Da oggi invento una nuova rubrica: da oggi facciamo pubblicità gratis. Questa è il link al British Council.

Ecco cosa accade: esco di casa e appena in strada, un culo bene in vista accoglie me e mia figlia di 11 anni dal muro di fronte. Correndo verso scuola, do un occhiata alla farmacia, e un viso tiratissimo da star trek, mi invita a fornirmi di crema antirughe SUBITO, prima che sia troppo tardi e io cada a pezzi. Continuando e passando per il parco, non possiamo evitare l’edicola: e lì c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra tettone, bicipiti, boccone, donne con donne, donne con uomini, a quattro zampe in spiaggia nudi e ingrifati… ecc ecc.
Scendendo le scale del metrò mi impongono la free press LEGGO e così vengo a sapere che in Emilia c’è una barista supersexy che balla e si dimena mentre serve i clienti creando code fuori dal locale (in prima pagina, ca va sans dire).
Arrivo in Stazione Centrale. Il nuovo negozio di lingerie da cui
tutti passiamo per accedere ai binari, espone un video enorme per pubblicizzaredei nuovi slip: e l’oggetto preferito dagli italiani giganteggia felice anche da lì.

E’ quindi con piacere e simpatia che faccio pubblicità gratis al BRITISH COUNCIL: una locandina in metro propone facce di ragazze normali, cioè vere. Probabilmente i rappresentanti di uno degli Istituti di Lingua più autorevoli del mondo sono folli: pensano che si possa invitare a studiare l’inglese anche evitando che a proporlo sia un’ammiccante ballerina, o una svestitissima soubrette. Pensate: questi signori del British pensano che si possa esssere interessati ad un offerta formativa anche senza che sia sottointeso altro: chessò un amplesso con la prof tra i banchi, ad esempio.
Mi unisco dunque alla follia dei responsabili del British e pubblicizzo gratis i loro corsi.

Da oggi questo spazio è aperto alle vostre segnalazioni di altri casi di pubblicità controcorrente e dove il culo serva principalmente a sedersi.