Monthly archive Dicembre 2011
Eternamente Complicate

Eternamente Complicate

Leggo che Francesca Sanzo, creatrice e presidenta di Donnepensanti si è dimessa e lascia il blog da lei creato. Tutte sapete della dolorosa assemblea UDI di Bologna dove l’associazione si è spaccata, Pina Nuzzo ne è uscita e si attende cosa porterà il futuro. Un abbraccio ad entrambe, amiche e donne fortissime. Ogni giorno l’associazionismo femminile pare un bollettino di guerra, donne che se ne vanno, associazioni che si rompono e che si ricostituiscono, incomprensioni dolorose,talvolta  invidie e gelosie.

Per me è stata una scoperta, abituata al mondo maschile delle aziende, dove tutto è più duro ma anche spesso molto più diretto: gli uomini si sa, sono molto meno complicati, possiamo dire più semplici? Negli ultimi tre anni ho assistito al crearsi e disfarsi di un numero incredibile di associazioni, e ho sentitito mille opinioni sempre contrastanti su di una o sull’altra donna. Tutte sappiamo che ci sono storiche associazioni femministe che non si mettono in relazione da anni, pur stando nella stessa città, pur andando, mi pare, nella stessa direzione. Bella non è questa rivalità infinita tra donne. Lo diciamo tutte, e ci imbarazza tutte. Poi, dato che il potere ci interessa ma fino ad un certo punto, è comune vedere le donne stremate da liti e musi infiniti con le compagne di associazione, mollare tutto e andarsene. C’è il privato che è la nostra salvezza e anche la nostra trappola: il privato ci accoglie e ci toglie dal pubblico, con tutto ciò che significa. Spesso la rivalità …

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Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Carol De Assis ci racconta della violenza di genere vista dal Brasile.

Care tutte e cari tutti, ho una carissima, amatissima amica, di quel tipo di persona che ispira ammirazione e che mi rende molto lusingata della reciprocità dei nostri sentimenti. Una donna bella, intelligente, interessante e cosciente del suo valore – che non è poco. Questa mia amica, quando ci siamo conosciute, aveva un ragazzo. Aveva 21 anni e loro eravano insieme già da due anni, e col tempo e con la prossimità ho visto quanto era un uomo carino, intelligente e interessante anche lui, ed ero felice di vederli insieme, due belle persone e che mi piacevano tanto. Ecco che dopo qualche mese di amicizia, lei ha iniziato a lamentarsi di lui con me. “È molto geloso”, mi diceva. “Litighiamo tutto il tempo, se la prende con qualsiasi uomo con chi io parli, e mi rompe le scatole ogni volta.” A me è sembrato strano che quell’uomo sempre sorridente, sempre di buon umore, con un animo così leggero, fosse dato a una gelosia patologica, come me lo diceva la mia amica. Provavo a darle dei consigli: “magari se provi a fargli vedere come ti fa male e come non c’è niente di cui essere geloso…” “Certo, ci provo, devo avere pazienza…” Col tempo ci siamo avvicinate sempre di più, e mentre la sua fiducia in me cresceva, le storie diventavano sempre più pesanti: “Si arrabbia sempre… Ha un animo violento… A volte, mentre litighiamo, sferra dei pugni sul

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I vecchi raccontati da Massimo Fini

I vecchi raccontati da Massimo Fini

Bel post di Massimo Fini sul Fatto. Scrive spesso cose insopportabili sulle donne, lo sappiamo. Qui però dice cose importanti.…

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Se non le Donne Chi?

Se non le Donne Chi?

The World in 2012, magazine annuale dell’Economist con le previsioni per l’anno a venire, mette 3 nomi di donna tra i sei della copertina: la Presidenta del Brasile Dilma Rousseff, Aung San Suu Kyi attivista politica birmana e la giovane Sheryl Sandberg vicepresidente di Facebook. Siamo la metà del mondo, contiamo almeno per il 50% della sua forza e della sua  energia. Come ho già avuto modo di ripetere più e più volte, il CAMBIAMENTO è già avvenuto, siamo entrate/i in un’epoca in cui le donne avranno il peso che loro spetta. Saremo DUE, noi e gli uomini. Complementari. Questo a cui stiamo assistendo è il colpo di coda del patriarcato. Il colpo di coda di un maschilismo duro a morire, in un Paese dove alcuni uomini, non tutti, sono impauriti da questa rivoluzione. Lo capisco, è un cambiamento epocale. Basterà adeguarsi, stare in ascolto. E’ già avvenuto, accogliamolo.

Ma il Paese del 74esimo posto del gender gap, è anche quello delle sorprese, dell’inspiegabile, dei contrasti incredibili. E dunque è proprio qui che negli anni si è fatta strada il femminismo della differenza,  grande intuizione che nulla ha a che vedere con una parità che ci condurrebbe ad una penosa omologiazione. E’ anche il Paese dove, mentre si celebrava il rito increscioso delle donne di spettacolo al potere, contemporaneamente si diffondeva un movimento forte, capillare, eterogeneo, energico, inarrestabile di ragazze e donne sul WEB che davano vita ad una delle forme di ribellione più concrete e fruttuose che …

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Riformare l’Auditel

Da quando abbiamo inziato a studiare la TV, subito ci e’ stato chiaro che bisognasse riformare l’Auditel: ne tratto bene nel libro Il Corpo delle Donne. C’e’ una constatazione eclatante: ovunque teniamo dibattiti facciamo una prova:”Di chi e’ l’Auditel? e constato che quasi nessuno sa che l’Auditel appartiene a RAi, Mediaset e tv private e Pubblicitari: controllato e controllori coincidono? mi dicono i ragazzi stupiti. Cosa sia l’auditel e come funzioni pochissimi lo sanno.

Due anni fa volevamo lanciare una Campagna per la Riforma: sarebbe importante in un Paese con un quasi monop[olio televisivo.

Piu volte vi abbiamo comsigliato di leggere i libri di Roberta Gisotti sul tema, grandissima esperta e docente ai nostri corsi NUOVI OCCHI PER LA TV. Ora anche i Media tradizionali se ne accorgono, chissa’ che qualcosa accada.…

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Donne in Homepage

Donne in Homepage

Le tette più grosse del mondo nelle sidebar a destra e la Ministra Fornero che piange come notizia principale in homepage. Tutte le homepage di tutti i quotidiani.

Italia 5 dicembre 2011 una di notte. Sto fotografando tutto perchè io non mi dimentichi in futuro. Perchè io possa ricordare come si viveva all’epoca del 74esimo posto del gender gap. Lo stesso Paese che nello stesso anno per commentare lo storico incontro tra Hillary Clinton e Aung San Suu Kyi, descriveva i colori delle giacche delle due leader. Unico Paese tra i Paesi civilizzati. Ho verificato molti quotidiani europei e i maggiori statunitensi.

Qui non c’entra il contenuto della riforma delle pensioni promossa dalla Ministra del Welfare. Qui si vuole spettacolizzare e fragilizzare un segno di umanissima commozione nell’annunciare sacrifici durissimi. Significa non accettare un altro modo di essere, di esistere e forse di fare politica. Non va bene. Così non va bene.

Dipinto Donna che Piange, Pablo Picasso, Tate Modern

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10 dicembre Lorella Zanardo a Rainews

10 dicembre Lorella Zanardo a Rainews

Lorella parlerà della situazione delle donne in Italia.…

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