corpo delle Donne” che “Nuovi Occhi per i Media”.

L’Australia, così come gli altri Paesi anglosassoni, ha seguito il nostro lavoro dall’inizio. Ciò che gli amici anglosassoni apprezzano del nostro approccio è l’avere promosso azioni concrete di fronte ad una grave lacuna scolastica: in un Paese dominato dai Media gli studenti e studentesse italiani devono potere essere alfabetizzati all’uso consapevole delle immagini e della comunicazione. Seguiteci nei prossimi giorni: posteremo immagini e resoconti. A settembre riprenderemo il nostro lavoro nelle scuole italiane. Buona estate! Ecco le date del TOUR:

MELBOURNE 12 agosto, mattina, Conferenza Stampa: presentazione de Il Corpo delle Donne e Nuovi Occhi per i Media ai giornalisti australiani 13 agosto, sera, presentazione, Istituto Cultura Italiana 14 agosto, h 14:45, University of Melbourne 15 agosto, h 18:15, University of Melbourne

SYDNEY 18 agosto, h 15, Sydney FILEF 19 agosto, h 11, Sydney University of Sydney 19 agosto, h 15, Sydney University of Technology

BRISBANE 23 agosto, Griffith University…

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Bocca di Rosa

Bocca di Rosa

Le amiche di Un Altro Genere di Comunicazione mi hanno aiutata a comporre questo post cercando le campagne pubblicitarie  che utilizzano la nostra bocca come immagine  indispensabile, parrebbe, per vendere. Qui nella foto ne vedete solo una piccola parte: come sapete la  bocca è forse la nostra parte del corpo più abusata in pubblicità: perchè? Senza giri di parole queste immagini richiamano la pratica della fellatio, sui cui credo che nessuna/o abbia nulla da dire senonché qualsiasi pratica erotica, quando è abusata perde di attrazione, ne viene svilita. Una fellatio può essere un gesto di grande eros. Ma eros è relazione, e in queste immagini di relazione non ce n’è. Come spesso accade nella pubblicità nazionale, si usano simboli sessuali femminili per vendere prodotti che però non presentano alcun legame con la parte del corpo femminile che mostrano. Se devo vendere un costume da bagno, la scelta di mostrare una donna in costume è logica. Ma questo legame si perde in molti prodotti qui mostrati. E poi: gli uomini non mangiano gelati? yogurt? Mai? E siamo certi che non si possano collegare qs prodotti a immagini che rimandino al sapore, alla cremosità ecc ecc? Consideriamo ognuna di queste pubblicità singolarmente. Solo alcune sono volgari e inaccettabili. Le altre però offendono ugualmente perchè producono “l’effetto accumulo“: non  è grave se,  per pubblicizzare un gelato, viene utilizzata l’immagine   di una bocca femminile, ma l’umiliazione che viene provocata  in chi guarda, nell’utilizzare SEMPRE e SOLO bocche femminili per pubblicizzare qualsiasi …

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Si può Fare: Corpi Atletici (senza inquadrare le Mutande)

Si può Fare: Corpi Atletici (senza inquadrare le Mutande)

EUROSPORT : Clip Women’s Sport / Plastiscines « Ooh La La » (International version) from EUROSPORT – STARTEAM on Vimeo.

Eurosport non è un canale di beneficenza. Eppure riesce a produrre un trailer su donne sportive senza mostrare nemmeno una mutanda. Anzi, osservate bene, quando in un’ inquadratura la telecamera inquadra un gruppo di atlete da dietro, il regista non indugia, ma passa all’immagine successiva. Quando Federica Pellegrini tira fuori la lingua, il regista corre veloce su un altra immagine, non come qui da noi che ad ogni boccaccia scherzosa di ragazza, il cameraman indugia rapito da pensieri perennemente masturbatori. Che palle! Che noia! E mollateci almeno quando facciamo sport o mangiamo un gelato!

EVVAI! COSI’ SIAMO! ECCO CORPI FORTI E TENACI che ci assomigliano. ECCO DONNE SPORTIVE che possono essere rappresentate nello sforzo atletico senza inquadrare le loro mutande. E, come si vede, EUROSPORT guadagna lo stesso. Si può fare si può fare. E’ che da noi in Italia, NON SI VUOLE FARE. Ma noi GLIELO FAREMO FARE. 🙂 Oh, VEDRETE VEDRETE CHE CE LA FAREMO. chi la dura la vince. MAI MOLLARE. AVANTI. (Grazie alla lettrice Cristina per la segnalazione)

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Ma questa è l’Italia (non la è la Norvegia): il caso Yamamay

Ma questa è l’Italia (non la è la Norvegia): il caso Yamamay

Qualche giorno fa la nota azienda di lingerie YAMAMAY è uscita con qs campagna pubblicitaria

Annamaria Testa l’ha così commentata

Io ho scritto questo post

Le amiche di Un altro genere di Comunicazione hanno così criticato

Sono d’accordo con l’analisi di Annamaria Testa, il cui blog è di grande utilità per noi tutte.

Ma come attiviste, e qui mi rivolgo in particolare alle amiche di UAGDC ritengo che il nostro principale obbiettivo sia, oltre a quello di analizzare,   di INNALZARE IL LIVELLO di CONSAPEVOLEZZA sul tema degli stereotipi di genere e, in questo caso, sul tema della VIOLENZA DI GENERE. Come scrivo nel mio post, avendo lavorato anni in azienda, so bene che anche le campagne pubblicitarie più etiche hanno come obbiettivo il mantenimento o l’aumento del profitto. Anche campagne come DOVE. Da anni ci battiamo perché le aziende, pur perseguendo il profitto, non ci offendano e ci umilino, come qui:

O qui:

O qui:

E potrei, come sappiamo continuare, purtroppo, con altre centinaia di esempi.

Credo molto al potere educativo. E quindi in questi anni non ci siamo mai stancate di denunciare le campagne pubblicitarie sessiste e al contempo, educare ragazze e ragazzi al corretto utilizzo dei media. Che significa anche comprendere se e come una pubblicità ti offende .

Questo è il PAESE dove i femminicidi avvengono ormai giornalmente, talvolta piu volte al giorno. Ed è al contempo il Paese dove chi avrebbe il dovere di governare bene, NULLA o quasi sta facendo per combattere la violenza …

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Pubblicità gratis a Yamamay

Pubblicità gratis a Yamamay

YAMAMAY, la nota azienda di lingerie, esce con una campagna pubblicitaria contro il FEMMINCIDIO “Ferma il Bastardo”.

Il nostro lavoro serve. Il vostro impegno è utile. Avere protestato, diffuso, reclamato produce effetti dirompenti.  è servito, Avere inoltrato proteste allo IAP è servito, molte volte ci hanno ascoltato e hanno proceduto. Leggo in giro persone che si chiedono se questa di Yamamay è una furbata di marketing o se ” ci credono veramente”. Che importa?

Avendo lavorato anni in azienda garantisco che le ricerche di mercato avranno suggerito a Yamamay che il pubblico femminile sta cambiando, è più consapevole,  e che è dunque vantaggioso trattare il tema della violenza. Questo non impedisce che il management Yamamay  creda, anche da un punto di vista umano e personale, a questa battaglia etica.

Ciò che conta è che la loro campagna arriva anche dove noi non sempre arriviamo. Dalle ragazzine disimpegnate, che non leggono  i blog come i nostri, ma che comperano lingerie. Quindi, grazie Yamamay, vi facciamo volentieri pubblicità gratis 🙂

Se la pubblicità diventa strumento di educazione e innalzamento del livello di consapevolezza, ben venga.

Vi linko un interessante intervento sul tema   di Massimo Guastini, Presidente Art Directors Club, e un altro di Annamaria Testa. Il cambiamento è già  in corso, come già abbiamo più volte sostenuto. 🙂

E se  il mondo della pubblicità sta cambiando, siamo certe che anche la RAI, servizio pubblico, prenderà presto coscienza delle nuove esigenze delle donne italiane.

p.s. in futuro lavoreremo …

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Cosa conosco del maschilismo

Cosa conosco del maschilismo

La prima e più evidente qualità del nuovo libro di Chiara Volpato, Psicosociologia del maschilismo, è l’utilità. Non solo per l’argomento che affronta, il maschilismo nella sua genesi nelle sue forme e nei danni che provoca, ma anche per il modo in cui lo fa. Non è facile trovare saggi scritti da docenti universitarie che siano così volutamente accessibili alla maggior parte del pubblico, senza perdere in alcun modo il valore scientifico e i dati della disciplina in cui si inseriscono. Quella di Chiara Volpato è la psicologia sociale, utile preziosa quando impiegato come lei fa, per spiegare i processi in cui siamo tutti immersi quotidianamente e per contribuire, attraverso la scelta dei temi e del linguaggio, al cambiamento e al miglioramento delle relazioni tra persone. Queste qualità erano già presenti nel lavoro precedente della docente all’Università di Milano Bicocca Deumanizzazione – Come si legittima la violenza, sull’oggettivazione dei corpi e la sua devastante conseguenza per il benessere degli individui: libro preziosissimo per tutti e che noi abbiamo adottato e ampiamente utilizzato all’interno dei corsi e della formazione dei formatori per il progetto Nuovi Occhi per i Media. Psicosociologia del maschilismo è altrettanto prezioso, indagando e rendendo chiaro a chiunque lo legga le costruzioni culturali e sociali che stanno alla base della più infida e diffusa forma di discriminazione tra esseri umani. Le valutazioni sul neosessismo, i paragrafi sul maschilismo nei media e in politica, l’ampia mole di ricerche citate e riassunte e in particolare l’attenzione …

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Il Fare Politica

Il Fare Politica

Quando più di quattro anni fa vidi per la prima volta il documentario di Hugues Le Paige Il Fare Politica fu per me una vera illuminazione, una delle poche che ancora era in grado di regalare il cinema, anche quello documentario. Ciò che quel film mostra è come era possibile, come è possibile, impegnarsi e lavorare nell’interesse comune, per farsi carico degli altri, per coltivare il bene collettivo. Da allora questa frase così densa di significato, “fare politica”, l’abbiamo tenuta come nostra guida per il lavoro svolto con Il Corpo delle Donne e Nuovi Occhi per i Media, come riferimento nei momenti in dovevamo scegliere come procedere, a chi rivolgerci, in che direzione andare. Una frase che assume ancora più valore in questo momento di crisi profonda del nostro paese perché il significato di “fare politica” è difficilmente traducibile in altre lingue (vorrei che qualcuno/a di altra madre lingua o che vive all’estero ci desse riscontro di questo fatto). In quel “fare” sono racchiusi impegno, costruzione, costanza. Sono partito da queste considerazioni per riassumere qui il nostro “fare politica” di questo ultimo anno, che molti e molte hanno accolto, sostenuto, rilanciato. Le decine di incontri con le persone per parlare e progettare insieme, fin dove riusciamo ad arrivare, per costruire rapporti migliori tra i generi. L’educazione ai media per dare strumenti di cittadinanza e consapevolezza ai più giovani: in questo anno scolastico abbiamo raggiunto migliaia di ragazzi/e con i formatori preparati allo scopo in Toscana e Trentino. La …

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