Mass media e pubblicità

La RAI ai Cittadini

Vi prego di leggere. Noi abbiamo aderito e siamo tra i firmatari dell’appello. La RAI è il nostro Servizio Pubblico che di PUBBLICO NON HA PIU NULLA. Opponiamoci, lottiamo strenuamente, non permettiamo che questa vegogna passi sotto silenzio. 1 mese fa la BBC ha pubblicato sul suo sito la ricerca del Direttore Generale! Il CdA RAI è scaduto da tempo cosi come AGCom e non si sa nulla sui nomi papabili. Un Commissario ONU ha chiesto trasparenza all’On.Monti. Vi prego di vigilare. La Democrazia va salvaguardata. E’ inutile lamentarci da settembre dei programmi miserabili che trasmetterà la RAI: facciamoci sentire ora.

Si terrà oggi giovedì 31 maggio la conferenza stampa “La Rai ai cittadini”, promossa da MoveOn Italia, durante la quale verranno illustrati i 5 punti per garantire che il servizio pubblico torni ad essere tale. All’interno il testo dell’appello indirizzato a Governo e Parlamento. di MoveOn Italia Egregio Presidente del Consiglio Mario Monti ed onorevoli parlamentari,

impegnati da mesi nel progetto La Rai ai Cittadini, siamo qui per proclamare – all’interno del più importante luogo della politica, il Parlamento – il nostro appello di intervento immediato su quella che riteniamo, a pieno titolo, tra le emergenze prioritarie ed urgenti per la vita civile del paese: l’attuazione di condizioni di normalità nel servizio pubblico televisivo, attraverso nuove e democratiche regole di governo e gestione della RAI, insieme ad adeguati interventi normativi ai fini di ripristino della legalità, rispetto al grave e irrisolto problema del “conflitto di interessi” da …

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Il Quinto Stato Siamo Noi

Il Quinto Stato Siamo Noi

Domani lunedì 28 presentiamo  il libro di Ileana Alesso “Il Quinto Stato” al Tribunale di Milano, h 14. Vi aspetto. Qui di seguito la mia recensione

IL  QUINTO STATO  SIAMO NOI

“Me le immagino incredule, con quelle espressioni fisse e immutabili che mostrano nelle foto color seppia prese nelle filande e nelle fabbriche dell’epoca, così come erano incredule e raggianti, nei cinegiornali d’epoca quelle donne che per la prima volta si recavano alle urne nel giugno del 1946”

Inizia così “Il Quinto Stato” come un romanzo avvincente che racconta di noi donne italiane lungo l’arco temporale che va dalla  fine dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri. Ileana Alesso ne è  l’autrice e  riesce nel difficile compito di  raccontare con perizia e competenza la storia delle donne dal punto di vista legislativo facendo spesso  dimenticare a noi lettori e lettrici la sua professione di stimata e nota avvocata: ché da una professionista del diritto non ci aspetteremmo  la delicatezza nel tratteggiare situazioni, nel riproporre episodi , nel raccontare la vita e il lavoro delle donne,  accompagnando quasi per mano il lettore e la lettrice lungo un percorso  più che centenario. E’ un libro d’amore questo.  Uno di quei testi in cui riconosci la passione che muove quelle poche caparbie e dedite persone che riescono a trasformare la propria vita in una appassionata avventura  tesa al raggiungimento di un obbiettivo  che poco o tanto, servirà a migliorare il mondo.

E’ del 1902 la presentazione del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo …

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Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Chi di voi vota in questi giorni, Genova, Palermo, Piacenza Parma ma anche tantissimi piccoli comuni, condividerà con me che c’è da morire dal ridere. O anche dal piangere. Per più di 10 anni della mia vita mi sono occupata di pubblicità per una grande multinazionale, so dunque riconoscere una pubblicità ben fatta ma ancor più, che funziona. Chi sono i/le responsabili di queste misere campagne pubblicitarie? Perchè buttare i soldi così? Perchè non rivolgersi ad agenzie serie e giovani e spesso low cost, che sappiano tradurre con immagini e testo, un importante messaggio politico? Quindi oggi è il momento di leggere SPOT POLITIK, di Giovanna Cosenza, che insegna semiotica, quindi il linguaggio dei segni, all’Università di Bologna. Mai manuale fu più utile in qs momento. Cosenza esamina le pubblicità dei politici negli ultimi anni e con piglio anglosassone, coiè pragmatico e concreto, spiega dove sta l’errore e come si potrebbe far meglio. Lo fa anche con la poverella campagna del PD a Caracalla, ricordate? una gonnellina svolazzante su una coscettina snella, il tutto chiaramente senza mostrare la faccia della proprietaria della coscettina. Il problema non erano 20 cm di corpo scoperto, ma avere interpretato il risveglio delle donne in modo così irrimediabilmente povero.

Se mi candidassi, chiamerei subito Cosenza a consigliarmi. Ci auguriamo che alle prossime elezioni politiche lo facciano molti responsabili della comunicazione dei partiti. In Stazione Centrale a Milano, campeggiano manifesti enormi, enormi veramente, da cui campeggia una melanconica Stefania Craxi con uno sciarpone che le …

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L'Inghilterra non è sulla Luna

L’Inghilterra non è sulla Luna

L’Inghilterra non è sulla luna, al contrario è molto vicina.

Come ho spesso scritto, ciò che accade in Paesi vicini a noi, può essere preso ad esempio e applicato anche qui. Notizia di ora: Rupert Murdoch, il magnate australiano proprietario di Sky, che era stato accusato tempo fa di avere permesso che i giornalsiti del suo gruppo spiassero famosi personaggi dello spettacolo invadendone la privacy, è stato oggi ritenuto inadatto a guidare un grande gruppo industriale, dalla speciale Commissione del Parlamento Britannico. Dunque, SI PUO’ FARE. L’HANNO FATTO LORO, FACCIAMOLO ANCHE NOI.

Altra notizia: Il Cda della Rai è scaduto e va rinnovato così come l’AgCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Domani alcune associazioni tra cui Vogliamo Trasparenza e Move ON porteranno candidature trasparenti alla Camera. Qui potete inviare la  vostra scelta di  persone che ci rappresentino in RAIe  si facciano fautori e fautrici del cambimento che auspichiamo: redazione@articolo21.info

Un servizio Pubblico Democratico che rispetti le donne e gli uomini, che non li deumanizzi, che chieda agli autori/trici di sviluppare trasmissioni di entertaimment e divulgative ed educative: si può fare, la BBC lo fa già. Facciamolo anche noi. La TV è un agente di socializzazione potente nell’età formativa e non solo: chiediamo che svolga il ruolo che le spetta in un Paese democratico.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/02/caso-agcom-paura-della-trasparenza/215676/

P.S. A giorni notizie su cosa fare dopo l’appello contro il femminicidio.

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Io non Piango

Io non Piango

Io non ho pianto. Come dice la mia amica Anna “piangere? dovrei poi asciugarmi le lacrime e non ho tempo di cercare il fazzoletto”. Letto il post di Giovanna Cosenza e anche quello di Loredana Lipperini sullo spot Procter e le mamme.

In breve si racconta in 2 mn di come le mamme di tutto il mondo con la loro dedizione, abnegazione, fatica eccetera eccetera, conducano figli e figlie a vincere anche nello sport: riuscire, farcela. “Il lavoro delle mamme: il lavoro più bello del mondo”.

Che il lavoro di madre sia il più bello del mondo, sono d’accordo. Ma è un’opinione personale e so per certo non condivisa da tutte. Far crescere attraverso migliaia di piccoli gesti tutti i giorni, gesti piccoli talvolta aparentemente inutili, gesti faticosi e talvolta noiosi, gesti importanti e tutti, tutti questi gesti sai nel profondo del tuo cuore che comunque servono, lo e la faranno divenire adulta e adulto.

Per 6 anni ho accompagnato mio figlio a violino, da quando aveva 5 anni: il maestro voleva che stessi lì durante la lezione. Il violino non è il   pianoforte che già dopo poche lezioni ti permette di emettere suoni gradevoli. Anni di stridori :-), dita che non stavano al loro posto, lui che ci teneva però motissimo. Io che uscivo dal lavoro di corsa, correvo all’asilo o più avanti negli anni a scuola, lo caricavo sulla bici, quando pioveva no! che è pericoloso, la 94 che non arrivava, lui che aveva freddo e i guantini …

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La Tv è Vita? Voci dal Carcere

La Tv è Vita? Voci dal Carcere

Sì, la tv è vita”, e intanto guardano dritti in camera i detenuti del carcere di Viterbo e io ho un brivido di malessere leggendo nei sottotitoli l’enorme quantità di ore che questi uomini trascorrono davanti allo schermo. Per loro, molti bambini e bambine, per moltissimi anziani e anziane, la TV è un surrogato di vita. “Non mi piace sempre quello che passa in tv, però sono sola e mi fa compagnia” mi ripetono le molte e i molti anziani che incontriamo ai dibattiti in giro per l’Italia. “La mamma lavora, io accendo la tv anche quando faccio i compiti e mi fa compagnia” ci dicono i moltissimi ragazzini/e che incontriamo nelle scuole. Giovedi scorso abbiamo presentato il nostro documentario Il Corpo delle Donne all’Università della Tuscia a Viterbo. Giornata interessante e viva: che ricaduta hanno le immagini per i ragazzi e le ragazze nell’età evolutiva? Alcune studentesse e uno studente e sotto la supervisione del prof. Giovanni Fiorentino, hanno presentato questo video: 15 minuti di testimonianze su come la tv sia ponte verso la vita per migliaia di persone in Italia. Proprio per questa sua funzione fondamentale, propio perchè la tv per moltissime persone rappresenta l’unico strumento  di socializzazione, e badate che molte dichiarazioni sono simili in modo stupefacente a quelle di bambini/e e anziane/i, diventa fondamentale chiedere una tv che svolga un ruolo educativo e intrattenitivo, una programmazione che non dimentichi di svolgere un ruolo fondamentale di arricchimento e di crescita all’interno di un sistema democratico, …

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Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Oggi potete  ascoltare Lorella Zanardo su questo tema,  anche alla  radio: dalle 12 alle 13 su Radio Capital . all’interno di Capital in the World. Qui la pagina fb del programma.

Questa è la pubblicità dei grandi magazzini inglesi Harvey Nichols:

Racconta di una Walk of Shame: si chiama così in inglese la camminata della vergogna. Si riferisce a quando una ragazza rientra al mattino dopo una nottata fuori con un partner; logicamente è abbigliata ancora da sera. Il video è stato al centro di una enorme polemica e di una denuncia da parte delle donne inglesi. ASA – Advertising Standard Authority, il nostro IAP, che ha analizzato il caso ha però assolto Harvey Nichols, perchè “lo spot è ironico”.

Vediamo insieme:

-Le ragazze coinvolte hanno tutte uno sguardo tra il triste e l’imbarazzato: perchè? Riflettiamo se dopo una notte fuori, di amore o di sesso o di allegria, si debba avere un viso così sofferente, non giustificato da un semplice imbarazzo.

-Walk of Shame: qui sul blog abbiamo spesso riflettuto sul linguaggio E’ giusto che per definire una notte fuori venga utlizzato il termine vergogna? Vergogna di cosa? Perchè non modernizzare il linguaggio e trovare un sostantivo più adatto? Walk of Lust?

-Le ragazze sono tutte sovrappeso: perchè?

La ragazza finale è magra ed è l’unica sorridente, domandarsi: perchè? Ipotizzare che sia perchè è l’unica vestita con gli abiti Harvey Nichols. Chiedersi se è giusto legare la sicurezza …

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