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Nuovi Occhi per i Media da oggi in Trentino

Nuovi Occhi per i Media da oggi in Trentino

Oggi abbiamo presentato a Trento il corso NUOVI OCCHI per i MEDIA per le Scuole Medie Superiori. 64 ore di formazione nelle scorse settimane, diverse/i docenti coinvolte/i, e loro, i giovani formatori e formatrici che andranno nelle scuole a portare strumenti di Educazione ai Media e Cittadinanza Attiva. Dopo la Toscana anche il Trentino diventa Regione Consapevole, fornendo a chi ha oggi 14-18 anni gli strumenti critici necessari per non essere un cittadino passivo nei confronti delle immagini e della comunicazione.Sono disponibili MODULI  di 2/4/6 ore. Se siete un docente interessato/a, potete scrivere anche qui, inoltreremo con piacere le vostre richieste.…

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Alzarsi dal divano

Alzarsi dal divano

Nuovi Occhi per i Media è il nostro nuovo sito, che oltre a parlare dei nostri corsi e delle attività che svolgiamo sul territorio e nelle scuole, offre una serie di materiali liberamente consultabili, in continuo aggiornamento e arricchimento, a chi, docenti adulti ragazzi formatori, vuole approfondire l’educazione ai media di impronta sociale. Siamo anche su Fb e Twitter. Qui sotto proponiamo un breve accenno su alcuni degli elementi utili per una visione consapevole delle immagini, riprendendo qualcuno dei temi tracciati nelle 100 pagine di analisi e approfondimenti contenute nel nostro libro “Senza chiedere il permesso”, ed Feltrinelli. Per “alzarsi dal divano” e non subire passivamente tutto quanto ci viene proposto occorre fare attenzione ad alcuni, semplici, elementi che caratterizzano tutte le immagini, anzi è meglio cominciare a parlare di inquadrature. Perché le immagini della Tv, del cinema, di Internet questo sono: porzioni del mondo ritagliate all’interno di uno schermo. Gli elementi basilari per capire un’inquadratura sono: -il punto di vista: da dove è stata ripresa? dove era fisicamente la telecamera che la ha ripresa? -il rapporto con le inquadrature che precedono e seguono, cioè il montaggio: quanto è veloce? quanto mostra e quanto nasconde? -il rapporto che esiste tra lo scopo che ha nelle intenzioni di chi la produce e il contesto in cui è collocata. Perché non sempre un certo stile è adeguato ad un certo messaggio. Se si riflette su questi elementi, se si cerca di “vederli” mentre le immagini scorrono, o meglio fermando momentaneamente queste …

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Il professore consiglia di "non darla via"

Il professore consiglia di “non darla via”

Il post di Loredana Lipperini di oggi ci offre un ottimo spunto per analizzare con NUOVI OCCHI uno spezzone di tv andato in onda su LA7, nel programma Piazza Pulita del 13 settembre. Si discute del caso Favia (M5Stelle), in studio diversi ospiti tra cui Alessandra Moretti della Direzione Nazionale del PD e il Professore Paolo Becchi docente ordinario di Filosofia del Diritto dell’Università di Genova. A 2 ore 23 minuit e 50 secondi della trasmissione il prof Becchi, che pochi minuti prima aveva sostenuto che il PD è responsabile di aver mandato in rovina un intera generazione, interviene per un ultimo commento. Ecco cosa dice: “Il movimento 5 stelle deve rimanere, per usare una metafora, puro e vergine, come una bella donna. E’ l’unico modo che ha per far capire che è diverso dagli altri: non darla a nessuno.”

Esaminiamo come di consueto.

Dalla postura del docente si denota sicurezza e si può dedurre la sua totale estraneità al movimento per il rispetto dei diritti delle donne: esprime un pensiero sessista e altamente offensivo senza curarsi di eventuali proteste che potrebbero seguire, in totale rilassatezza. Gli altri ospiti e il conduttore non paiono indignati per cio che ha espresso Becchi. L’unica protesta viene dalla sola donna presente, Alessandra Moretti del PD, che si ribella inascoltata. Il pubblico applaude. Dall’analisi di questo frammento di programma si evince il radicato sessismo di molti opinion makers italiani e si evidenzia come il sessismo non dipenda dal livello culturale.

Si nota anche il …

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Su Cosa sta Accadendo: CdA RAI

Carissime e Carissimi,

solo per informarvi su ciò che sta accadendo con la mia candidatura in RAI.

In sintesi:

-Articolo 21 e Move On tempo fa hanno richiamato RAi e Agcom alla trasparenza e hanno chiesto a cittadini/e di inviare i nomi che avrebbero voulto vedere in RAI

-moltissime/i di voi hanno inviato il mio nome come possible candidata, veramente tanti e tante.

-I membri del CdA solitamente sono scelti dai partiti, sarebbe corretto se fossero nomi indipendenti

-Il PDL esprimerà in questi giorni i nomi dei suoi candidati

-Il PD ha dichiarato la volontà di non indicare candidature ma ha chiesto ad alcune Associazioni di esprimersi

-Molte Associazioni stanno discutendo sui nominativi da proporre: entro oggi, pare, decideranno. Giovedi dovrebbero comunicare i nomi prescelti

Ho scelto in questi giorni di tenere il telefono spesso chiuso e di leggere poco i giornali. Ho anche declinato la richiesta di interviste: credo sia inopportuno fare dichiarazioni oggi. Alcuni quotidiani hanno scritto che avrei  il mio cv inviato su molti tavoli: io l’ho inviato solo in Commissione e ad Articolo 21.Prova ne è che pochi/e paiono conoscere il mio profilo professionale, che è pubblicato in homepage e quindi facilmente accessibile. Leggerlo permetterebbe di sapere qualcosa di più oltre a quel poco di cui si scrive.

Sto scrivendo il libro sui ragazzi/e nelle scuole, sui media e su come un Servizio Pubblico potrebbe essere organizzato. So che uno dei nomi papabili è quello di Gherardo Colombo: il suo nome lo leggo spesso nei manifesti …

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Si può Fare, Basta Volere: CdA RAI e la BBC

Si può Fare, Basta Volere: CdA RAI e la BBC

Lo scorso mese la BBC cercava un Direttore Generale: questa l’inserzione che tutte e tutti hanno potuto vedere e a cui molte/i hanno risposto. Funziona così in molti Paesi del Mondo.

Anni fa dopo il Master in Direzione Aziendale, volli entrare in una grande multinazionale straniera e fare una carriera di marketing. Mi fu risposto che non assumevano donne (!) Non mollai. Telefonavo ogni settimana per verificare se avessero cambiato idea. Niente. Erano anni in cui di lavoro ce n’era e io ricevetti diverse proposte. No, volevo entrare nell’azienda inglese perchè volevo fare  una carriera internazionale. Arrivò 2 mesi dopo un Direttore danese e chiese dove fossero le donne. E io venni assunta.

Anni dopo volli lavorare nei Paesi dell’Est, c’era un ‘opportunità attraverso la Comunità Europea: compilai l’application e andai.

FUNZIONA COSI’. Funzionava anche da noi così, do la mia parola d’onore che fino a qualche anno fa era così. Poi è cambiato, ma noi lavoriamo perché anche da noi sia come alla BBC, ci piace.

Ci piace sapere che tutti e tutte hanno le stesse opportunità. Ci piace perchè scelte democratiche mettono in giro cv eccellenti e persone preparate. E anche la competizione si fa più interessante e stimolante. E se vinci, che soddisfazione! E’ frutto della tua fatica perseveranza e preparazione, non del padrino di turno. Come nella competizione sportiva vera.

Come sapete il mio cv è in esame. Oltre al lavoro di documentario, di analisi video e nelle scuole, ho un passato manageriale e so come …

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CdA RAI

CdA RAI

Ieri lunedi è apparsa sul Corriere della Sera e su Ilfattoquotidiano questa notizia.

Le amiche/i stanno diffondendo #zanardoinrai  grazie!

Mi dicono che sia ad Articolo 21 che in Commissione di Vigilanza sono arrivati numerose mail a sostenere la mia candidatura. Grazie. Veramente grazie. Molte persone che scrivono sul blog ma anche insegnanti, studenti e studentesse che mi hanno conosciuto. Grazie di fidarvi. Non sappiamo cosa accadrà, se la Commissione di Vigilanza potrà agire in autonomia. Sono giornate difficili. I partiti stentano a capire ciò che è evidente: per riacquistare la fiducia delle elettrici e degli elettori bisognerà smettere di agire il potere della casta. In questo caso sarebbe significativo se PD e PDL mollassero la presa dal CdA RAi. Lo faranno? vedremo. A noi qui interessa il segnale che siete/ siamo stati in grado di inviare: tutto attraverso la rete. Non è poco. Il mondo si cambia, mai avuto dubbi. Ammetto che oggi e qui sia difficile. Ultimamente  avete avvertito la mia stanchezza alcune mie perplessità: mi avete scritto riportandomi  sulla via. Grazie anche di questo.

Lorella ma non volevi fare politica? O hai capito che in Cda Rai non entrerai perchè il potere marcio è troppo più grande di te e pensi di non poterlo combattere? Non capisco davvero che senso abbia dirci “guidate voi, io faccio da ponte” ad una generazione talmente smarrita e sottomessa al sistema a cui tra qualche hanno, se lasciati ancora così soli, toccherà imbracciare i fucili o rassegnarsi a morire di

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L'Ordine dei Giornalisti che ci fa Vergognare

L’Ordine dei Giornalisti che ci fa Vergognare

Ho letto con timore l’articolo di Arianna Ciccone sul video mandato in onda da Mediaset tgcom 24. Speravo che Arianna esagerasse, che non fosse così, che avesse usato toni troppo accesi. Arianna denuncia accorata l’uso inutile di video e foto riguardante Melissa Bassi durante un tg. Come sapete alcuni giornalisti hanno saccheggiato FB per utilizzare immagini a scopo informativo, dicono loro. Purtroppo ho voluto guardare il video. Non avrei dovuto. Nel video c’è una piccola Melissa il giorno della Comunione. Prima del video, prima di questo video, c’è la pubblicità di un auto. So come  funziona: ” dai, piazza i 15 secondi dell’auto, che il video della ragazza morta tira un casino, un pacco di contatti ci facciamo, e vai!”

Ieri volevo urlare. Ho una figlia poco più piccola di Melissa e ieri mi sono augurata con tutto il cuore che mai i genitori di Melissa sappiano cosa sta accadendo con le immagini della loro piccolina. Mai. Che li si protegga. La tentata vendita dell’auto e subito dopo arriva l’inquadratura della navata della Chiesa e la bambina che avanza.

Per sbaglio, giorni fa ad un convegno mi hanno presentato come giornalista. Ho gridato un “NO!” senza rendermene nemmeno conto. Mi hanno guardato stupiti/e. No, non sono giornalista e non vorrei esserlo. Conosco e stimo con tutto il mio cuore meravigliosi giornalisti che danno la vita per far conoscere la verità e a questi uomini e donne diamo tutto il nostro supporto e stima. Ma si devono liberare dalla vergogna …

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