La PILLOLA ANTICONCEZIONALE è stata una grandissima scoperta che ha certamente cambiato in meglio la vita di molte donne: da quel momento abbiamo potuto evitare gravidanze non desiderate che ci distruggevano la vita. Con ciò intendo in particolar modo che per secoli le donne “dovevano” accettare di subire rapporti che le avrebbero portate a gravidanze numerose, talvolta pericolose, spesso con il terrore di non avere di che sfamare la nuova creatura – a questo proposito vi riconsiglio la lettura de L’Anello Forte di Nuto Revelli. Veri e propri stupri tra le mura domestiche e figli tirati su nella disperazione.
Sin da quando ero ragazzina mi sono chiesta perchè la scoperta della PILLOLA non abbia viaggiato di pari passo con una diffusa, sostanziale, capillare EDUCAZIONE SESSUALE ai maschi oltre che alle femmine nelle scuole, che insegnasse, tra l’altro, l’uso del preservativo. E’ un argomento quanto mai attuale: se vi fate un giro nei blog delle ragazzine e ragazzini scoprirete quanta ignoranza e disinformazione ci sia su questo tema oltre che a una sostanziale VERGOGNA da parte dei ragazzini ad acquistare i preservativi. Nell’epoca di internet, quando in due click anche un bambino può vedere rapporti sessuali di ogni tipo e natura, la profonda disinformazione su cosa sia e cosa rappresenti l’atto sessuale conduce a dei comportamenti tra i giovani che paiono ottocenteschi.
Molte donne non amamo la pillola e spesso a ragione: gli effetti collaterali sono stati pesanti negli anni e solo ultimamente, riducendo il carico ormonale, la pillola riesce ad essere più tollerata. Ciò nonostante non è gradevole dovere impasticcarsi tutta la vita. Di questo, dell’obbligo di stare sotto farmaco vita natural durante, per potersi permettere una vita sessuale soddisfacente, si è parlato poco.
Emancipazione sessuale per le donne ha spesso significato assunzione della pillola anticoncezionale. Io mi sono sempre chiesta se emancipazione non dovesse anche volere dire incontrare un partner che senza imbarazzo, con scioltezza, senza interrompere il flusso delle effusioni e dell’eccitazione, riuscisse a prendere il preservativo da una tasca, lo aprisse, lo srotolasse, e ti concedesse un rapporto sicuro, appassionato, senza che il rischio e la prevenione fosse sempre e comunque sulle spalle delle donne.
Il preservativo toglie spontaneità? Dipende. Se il ragazzo non ha imbarazzi e ha avuto una buona educazione alla relazione, tutto avviene senza intoppi. Alcune/i sentono il fastidio di “qualcosa di estraneo” tra i due corpi. Mah, non sempre, ce ne sono di spessore infinetesimale. Comunque lascerei a tutte/i la possibilità di scegliere. Scegliere appunto. Per anni non c’è stata scelta: ogni donna e verifico oggi anche ogni ragazza, sa che l’uso del preservativo è spesso un optional per i ragazzi. Insisto: PERCHE’ DI PARI PASSO CON LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE NON E’ STATA PROPOSTA L’EDUCAZIONE SESSUALE A MASCHI E FEMMINE?
Dato che così non è stato, spesso ho pensato alla pillola come obbligo, non come scelta. Se IO NON VOGLIO RIMANERE INCINTA, IO DEVO PRENDERE LA PILLOLA. C’è poca emancipazione in una situazione dove una delle due parti si assume l’onore di ricorrere ad un farmaco, si ricorda di prenderlo tutte le sere, si fa gli esami del sangue ogni anno per verificare effetti secondari, va dal ginecologo perchè ha dei nodulini al seno e potrebbe esserci una correlazione… Questo procedere porta spesso a provare rancore nei confronti dell’uomo.
Basterebbe, come dicevo, una sana educazione sessuale.
Da qualche tempo noto che amici, padri di maschi, consigliano l’uso del preservativo al proprio giovane figlio. Ottimo penso. Chiacchero e scopro che spesso il consiglio viene dato per proteggere il ragazzo dalle malattie sessuali. Ottimo ripenso. Mi sarebbe però piaciuto anche che il consiglio venisse dato con la stessa solerzia, con la motivazione di proteggere la fidanzata del figliolo da gravidanze indesiderate. Ecco, insegnare il rispetto della partner. Amorevolmente.
Da pochissimi anni il Ministero della Salute consiglia vivamente di vaccinare le bambine dagli 11 ai 13 per prevenire il PAPILLOMA VIRUS.
Su questa vaccinazione in massa delle ragazzine italiane, di cui si parla pochissimo – giornaliste sarebbe interessante una vostra indagine aggiornata – sono sorti molti dubbi. Ci si è chiesti perchè intervenire su bambine che ancora non hanno avuto rapporti sessuali quando pare che gli effetti del vaccino non siano sicuri dopo 5 anni dalla sua somministrazione. Non sono ancora del tutto chiari gli effetti collaterali.
“Se le mamme volessero sapere quanto dura l’immunità, e se fra qualche anno si dovrà fare un richiamo o se l’essersi vaccinati non porrà altri problemi più avanti, e se le bambine che si vaccinano oggi saranno davvero protette dal tumore, si dovrebbe ammettere molto candidamente che per nessuna di queste domande c’è risposta” (Dr. G. Remuzzi immunologo).
Va ricordato comunque che i vaccini sono un business milionario e che interessi economici importanti ci obbligano ad agire la cittadinanza attiva cioè riflettere ed informarci se sia giusto vaccinarsi; il fatto che sia un’ istituazione a proporcelo non ne garantisce la validità.
Ma indipendentemente da ciò, lasciando che ognuno si regoli secondo le informazioni raccolte, PERCHE’ QUESTA AZIONE FARMACOLOGICA VERSO LE BAMBINE, VERSO LE DONNE? PERCHE’? PERCHE’ IN QUASI TUTTE LE REGIONI SONO STATE INTERROTTI I PROGRAMMI DI EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE ? PERCHE’ NON INSEGNARE, PROPORRE, AGEVOLARE L’USO DEL PRESERVATIVO, NON SALTUARIAMENTE MA SEMPRE? PERCHE’ I MASCHI NON SONO COIVOLTI MINIMAMENTE IN ALCUN PROCESSO DI SENSIBILIZZAZIONE? Comportamento umiliante anche verso i ragazzini che non vengono mai trattati da adulti, ma tolti da ogni resposabilità come fossero deficienti.
E’ sconfortante, siamo sempre fermi a 50 anni fa: i rapporti liberi si basano sulla pesante sottomissione delle donne a terapie farmacologiche dei cui effetti collaterali poco si sa.
E allora chiedo alle madri e padri, per ribellarci a questo sistema medioevale, perchè non tutelare maggiormente le proprie figlie chiedendo SUBITO educazione sessuale a scuola, agendo i nostri diritti e doveri di cittadine/e mettendoci seriamente E FINALMENTE dalla parte delle bambine?