Corpo e corpi
Del Preservativo e del suo Facile e Opportuno Utilizzo

Del Preservativo e del suo Facile e Opportuno Utilizzo

La PILLOLA ANTICONCEZIONALE è stata una grandissima scoperta che ha certamente cambiato in meglio la vita di molte donne: da quel momento abbiamo potuto evitare gravidanze non desiderate che ci distruggevano la vita. Con ciò intendo in particolar modo che per secoli le donne “dovevano” accettare di subire rapporti che le avrebbero portate a gravidanze numerose, talvolta pericolose, spesso con il terrore di non avere di che sfamare la nuova creatura – a questo proposito vi riconsiglio la lettura de L’Anello Forte di Nuto Revelli. Veri e propri stupri tra le mura domestiche e figli tirati su nella disperazione.

Sin da quando ero ragazzina mi sono chiesta perchè la scoperta della PILLOLA non abbia viaggiato di pari passo con una diffusa, sostanziale, capillare EDUCAZIONE SESSUALE ai maschi oltre che alle femmine nelle scuole, che insegnasse, tra l’altro, l’uso del preservativo. E’ un argomento quanto mai attuale: se vi fate un giro nei blog delle ragazzine e ragazzini scoprirete quanta ignoranza e disinformazione ci sia su questo tema oltre che a una sostanziale VERGOGNA da parte dei ragazzini ad acquistare i preservativi. Nell’epoca di internet, quando in due click anche un bambino può vedere rapporti sessuali di ogni tipo e natura, la profonda disinformazione su cosa sia e cosa rappresenti l’atto sessuale conduce a dei comportamenti tra i giovani che paiono ottocenteschi.

Molte donne non amamo la pillola e spesso a ragione: gli effetti collaterali sono stati pesanti negli anni e solo ultimamente, riducendo il carico ormonale, la pillola riesce ad …

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Eternamente Complicate

Eternamente Complicate

Leggo che Francesca Sanzo, creatrice e presidenta di Donnepensanti si è dimessa e lascia il blog da lei creato. Tutte sapete della dolorosa assemblea UDI di Bologna dove l’associazione si è spaccata, Pina Nuzzo ne è uscita e si attende cosa porterà il futuro. Un abbraccio ad entrambe, amiche e donne fortissime. Ogni giorno l’associazionismo femminile pare un bollettino di guerra, donne che se ne vanno, associazioni che si rompono e che si ricostituiscono, incomprensioni dolorose,talvolta  invidie e gelosie.

Per me è stata una scoperta, abituata al mondo maschile delle aziende, dove tutto è più duro ma anche spesso molto più diretto: gli uomini si sa, sono molto meno complicati, possiamo dire più semplici? Negli ultimi tre anni ho assistito al crearsi e disfarsi di un numero incredibile di associazioni, e ho sentitito mille opinioni sempre contrastanti su di una o sull’altra donna. Tutte sappiamo che ci sono storiche associazioni femministe che non si mettono in relazione da anni, pur stando nella stessa città, pur andando, mi pare, nella stessa direzione. Bella non è questa rivalità infinita tra donne. Lo diciamo tutte, e ci imbarazza tutte. Poi, dato che il potere ci interessa ma fino ad un certo punto, è comune vedere le donne stremate da liti e musi infiniti con le compagne di associazione, mollare tutto e andarsene. C’è il privato che è la nostra salvezza e anche la nostra trappola: il privato ci accoglie e ci toglie dal pubblico, con tutto ciò che significa. Spesso la rivalità …

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Il Giovane Corpo di Aliia

Il Giovane Corpo di Aliia

Aliia Magda Elmahdy ha 20 anni è egiziana, atea e blogger. Sul suo blog ha recentemente postato delle foto che la ritraggono nuda “il suo grido contro una società violenta, razzista, di prevaricazione sessuale e ipocrita”. La sua ribellione è coraggiosa e va supportata in un momento in cui in Egitto gli Islamisti stanno cercando di impossessarsi del potere. “Corpo delle donne che da origine al caos che è causa di corruzione, quindi corpo che va tenuto coperto.” Così il pensiero dominante.  In Egitto l’infibulazione è pratica diffusissima. Ricevo queste notizie dall’amica attivista Maryam Namazie. Proteggiamo Aliia. Stiamole vicine. Che nessun male le venga fatto. Mi raccomando all’erta.

Pensate che forza comunica il suo giovane corpo nudo e imbrigliato! Come comunica! Decido di mettervi qui il link alle foto di Aliia ma di non pubblicarle in homepage. Il nudo del suo giovane corpo ha un effetto di denunica dirompente in Egitto dove i corpi sono  per lo più  nascosti, ma da noi sarebbe l’ennesimo nudo usa e getta. E non è questa l’intenzione di Aliia.

http://freethoughtblogs.com

 

leggete anche LETTERA DA SYDNEY qui a destra

Scultura di Anna Santinello “Senza titolo” 1994 Filo di ferro intrecciato cm. 100 x 390 x 170

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Quel che Pensate non è Vero!

Quel che Pensate non è Vero!

Questa foto mi arriva via mail e si sta diffondendo anche all’estero

La prima cosa che notiamo è che le donne raffigurate in alto sono mature mentre le donne raffigurate in basso sono giovani e avvenenenti.

L’attenzione si sposta poi su ciò che è scritto sotto la foto: dalla lettura  emerge che le prime in alto hanno curricula prestigiosi. Le donne raffigurate in basso non hanno curricula prestigiosi.

QUINDI: La prima cosa che molti e molte deducono è che le donne mature e anziane hanno profesionalità e spessore. Le giovani no.

Come sappiamo la realtà non è questa. L’Italia pullula di giovani donne preparatissime . Però il Governo precedente ci lascia questa eredità. Avendo privilegiato sì le giovani donne, ma spesso premiando l’avvenenza e non la competenza, quello che rischiamo oggi è che le ragazze si trovino a dovere combattere l’ennesimo stereotipo. Quindi denunciamo  pubblicamente e con forza ogni rappresentazione che ci immobilizza.  Libere dagli stereotipi. Fuori dall’ennesima gabbia. Mizzica ma quanta paura facciamo se ogni giorno tentano di infilarci in una gabbia nuova?ANcora dobbiamo ripetere che possiamo essere giovani e avveneenti e con tacco, cicciotte e coltissime, anziane e tigri, vecchissime e eroticissime, giovanissime e preparatissime? Per gli uomini funziona da millenni. Vi immaginate se John Elkann a capo della Fiat a 22 anni con un faccino imberbe si fosse chiamato Giovanna Agnelli? Dovremmo riflettere più profondamente. Se facciamo così paura significa che  abbiamo più potere, potere profondo intendo, di quello di cui noi stesse siamo consapevoli. Mmmmmmhhh  riflettiamo.…

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Lettera a una Bambina mai Nata

Lettera a una Bambina mai Nata

Alcuni anni fa feci un viaggio in Rajasthan. Lessi nell’edizione inglese del quotidiano locale che l’apparecchiatura per l’ecografia recentemente introdotta in alcuni ospedali, era particolarmente apprezzata dalle famiglie indiane perchè permetteva l’aborto selettivo: se infatti il feto fosse stato femmina, si poteva decidere di interrompere la gravidanza.

Nella democrazia più popolata del mondo, con una economia in pieno sviluppo ma ancora pieno di contraddizioni, molte donne hanno accesso agli studi e si iscrivono all’Università ma resta viva una mentalità arcaica e mostruosa che fa percepire la nascita di una figlia femmina come una iattura: bisognerà crescerla, pagarle una dote costosissima, insomma un peso enorme per una famiglia. Ricordo che mi sentii quasi male nel leggere la notizia, non riuscii più a godermi il viaggio e passai il tempo a scrutare i volti delle bimbe che incontravo per cercare di comprendere se vivessero una emarginazione evidente.

Ora leggo su vari quotidiani che 500 bambine mancano all’appello qui in Italia. Pare che famiglie di stranieri qui residenti, utilizzino l’ecografia per l’aborto selettivo, così come in India. 5oo bambine mai nate in Italia, ottava potenza economica mondiale. http://www.infooggi.it

CI riguarda tutte, lo sapete vero? Non è un problema da emarginati. Noi donne siamo ancora ritenute un fardello. Non conta pensare che no, nella nostra famiglia no, nel nostro contesto non accade. E’ come per la pubblicità lesiva dellea nostra immagine: non siamo noi a culo in aria nelle affissioni, ma QUELLE IMMAGINI, cambiano radicalmente l’immaginario intorno al  femminile, che riguarda quindi anche …

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Cervellli al Naturale e Tacco 12

Cervellli al Naturale e Tacco 12

Femminismo a Sud ha postato questo interessante articolo giorni fa dove si rivendica il diritto a non dovere comparire per forza “femminili”, quale risposta alla critica che molte donne ed anche alcune che avevano partecipato al Fem Camp di Torino, muovono alle “compagne” che spesso, a loro dire, appaiono sciatte. Francesca Rigotti si spinge ancora piu in là in un articolo su L’Unità dove addirittura pare sostenere che le donne impegnate hanno quasi sempre come condizione necessaria la trasandatezza. Il tema veniva ripreso da Lipperatura. Dall’inizio di questa avventura ho sempre trovato idiota, scusate è un termine forte, ma veramente idiota chi giudica dallo smalto e in ugual misura chi denigra chi lo smalto non lo stende perfettamente tutte le mattine. In questo gli uomini sono più abili. Guardate Marchionne: si è presentato ad acquistare la Chrysler in pulloverino. Ma ha i cosiddetti e nessuno ha niente da ridire. Conosco manager sciattoni e brillanti, damerini insulsi e incapaci e dandy gran uomini d’affari.

Chissenefrega.

Io vado sempre col tacco, mi piace, mi ci sento bene. Se cammino in montagna metto gli scarponi. Punto. La mia amica Giovanna ha i capelli bianchi, non se li tinge, non si trucca e si va bene così. Siamo amiche da 20 anni e nessuna ha mai dato importanza a quello che  l’altra indossa. Libertà, libertà. Come si fa a chiedere agli uomini, al Paese, di valorizzare le nostre differenze se non le sappiamo valorizzare nemmeno noi? Incapaci di guardare cosa c’è sotto un …

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Maschi

Maschi

Che vuoto hai lasciato.

Baratro, abisso furioso

In cui  mi hai immersa, dove nemmeno mi dibatto,

Sto.

Cerco, con orrenda fatica, il mio metodo, il mio rigore

La mia capacità di analisi che  venga in mio soccorso.

Schemi che mi proteggano, regole che mi indirizzino,

Teorie che dominino l’ansia

che mi paralizza.

Eri la mia anestesia, il prozac di giorni allineati,

all’apparire del primo vuoto di ossigeno,

la tua presenza mi allontanava dalle domande che premevano,

dal significato che non riesco più a trovare.

Mille pomeriggi invernali di corsa per vedermi un attimo,

nascosto dietro un angolo, sempre quello,

ad aspettarmi per correre in un rifugio che ti consentisse,

di guardarmi e regalarmi la forza per continuare.

Pomeriggi in cui sono diventata bella, bellissima,  voluta, amata.

Ore da cui riemergevo  forte, pronta al mondo armata del tuo amore.

Oh di questo sì, devo esserti grata,

di questo immenso regalo, di non avere preteso nulla durante il cammino.

Di questo muto donare di cui a lungo mi sono cibata.

Finalmente avevo vent’anni!

La vita è sottile, le cosce si sono fatte miracolosamente più snelle,

mi riveli tu sensuale nei gesti,

audace nelle richieste.

Mi mostro, mi scopro

Nessun lenzuolo mi nasconde

Sono.

Mangio il tuo sesso vogliosa e forte del mio potere.

Non è il mio sapere che vuoi?

Mi addentro e come! nei meandri segreti del tuo pensare

Parlo, ma non è la mia voce che ascolti.

Ho una schiena bella? Dici.

E sì  percorrila, e là ti accolgo.

“Quanti

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