di LORELLA ZANARDO

“I Cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo”
Karl R. Popper

“Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone”
Audre Lorde

Partendo da queste due massime che stanno alla BASE del nostro lavoro, cioè l’Educazione permanente ai MASS MEDIA e la Necessità di trovare nuovi strumenti di analisi del contesto in cui viviamo, lavoriamo con energia dall’apertura di questo blog.
Oggi 5 settembre è un giorno importante, e lo condividiamo con voi. Oggi è il giorno in cui partoriamo il nuovo blog, figlia e figlio di quella che è divenuta la nostra pratica quotidiana: il blog per informare, gli incontri reali per cambiare il mondo.

La grafica e la nuova impostazione sono frutto concepito insieme allo STUDIO LEF “siamo uno studio di design che si occupa di progettazione a 360°, dalla comunicazione al product design al design dei sistemi e servizi, dall’ e-learning all’interaction design. Ci chiamiamo LEFstudio e siamo due designer, io e Francesco, laureati in Product design e specializzati in design dei sistemi all’ISIA Roma, e Luca un programmatore/musicista. Dato il mio interesse nei confronti delle questioni di genere, in ogni lavoro cercheremo di eliminare stereotipi e costruire oggetti a misura di “persona” e non più a misura d’uomo”. Enrica ne è una delle componenti, conosciuta sul web attraverso la segnalazione di Giorgia Vezzoli di vitadastreghe.com, abbiamo iniziato successivamente una collaborazione reale  intergenerazionale, condividendo la spinta a migliorare la vita delle donne.
Grafica intelligente che ci aiuterà a dare risalto alle rubriche di informazione, dove partirà anche la collaborazione con le amiche italiane che vivono all’estero e che diverranno nostre corrispondenti con “Lettera da…” Parigi, Londra, Australia, Berlino… per raccontarci come si vive da donne in Paesi stranieri. Saranno MODELLI per chi vorrà coglierne gli spunti, anche se su questo tema ho molte cose da dire che vi scriverò prossimamente: più che esempi da seguire, credo, abbiamo infatti bisogno di lavorare sulle nostre personali spinte propulsive, cioè capire come attivo le mie energie che mi porteranno a migliorare il mondo. I modelli sono superabili, la capacità di cambiare il mondo, se ne acquisisci il “gusto”, non la perdi più.

Oggi, mentre voi leggete qui, spunta un germoglio, in Toscana. Oggi 5 settembre al pomeriggio, trovate tutti i dettagli nella rubrica Siamo in Giro, presentiamo a tutte e tutti le/gli insegnanti delle scuole medie superiori di Firenze e poi via via delle altre città toscane, NUOVI OCCHI PER LA TV , il nostro progetto di MEDIA EDUCATION per alfabetizzare gli studenti e le studentesse alla lettura delle immagini. Abbiamo lavorato tantissimo, fino a schiantarci di fatica. Con Cesare Cantù che coordina il progetto, abbiamo formato attraverso un CORSO di 64 ore, 12 formatori e formatrici toscani/e che da oggi insegneranno a guardare i media con nuovi occhi ai ragazzi e alle ragazze della regione.
Ad aiutarci in questa avventura massacrante ed entusiasmante da pionieri e da pioniere, le donne e gli uomini che, conosciuti online, sono divenuti i nostri partner nel percorso:

Irene Biemmi docente, scrittrice, innovatrice della lingua italiana che sta liberando dagli stereotipi di genere, ne sentiremo parlare.
Roberta Gisotti scrittrice, docente, giornalista, massima esperta di Auditel, ma più di tutto “forza della natura”.
Claudia Moretti avvocata, amazzone, una che quando entra a Palazzo di Giustizia immagino i giudici travolti e stesi dalla sua grinta e perizia.
Daniel Tarozzi mitico direttore de www.ilcambiamento.it, uno che ci crede veramente che il mondo si possa cambiare.
Laura Albano  fotografa e autrice del blog www.unaltradonna.wordpress.com, senza di lei non so se in tante occasioni ce l’avremmo fatta.
Giulia Rosoni laureata in Psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali, giovane perseverante come poche.
Deborah Bandini montatrice e media educator, affascina i ragazzi e le ragazze con i suoi laboratori.
Emanuela Chiarini motivatrice per eccellenza. Una che se la porti in gara ti fa vincere, indispensabile in ogni squadra.
Enzo Corsetti, analista tv e media educator, consulente pacato e gentile, quando c’è bisogno non manca mai.
Carlo Opizzi grafico e montatore che ha visionato centinaia di ore di programmazione tv per i corsi, eroico.
Mauro Locati montatore che ha guardato tanta ma tanta tv, selezionandola per noi, eroico come sopra.
Daniele Baroncelli creatore e ideatore con altri di www.cinemaitaliano.info, www.rockit.it, www.italianibravagente.net, consulente insostituibile, ora temporaneamente emigrato a Londra.

Senza di loro il nostro lavoro sarebbe stato impossibile. Esempio virtuoso, e questo sì da prendere a modello, di come il web possa  rappresentare l’avvio di collaborazioni reali e proficue.
E grazie a Coop Firenze che ha creduto in questo progetto, l’ha voluto con forza, e permette oggi quello che noi riteniamo l’avvio di un processo che potrà generare cambiamenti oggi impensabili. Noi oggi seminiamo, cosa faranno le ragazze e i ragazzi con questa nuova consapevolezza, non ci è dato di sapere. Una certezza l’abbiamo: non si vive in un Paese dominato dai media senza l’educazione ai media. Questo è un diritto fondamentale a cui tutte e tutti dovremmo avere accesso.

Parteciperemo a breve ad un bando per un progetto in Umbria simile a quello Toscano.
In Basilicata potrebbe partire un progetto simile.
Stiamo scrivendo un nuovo libro sull’Educazione ai Media.
Stiamo scrivendo la sceneggiatura per un documentario che indagherà le persone in grado di aprire i finestrini del mondo.
E saremo sul territorio, sempre, come vedete dal calendario qui in fianco.

Mi pare un bel piano per il futuro anno. Se fossimo un partito si direbbe che abbiamo un ottimo programma.
Ma non abbiamo un partito né intenzione di costituirne. Credo che ad osservatrici e osservatori attenti sia chiaro il ruolo che vogliamo giocare in Italia: battitrici e battitori libere/i, attivando cambiamenti epocali. Molto ambizioso. Gli strumenti li abbiamo e siamo brave e capaci. Abbiamo capito che a star fuori dalle logiche del presunto potere della politica e soprattutto dal logoro potere dei media, ci si guadagna in capacità innovativa e, direi, che si ottiene anche più consenso nel medio lungo periodo. Certo, è necessario avere il sogno, la capacità di sviluppare un futuro che motivi le azioni dell’oggi. Noi le abbiamo.
Una sola richiesta: molti soldi delle fondazioni e del fondo europeo vanno a progetti non sempre utili o innovativi: aiutateci a far crescere come merita questo progetto, segnalateci finanziamenti consoni, donazioni, mecenati, è importante.
Si parte.