Posts tagged "pubblicità"
Premio Immagini Amiche 2013

Premio Immagini Amiche 2013

 

 

 

 

 

 

http://www.premioimmaginiamiche.it/

Terza edizione del premio promosso dall’UDI e dedicato alla pubblicità che veicola modelli positivi:

 

 

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15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

Facoltà di Giurisprudenza

Nell’ambito del Corso di perfezionamento in

“Pari opportunità e discriminazioni di genere”

Martedì 15 maggio 2012 ore 16.15

 Si terrà una Tavola sul tema

“Donne e uomini nei mass media: per una pubblicità responsabile”

Coordina

 Giovanna Fantini

 

ne discutono

 Monica D’Ascenzo

Marilisa D’Amico

Carmen Leccardi

Tiziana Scalco

Lorella Zanardo

 

L’incontro si svolgerà presso la sede dell’Università degli Studi di Milano, vai Festa del Perdono 7…

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Io non Piango

Io non Piango

Io non ho pianto. Come dice la mia amica Anna “piangere? dovrei poi asciugarmi le lacrime e non ho tempo di cercare il fazzoletto”. Letto il post di Giovanna Cosenza e anche quello di Loredana Lipperini sullo spot Procter e le mamme.

In breve si racconta in 2 mn di come le mamme di tutto il mondo con la loro dedizione, abnegazione, fatica eccetera eccetera, conducano figli e figlie a vincere anche nello sport: riuscire, farcela. “Il lavoro delle mamme: il lavoro più bello del mondo”.

Che il lavoro di madre sia il più bello del mondo, sono d’accordo. Ma è un’opinione personale e so per certo non condivisa da tutte. Far crescere attraverso migliaia di piccoli gesti tutti i giorni, gesti piccoli talvolta aparentemente inutili, gesti faticosi e talvolta noiosi, gesti importanti e tutti, tutti questi gesti sai nel profondo del tuo cuore che comunque servono, lo e la faranno divenire adulta e adulto.

Per 6 anni ho accompagnato mio figlio a violino, da quando aveva 5 anni: il maestro voleva che stessi lì durante la lezione. Il violino non è il   pianoforte che già dopo poche lezioni ti permette di emettere suoni gradevoli. Anni di stridori :-), dita che non stavano al loro posto, lui che ci teneva però motissimo. Io che uscivo dal lavoro di corsa, correvo all’asilo o più avanti negli anni a scuola, lo caricavo sulla bici, quando pioveva no! che è pericoloso, la 94 che non arrivava, lui che aveva freddo e i guantini …

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Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Walk of Shame: Anche gli inglesi sessisti?

Oggi potete  ascoltare Lorella Zanardo su questo tema,  anche alla  radio: dalle 12 alle 13 su Radio Capital . all’interno di Capital in the World. Qui la pagina fb del programma.

Questa è la pubblicità dei grandi magazzini inglesi Harvey Nichols:

Racconta di una Walk of Shame: si chiama così in inglese la camminata della vergogna. Si riferisce a quando una ragazza rientra al mattino dopo una nottata fuori con un partner; logicamente è abbigliata ancora da sera. Il video è stato al centro di una enorme polemica e di una denuncia da parte delle donne inglesi. ASA – Advertising Standard Authority, il nostro IAP, che ha analizzato il caso ha però assolto Harvey Nichols, perchè “lo spot è ironico”.

Vediamo insieme:

-Le ragazze coinvolte hanno tutte uno sguardo tra il triste e l’imbarazzato: perchè? Riflettiamo se dopo una notte fuori, di amore o di sesso o di allegria, si debba avere un viso così sofferente, non giustificato da un semplice imbarazzo.

-Walk of Shame: qui sul blog abbiamo spesso riflettuto sul linguaggio E’ giusto che per definire una notte fuori venga utlizzato il termine vergogna? Vergogna di cosa? Perchè non modernizzare il linguaggio e trovare un sostantivo più adatto? Walk of Lust?

-Le ragazze sono tutte sovrappeso: perchè?

La ragazza finale è magra ed è l’unica sorridente, domandarsi: perchè? Ipotizzare che sia perchè è l’unica vestita con gli abiti Harvey Nichols. Chiedersi se è giusto legare la sicurezza …

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Il Corriere della Sera e l'incapacità di Ascoltare il Paese

Il Corriere della Sera e l’incapacità di Ascoltare il Paese

Con un ritardo di qualche anno, i giornalisti del Corriere pubblicano le pubblicità offensive verso le donne, che noi tutte sul web denunciamo da anni. E lo fa con un approccio sexy ammiccante, da side bar a destra delle homepage dei quotidiani, un po’ voyeur, un po’ trasgressive.

Che pena, con tutti e tutte  le giornaliste  giovani che fanno un lavoro interssantissimo online pagati due lire, e questi tronfi giornalsiti che vengono pagati per pubblicare roba vecchia senza averne capito il senso. Come suggerisce lo splendido Daniel Tarozzi direttore de www.ilcambiamento.it,  è sufficiente non leggere più la stampa mainstream, volgere lo sguardo altrove sui media innovativi, per percepire la realtà nella sua verità.…

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Premio Immagini Amiche

Premio Immagini Amiche

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PUBBLICITA' GRATIS

PUBBLICITA’ GRATIS

Da oggi invento una nuova rubrica: da oggi facciamo pubblicità gratis. Questa è il link al British Council.

Ecco cosa accade: esco di casa e appena in strada, un culo bene in vista accoglie me e mia figlia di 11 anni dal muro di fronte. Correndo verso scuola, do un occhiata alla farmacia, e un viso tiratissimo da star trek, mi invita a fornirmi di crema antirughe SUBITO, prima che sia troppo tardi e io cada a pezzi. Continuando e passando per il parco, non possiamo evitare l’edicola: e lì c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra tettone, bicipiti, boccone, donne con donne, donne con uomini, a quattro zampe in spiaggia nudi e ingrifati… ecc ecc. Scendendo le scale del metrò mi impongono la free press LEGGO e così vengo a sapere che in Emilia c’è una barista supersexy che balla e si dimena mentre serve i clienti creando code fuori dal locale (in prima pagina, ca va sans dire). Arrivo in Stazione Centrale. Il nuovo negozio di lingerie da cui tutti passiamo per accedere ai binari, espone un video enorme per pubblicizzaredei nuovi slip: e l’oggetto preferito dagli italiani giganteggia felice anche da lì.

E’ quindi con piacere e simpatia che faccio pubblicità gratis al BRITISH COUNCIL: una locandina in metro propone facce di ragazze normali, cioè vere. Probabilmente i rappresentanti di uno degli Istituti di Lingua più autorevoli del mondo sono folli: pensano che si possa invitare a studiare l’inglese anche evitando che a proporlo sia un’ammiccante ballerina, …

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