Riporto qui di seguito il post di Amedeo, lettore del blog. C’è dentro molto: il desiderio travolgente di essere una persona libera. Il coraggio di non nascondersi e faticosamente affermare chi si è all’interno della famiglia e della società. Il disorientamento, comprensibile per differenza generazionale ma non solo, della madre. Il desiderio di un ragazzo di affermare sé stesso pur amando la sua famiglia. Una società intorno che non aiuta ad esprimere la propria differenza e a valorizzarla e che nulla fa per incentivare il dialogo intergenerazionale.
Ma più di tutto c’è e torna il tema delle GABBIE in cui spesso trascorriamo le nostre vite e che ci immobilizzano. Gabbie da cui sarebbe possibile uscire ma che ci renderebbero…libere, liberi. E questo fa molta paura. C’è tutto da inventare per chi esce dalle gabbie, modi di vita nuovi che non si rifanno a stereotipi, che talvolta sono così comodi, uno ci si adatta, ed è fatta. Fuori dalle gabbie invece, tutto predne avvio da un filo diretto con un sé profondo che ci guida. Gran lavoro su sé stesse/i. Ma ritorna anche il tema della trasversalità del sentire: io donna adulta con figli, apparentemente così lontana da Amedeo, condivido con lui questa voglia incontenibile: La Voglio tutta la Libertà. Anni di differenza, sesso d’appartenenza, passato diverso, tutto viene abbattuto quando ad unirci c’è un comune sentire. Lo dico alle tantissime ragazze e ragazzi che ci scrivono dicendo il loro disagio per non trovare simili nel loro cerchio di amicizie: …
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