E se le Donne italiane, quelle del 74esimo posto del gender gap, quelle dell’84esimo posto delle donne nei CdA, quelle con la tv che le umilia, le donne che lavorano di più in Europa, quelle che hanno potuto votare solo a partire da 65 ann fa, quelle che vivono il Patriarcato potente e duro a morire,

Se noi DONNE ITALIANE, dicevo, fossimo le prime a dare AVVIO AL CAMBIAMENTO?

Se fossimo noi a togliere il freno e a far crollare ciò che è già crollato e a COSTRUIRE IL NUOVO?

NOI, LE DONNE ITALIANE.

Perchè un vantaggio lo abbiamo. Se è vero che abbiamo aspettato tanto a renderci conto della nostra forza, è anche vero che in Europa siamo quelle che hanno in qualche modo preservato meglio   molte delle nostri doti più archetipiche che potrebbero rivelarsi  utili ora: la DASEINKOMPETENZ ad esempio, la competenza dell’esserci nelle cose. Vicine alla vita e alla morte, attive e capaci quando c’è da fare. Restie ad adattarsi ai metodi e tempi del maschile; a parte forse qualche migliaio di donne managers  che potrebbero però rivelarsi utilissime ora.
Ci sono poi le tante giovani italiane all’estero con competenze da adattare al nostro territorio.

C’è da fare. Un Paese pieno di bellezza dal quale tutte e tutti potremmo ricavare il necessario per vivere. I ragazzi e le ragazze sono pronte e pronti ad aiutare. E noi a nostra volta pronte a lasciar loro lo spazio tra una decina d’anni, quando saranno mature e maturi per farlo.

Il Buon Governo delle Donne.

Noi diamo avvio.
E l’ONDA solleva  poi  l’EUROPA intera.