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LA RAI ai CITTADINI, ROMA 23 marzo

LA RAI ai CITTADINI, ROMA 23 marzo

Domani h 17 a Roma partecipo a questo incontro. Aderisco e intanto porto una proposta per INNALZARE IL NUMERO DI DONNE all’interno dell’ente pubblico. Senza un numero sufficente di donne, non c’è cambiamento.

“l’equilibrio fra genere è ormai un principio di diritto positivo, è una realtà non più solo delle molte legislazioni straniere,  ma anche del diritto italiano (si pensi alle norme sugli enti locali, ai vari codici delle pari opportunità, alle leggi europee che ci governano o ci dovrebbero governare, alle quote nei cda ec…). Non crediamo che sia  rivoluzionario, ma semplicemente attuativo di principi che già esistono, dire che è necessaria la presenza massiccia del genere femminile nei vertici rai, ma anche e soprattutto fra gli autori, per garantire la quale appare chiaro che nel nostro paese non si possa che ricorrere al mezzo delle quote.”

La Riforma “La Rai ai Cittadini” da spingere nel prossimo Parlamento

5 punti per garantire un bene pubblico

3 Leggi spinte da MoveOn Italia – Muoviti Italia insieme ai cittadini nel prossimo Parlamento per rendere più libera l’Italia 

Per una tv libera, indipendente e con i cittadini-utenti partecipi nelle decisioni del servizio pubblico Venerdì 23 marzo ore 17,00 – Città dell’Altra Economia, Largo Dino Frisullo, Roma (ex mattatoio – testaccio)

Evento Fb

Hanno finora confermato la loro presenza e la loro adesione:

Tana De Zulueta, Moni Ovadia, Francesca Fornario, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”), Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre “Racconti di …

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Importante Lettura: neurobiologia e condizionamento mediatico

Importante Lettura: neurobiologia e condizionamento mediatico

L’imponente, improvviso aumento delle comunicazioni di massa dei giorni nostri, prima tra tutti la televisione, tende, a mio avviso, ad aumentare pericolosamente il cervello collettivo forse oltre un limite, biologicamente e culturalmente auspicabile. Mangiamo la stessa pappa sensoriale e culturale e sviluppiamo quindi strutture cerebrali simili. L’aumento del cervello collettivo che è causato dai fenomeni di globalizzazione delle comunicazioni ha indubbie conseguenze a livello comportamentale e quindi sociale. In questo fenomeno il neurobiologo intravede indubbi vantaggi, ma anche qualche potenziale pericoloso svantaggio.

Immensamente interessante la lettura che vi propongo per la vostra domenica: Lamberto Maffei, Presidente del’Accademia dei Lincei, grande scienziato neurobiologo, con l’inconsueta e apprezzabilissima capacità di comunicare a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Se questi studi avessero diffusione! Quanto tempo risparmiato per tutte e tutti noi! Vi prego di leggere, anche se vi pare, ma non lo è, un po’ difficile. Se qualcosa non è chiaro, chiedete qui sul blog. Leggete ragazze/i, mi raccomando, può cambiare sostanzialmente il vostro approccio alla vita.

Buona Domenica, avanti avanti! che ce la facciamo!

PER APPROFONDIRE: L.Maffei, “La Libertà di Essere Diversi”, Il Mulino…

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Rap Moralistico?

Rap Moralistico?

Siamo molto preoccupate/i. La nostra corrispondente a Londra ci ha inviato l’articolo della BBC qui a destra: pare che in UK, un morbo moralista di matrice italica, si stia propagando alla velocità della luce. “Fuck italian women moralists!” ha esclamato Cameron preoccupato di non potersi piu sintonizzare di notte su Ciao Darwin, trasmissione cult per gli inglesi radical chic, apprezzatissima dagli intellettuali british, che si ritrovano la sera per rivedere le puntate migliori della nota trasmissione, registrate  durante le lunghe serate estive in Chiantishire.

A  Parigi non va meglio: una vecchia in scarpa bassa ha passato inosservata e indomita  il confine a Mentone: orde di donne in birkenstock con unghie non smaltate  e gonnellone fiorite l’hanno accolta festanti e, come durante un sabba, hanno festeggiato prima di dirigersi verso la capitale passando per la Bourgogne al grido di “Egalitè pour nous et  tant pis pour les hommes!” mentre un numero imprecisato di contadini fuggiva impaurito dalle spaventose erinni con ricrescita. “Putain, les moralistes italiennes!” sembra abbia imprecato Glucksmann, da sempre geloso della condizione privilegiata degli intellettuali italiani liberi di farsi le pippe la sera davanti a la pupa e il secchione mentre lui deve presenziare con la moglie ritoccata ad Apostrophe. Intanto il direttore di Le Monde si affrettava a scrivere un articolo a favore di queste …stronze…..”on sait jamais” pare abbia mormorato. Link qui a lato.

Dall’Alsazia entrare in terra teutonica è stato un gioco da ragazze. Lì il corteo è stato …

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Tu Quoque, Gianni?

Tu Quoque, Gianni?

Come ho ripetuto più volte, il problema non era Berlusconi. O almeno non era solo Berlusconi. L’expremier ha potuto esprimere tutti i peggiori stereotipi verso le donne, perchè l’Italia è un Paese che glielo ha consentito.

IL FATTO Sanremo 2012, il Festival di musica più importante a livello italiano ed anche europeo.

I PERSONAGGI Gianni Morandi, 68 anni. Cantante da sempre. Presentatore. Rocco Papaleo,53 anni Comico attore, Ivana Maratzova, 20 anni, grechina.

DOVE Sulla rete pubblica durante il telegiornale. Al telegiornale dovrebbero essere date le notzie rilevanti della giornata.

Non credo ci sia bisogno di analizzare, i peggio stereotipi sono stati applicati come da manuale: L’anziano presentatore, quasi nonno per Ivana,prima invita la telecamera a riprenderle il corpo, poi  le sposta la giacca per mostrare meglio il seno al pubblico a casa. L’altro presentatore, quasi padre per Ivana, la guarda con occhio seduttore,direi  inquietante;  le chiede un bacio come si fa, purtroppo, anche con le bambine.  Entrambi la trattano da deficiente, umiliandola, oggettivizzandola. La ragazza è straniera, non capisce la lingua e  viene trattata come avesse 2 anni.

Ricordiamo che non ci interessa giudicare le persone ma la RAPPRESENTAZIONE e gli effetti di questa sulle/sugli spettatrici.

Vengono infrante le regole che dovrebbero governare i rapporti intergenerazionali, la stessa modalità che adotta Striscia la Notizia da anni: la generazione degli adulti maschi italiani viene rappresentata come non volesse crescere, incapace di rapportarsi in maniera adulta con ragazzine di quasi 50 anni piu giovani. Ricordiamo che la …

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La favola dell'Auditel è finita?

La favola dell’Auditel è finita?

Il 14 dicembre l’Antitrust ha multato Auditel S.p.A. con una sanzione da 1.800.000 euro per abuso di posizione dominante. Il provvedimento è stato motivato nel dettaglio con 3 abusi che sarebbero stati messi in atto dalla società di rilevazione degli ascolti televisivi, tutti finalizzati a favorire Rai e Mediaset, cioè i suoi due principali azionisti. Ecco come li riporta il comunicato dell’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato):

In particolare Auditel ha: a) ingiustificatamente ostacolato, a partire dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione (analogica, digitale, satellitare e Tv via internet); b) ostacolato, dalla seconda metà del 2008 e fino al mese di gennaio 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce ‘ALTRE DIGITALI TERRESTRI’; c) erroneamente attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi.

Relativamente a quest’ultimo abuso Auditel dovrà comunicare entro tre mesi all’Autorità le misure adottate per la cessazione dell’infrazione. Secondo l’Antitrust, che aveva avviato l’istruttoria alla luce di una denuncia di Sky, le condotte di Auditel hanno avuto un duplice effetto: da un lato hanno limitato fortemente le possibilità di crescita delle emittenti televisive che intendevano attuare strategie di erosione degli ascolti delle emittenti generaliste, anche diversificando le scelte di programmazione in funzione dei diversi comportamenti televisivi degli spettatori; dall’altro hanno protetto i canali delle principali emittenti generaliste

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Riformare l’Auditel

Da quando abbiamo inziato a studiare la TV, subito ci e’ stato chiaro che bisognasse riformare l’Auditel: ne tratto bene nel libro Il Corpo delle Donne. C’e’ una constatazione eclatante: ovunque teniamo dibattiti facciamo una prova:”Di chi e’ l’Auditel? e constato che quasi nessuno sa che l’Auditel appartiene a RAi, Mediaset e tv private e Pubblicitari: controllato e controllori coincidono? mi dicono i ragazzi stupiti. Cosa sia l’auditel e come funzioni pochissimi lo sanno.

Due anni fa volevamo lanciare una Campagna per la Riforma: sarebbe importante in un Paese con un quasi monop[olio televisivo.

Piu volte vi abbiamo comsigliato di leggere i libri di Roberta Gisotti sul tema, grandissima esperta e docente ai nostri corsi NUOVI OCCHI PER LA TV. Ora anche i Media tradizionali se ne accorgono, chissa’ che qualcosa accada.…

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Mizzica Fiorello!

Mizzica Fiorello!

Nello show Il Piu’ grande Spettacolo dopo il week end  Fiorello si fa portatore di un modalità nuova e contemporanea di relazionarsi alle donne.

In generale: Fiorello è un entertainer a tutto tondo: canta, balla, imita, caratterizza, si relaziona a personaggi di alto profilo internazionali con savoir faire. Non abbiamo in Italia un’altra figura a lui paragonabile. Se confrontato con gli attuali conduttori italiani, è un gigante. Solitamente al presentatore si richiede solo di sapere parlare, nessuno o quasi dimostra di sapere fare altro. Ultimamente il ruolo del conduttore si è ancora più svilito da  personaggi di basso profilo che fanno battutacce, sghignazzano e coprono la loro incompetenza con volgarità ridanciane. Fiorello al pubblico a casa suscita simpatia ma comunica anche che per condurre un one man show bisogna avere molto lavorato, comunica anche che lo spettacolo è un business serio che richiede professionalità e che se ti vuoi relazionare a Tony Bennett devi prepararti poichè non basterà fare la gara delle pernacchie. Se riflettiamo su come l’entertainment è stato condotto finora – “che entrino le bocce di Cristina e Francesca” – Fiorello in quattro serate restituisce all’intrattenimento il ruolo che gli spetta cioè di svago che non significa sbracamento.

Però. Qualcuna/o potrebbe obiettare che si’, è tutto vero ma Fiorello non spicca per graffio e satira. Infatti è vero, non è questa la sua cifra, non è questo il suo ruolo. Fiorello è un intrattenitore che non provoca innalzamento di consapevolezza. Non è però servile. E sottolinerei che certe

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