L’industria che ruba il desiderio: corpi femminili acefali per uomini depressi
E noi non compreremo più Lavazza, né faremo contratti con Tre, o con Tim. Possibile che i pubblicitari non intercettino più umori e cambiamenti?
Lavazza sentiva la necessità  di  pagare un milione e mezzo di dollari Julia Roberts, muta,  con quei due che ritraggono l’Italia sfigata di Berlusconi? Il messaggio per i consumatori è solo la metafora di un paese inchiodato alla sua arretratezza.
Che dire di Tre?  Con l’ “esagerata” che “carica” il “cellulare” di lui. E l’altra, seduta a tavola, di cui lui dice di avere bisogno perché “risolve problemi”, chi sarebbe, la Perpetua?
Che dire  dello spot Tim, autentico stalking  per cittadini consumatori  con  Belen – De Sica  sintesi di  pensiero semplificato a LatoB?
Perché gli uomini non si ribellano a questa ingiunzione  al rimorchio infantile, perché non si riappropriano del loro desiderio azzerato dal marketing alla cocaina e al viagra? Perché  non insorgono
loro, per primi, trattati come montoni da centro commerciale? Perseguitati da corpi femminili acefali farciti di silicone e plasmati dal marketing e dalle lobby di chirurghi plastici. Non c’è niente di
“ironico” , né divertente: è lo specchio di un’ Italia puttaniera, clericale, ammiccante e triste. Che non desidera e perciò non sa sperare né fare politica. E nemmeno compra, ma al massimo arraffa.
Moralista, per chi è obbligato a guardare, sregolata e amorale per i pochi che godono di tutto.
Cara  Industria, perché non smetti di volere solo le pulsioni dei tuoi consumatori e di investire in spazi televisivi che parlano da anni agli acefali? Per poi commentare: “hanno aperto i cancelli dello zoo, meglio andarsene”. Lo zoo, cara Industria, l’hai fatto tu. Chi  salda ora il conto?
Si cambia e si fa impresa non solo licenziando, e riducendo i minuti di pausa degli operai che massacrano il loro corpo alla catena di montaggio, o facendo firmare lettere di impegno di non-maternità alle donne, o andando in Romania o in Polonia. Si fa impresa con il rischio, col coraggio e con l’intelligenza. Assumi le tue responsabilità, rappresentati in modo meno patetico.  Intercetta il progresso. Potresti perfino arricchirti.

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