Enhorabuena Señora Zanardo!
Es hora de tomar conciencia de lo que está sucediendo. Cómo es posible que no nos demos cuenta?
Tantos años luchando por la igualidad de derechos del hombre y de la mujer y … en tan poco tiempo… nos hemos vuelto un puro “objeto del deseo”!
Gracias por su documentario. Usted ha tenido la valentía de tirar la primera piedra. Otras seguirán!
Un cordial saludo desde Suiza
Mari-Emma
Sono una insegnante e vi giuro non capisco più le mamme; ciò che vogliono per le loro figlie è farle partecipare a concorsi di bellezza,provini per programmi demenziali, inviano ,per loro, curriculum nonostante la giovane età!
Competono con loro nell’atteggiamento,nell’abbigliamento,nel linguaggio.
Non rappresentano più il punto di riferimento per la formazione della personalità, ma ,spesso,l’ulteriore spinta verso la decadenza più totale.
Il filmato ha ,di sicuro, una valenza pedagogica ma dovrebbe essere proiettato prima alle genitrici e poi alle figlie adolescenti!
Signora Zenardo
non conoscevo il suo sito. oggi come faccio di solito il sabato mattina ascoltavo la radio, Vasco De Gama, ho sentito il suo commento e poi appena i lavori domestici del sabato ho visto il documentario: è bellissimo. Mi piacerebbe che il suo lavoro arrivasse nelle scuole ed entrasse a far parte di quelle nozioni di educazione civica che ormai non si sente più parlare.
Facciamo sentire sempre la nostra voce!
Cristina
Grazie Lorella per la voce che hai dato a tante persone come me che da anni evidenziano questa mercificazione della donna e l’incapacità della cultura italiana di superare la differenza tra i generi.
Eppure per questo, sono stata considerata da mio marito una femminista mentre nopn ha mai capito che la mia battaglia personale era ed è – prima di tutto – la difesa della persona.
Per fortuna ho due figlie, due belle donne (dentro e fuori) che hanno capito perfettamente la mia battaglia. Nel mio piccolo, so di aver contribuito anch’io a migliorare la nostra povera mentalità, continuando, giorno dopo giorno, ad inculcare alle mie figlie ed alle loro amiche i veri valori da difendere con le unghie. Grazie Lorella, grazie davvero.
Grazie ancora di esistere, finalmente mi sono di nuovo sentita parte di qualcosa, di un genere che sembrava destinato all’estinzione.
Nei lontani anni 70-80 facevo parte del movimento femminista, le battaglie erano tante e su tanti fronti, la donna oggetto era uno dei fronti più agguerriti su cui si dibatteva e si lottava.
Poi sono passati gli anni e sembra che le donne si siano dimenticate delle conquiste fatte in quel periodo.
Ero appena una ragazza allora, poi la vita mi ha portato su tanti fronti diversi. Sono diventata un’imprenditrice, ma a che prezzo! E già perché abbiamo confuso l’emancipazione con l’identificazione nei modelli maschili, per riuscire nel lavoro devi dimostrare di “avere le palle”, devi abbandonare il tuo intuito femminile, perché altrimenti vieni tacciata di essere una donnucola. E allora dai sempre più spazio alla razionalità, ti togli dalla mente i tuoi ideali, l’amore per il tuo lavoro, la passione, insomma tutte quelle prerogative che sono proprie delle Donne. Insomma diventi un uomo, con le tette, ma un uomo.
Poi la Tv non ti lascia più scelta e devi assomigliare sempre di più al modello di donna che non invecchia mai.
Sono contenta di sapere che anche altre donne hanno ri-aperto gli occhi e cominciano a porsi quesiti che anni fa erano gridati nelle piazze.
Oggi ho lasciato la mia azienda e sto pian pianino riconquistando la mia femminilità, un salto nell’iperspazio, vi assicuro!
Avrei molto da dire e ringrazio tutte le Donne, quelle vere, di esistere.
Grazie soprattutto a Lorella che ha avuto il coraggio di re-iniziare questa battaglia, ma non vorrei arrivare alla guerra, vorrei solo poter essere quella che sono.
Un saluto a tutte e anche agli uomini che sanno apprezzare la femminilità, quella giusta.
[…] 9/10 su il Manifesto intervista a Lorella Zanardo Il corpo delle donne – PeopleRank: 1 – 09-10-2009 Lorella Zanardo parla del “coraggio di non piacere” e di “metterci la faccia”. QU… + vota […]
per quel che vale io credo che l’uomo ha paura della “forza” delle donne,infatti quando una donna raggiunge incarichi importanti nel mondo del lavoro l’uomo tende a definirla una poco di buono che si è venduta per arrivare dov’è perchè nn accetta che una donna sia più capace intellettualmente di lui.l’uomo è un essere debole e ha bisogno di avere una donna accanto che lo sostenga altrimenti è solo un’anima persa in un buio senza fine.la prova sono dei fatti di cronaca che si sentono ultimamente dove uomini che nn accettano le separazioni finiscono per impazzire facendo del male alle loro “ex” compagne.in merito al discorso della mercificazione del corpo femminile ha ragione la signora Zanardo quando dice che le prime a ribellarsi dovreste essere voi.finchè il messaggio che passa in tv sarà:donna=oggetto sessuale=stupida la cultura nn cambierà mai.come diceva prima un’altra signora,isabella,dovrebbero essere le mamme a insegnare alle figlie i veri valori,che i loro corpi nn sono una fonte di reddito,che la via del successo è fatta di sacrifici enormi,che quel mondo è falso e nn scopriranno mai la loro vera identità e i loro potenziali.spero che di aver espresso al meglio quello che volevo dire,grazie maury.