Posts tagged "Media e pubblicità"
24 maggio, Milano: Media in 21th century Europe

24 maggio, Milano: Media in 21th century Europe

All’interno del seminario Media in 21th century Europe, intervento di Lorella Zanardo presso lo IES Abroad Milano, via Carducci 26. Dalle 10.45 alle 11.45.…

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15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

Facoltà di Giurisprudenza

Nell’ambito del Corso di perfezionamento in

“Pari opportunità e discriminazioni di genere”

Martedì 15 maggio 2012 ore 16.15

 Si terrà una Tavola sul tema

“Donne e uomini nei mass media: per una pubblicità responsabile”

Coordina

 Giovanna Fantini

 

ne discutono

 Monica D’Ascenzo

Marilisa D’Amico

Carmen Leccardi

Tiziana Scalco

Lorella Zanardo

 

L’incontro si svolgerà presso la sede dell’Università degli Studi di Milano, vai Festa del Perdono 7…

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15 marzo, Milano: La Tv delle donne l’hanno inventata gli uomini

Ore 20.30, proiezione e dibattito presso il Circolo del PD 15 Martiri, via Marcona 101. Alle 14.30 presso Il Corriere della Sera, proiezione del video e dibattito su Donne e Media. Con Lorella Zanardo, Marilisa D’Amico e Alessio Miceli. Riservato ai lavoratori de Il Corriere della Sera.

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2 marzo, Bruxelles (Belgio): al Parlamento Europeo

Proiezione al Parlamento Europeo, dalle 18.45. Segue il dibattito L’immagine della donna nei media europei: con Lorella Zanardo e Cesare Cantù e l’intervento delle eurodeputate Silvia Costa, Patrizia Toia, Britta Thomsen, Erminia Mazzoni, Antigoni Papadopoulou, modera Giuseppina Paterniti.

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23 febbraio, Milano: Donne in pezzi

Incontro pubblico di riflessione sulla donna nei media presso la sala Alessi di Palazzo Marino, piazza Scala 2, ore 16.30 – 19.30.

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15 febbraio, Chiavari (Genova): Donne e Media

Donne e media martedì 15 febbraio ore 10,30-13 presso la sala Ghio-Schiffini della Società Economica a Chiavari, via Ravaschieri 15: incontro con Lorella Zanardo.

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La TV per Sabina/5

L’industria che ruba il desiderio: corpi femminili acefali per uomini depressi E noi non compreremo più Lavazza, né faremo contratti con Tre, o con Tim. Possibile che i pubblicitari non intercettino più umori e cambiamenti? Lavazza sentiva la necessità  di  pagare un milione e mezzo di dollari Julia Roberts, muta,  con quei due che ritraggono l’Italia sfigata di Berlusconi? Il messaggio per i consumatori è solo la metafora di un paese inchiodato alla sua arretratezza. Che dire di Tre?  Con l’ “esagerata” che “carica” il “cellulare” di lui. E l’altra, seduta a tavola, di cui lui dice di avere bisogno perché “risolve problemi”, chi sarebbe, la Perpetua? Che dire  dello spot Tim, autentico stalking  per cittadini consumatori  con  Belen – De Sica  sintesi di  pensiero semplificato a LatoB? Perché gli uomini non si ribellano a questa ingiunzione  al rimorchio infantile, perché non si riappropriano del loro desiderio azzerato dal marketing alla cocaina e al viagra? Perché  non insorgono loro, per primi, trattati come montoni da centro commerciale? Perseguitati da corpi femminili acefali farciti di silicone e plasmati dal marketing e dalle lobby di chirurghi plastici. Non c’è niente di “ironico” , né divertente: è lo specchio di un’ Italia puttaniera, clericale, ammiccante e triste. Che non desidera e perciò non sa sperare né fare politica. E nemmeno compra, ma al massimo arraffa. Moralista, per chi è obbligato a guardare, sregolata e amorale per i pochi che godono di tutto. Cara  Industria, perché non smetti di volere solo le pulsioni dei

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