Posts tagged "giovanna cosenza"
7 giugno, Milano: premiazione Hall of Fame dell'Art Directors Club

7 giugno, Milano: premiazione Hall of Fame dell’Art Directors Club

 

Venerdì 7 giugno, ore 20, presso l’Auditorium della Provincia di Milano, in via Corridoni 16, L’Art Directors Club Italiano saluterà l’ingresso nella propria Hall of Fame di: Giovanna Cosenza, Erik Gandini e Lorella Zanardo. Nel corso della stessa serata verranno proiettati i vincitori degli Adci Award 2013 e votato il Grand Prix.

Perché tre non pubblicitari entrano nella Hall of Fame dell’ADCI e cosa c’entrano con un’associazione che ha come obiettivo quello di migliorare la pubblicità italiana?

Giovanna Cosenza, Erik Gandini e Lorella Zanardo hanno svolto un enorme lavoro (e continuano a farlo) teso a diffondere strumenti critici accessibili a tutti, per rendere la fruizione della TV, e dei mass media in generale, più consapevole.

Lorella, Erik e Giovanna hanno creato contenuti in grado di riportare all’attenzione un aspetto fondamentale: la grande responsabilità morale che si assume chiunque abbia accesso ai media.

Erik, Lorella e Giovanna sono creatori di contenuti critici e quindi utili e ispiranti per la società e per chi come noi, Soci dell’Art Directors Club Italiano, da quasi trent’anni si pone l’obiettivo di migliorare la comunicazione d’impresa e istituzionale in Italia.

Accoglierli nella Hall of Fame dell’ Art Directors Club Italiano significa rimarcare la differenza esistente tra noi, Soci Adci, e chi deve ancora comprendere che la pubblicità non dovrebbe mai costituire una forma d’inquinamento cognitivo.

Personalmente considero il lavoro e i contenuti di Lorella Zanardo, Erik Gandini e Giovanna Cosenza un segnale di speranza: l’organismo Italia, anche dopo trent’anni di TV come quelli …

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"Stasera mi butto": il nuovo libro di Giovanna Cosenza

“Stasera mi butto”: il nuovo libro di Giovanna Cosenza

Parliamo con l’autrice del suo romanzo, il 5 giugno alla Libreria Feltrinelli di Milano, piazza Piemonte, alle 18.30.

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A  Milano Spot Politik di Giovanna Cosenza, venite?

A Milano Spot Politik di Giovanna Cosenza, venite?

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Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Chi di voi vota in questi giorni, Genova, Palermo, Piacenza Parma ma anche tantissimi piccoli comuni, condividerà con me che c’è da morire dal ridere. O anche dal piangere. Per più di 10 anni della mia vita mi sono occupata di pubblicità per una grande multinazionale, so dunque riconoscere una pubblicità ben fatta ma ancor più, che funziona. Chi sono i/le responsabili di queste misere campagne pubblicitarie? Perchè buttare i soldi così? Perchè non rivolgersi ad agenzie serie e giovani e spesso low cost, che sappiano tradurre con immagini e testo, un importante messaggio politico? Quindi oggi è il momento di leggere SPOT POLITIK, di Giovanna Cosenza, che insegna semiotica, quindi il linguaggio dei segni, all’Università di Bologna. Mai manuale fu più utile in qs momento. Cosenza esamina le pubblicità dei politici negli ultimi anni e con piglio anglosassone, coiè pragmatico e concreto, spiega dove sta l’errore e come si potrebbe far meglio. Lo fa anche con la poverella campagna del PD a Caracalla, ricordate? una gonnellina svolazzante su una coscettina snella, il tutto chiaramente senza mostrare la faccia della proprietaria della coscettina. Il problema non erano 20 cm di corpo scoperto, ma avere interpretato il risveglio delle donne in modo così irrimediabilmente povero.

Se mi candidassi, chiamerei subito Cosenza a consigliarmi. Ci auguriamo che alle prossime elezioni politiche lo facciano molti responsabili della comunicazione dei partiti. In Stazione Centrale a Milano, campeggiano manifesti enormi, enormi veramente, da cui campeggia una melanconica Stefania Craxi con uno sciarpone che le …

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A Noi la Festa, a Voi la Parola

A Noi la Festa, a Voi la Parola

Sarebbe bello che per questo Ottomarzo le cose andassero un po’ diversamente.

Che per una volta non toccasse alle donne elencare di tutti i guai causati a questo Paese da un’irriducibile “questione maschile”: il monopolio, come lo chiama Chiara Saraceno, dei posti di potere, l’applicazione di cospicue quote non scritte (tra l’85 e il cento per cento) a favore degli uomini.

Sarebbe interessante che stavolta fossero i nostri colleghi giornalisti, opinionisti e blogger, a dire “I care”. A scrivere: la violenza e il femminicidio sono un mio problema, e rivelano l’incapacità della sessualità maschile di liberarsi dalla tentazione del dominio. Come posta un lettore, Claudio Losio, sul blog Il Corpo delle Donne, commentando la vicenda della ragazza stuprata da un militare a L’Aquila, “il quadro che ne esce ci riporta indietro di 30 anni, al documentario di Tina Lagostena Bassi sul processo per stupro. La giovane studentessa dell’Aquila è nostra figlia, dobbiamo trovare il modo di sostenerla e proteggerla”.

 “I care”: è un mio problema di uomo lo sfruttamento commerciale e mediatico della bellezza femminile, che indebolisce le donne inchiodandole a stereotipi umilianti.

E’ un mio problema che l’agenda politica e quella economica siano decise quasi esclusivamente da vecchi maschi che bloccano qualunque innovazione per il loro vantaggio personale. E’ un mio problema la mancanza di welfare e di servizi, freno all’occupazione femminile e allo sviluppo. E’ un mio problema l’eccesso maschile che sta danneggiando tutti, donne e uomini. E serve anche il mio impegno …

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Donne e Media, il 25 novembre all'Università La Sapienza

Donne e Media, il 25 novembre all’Università La Sapienza

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Le analisi di DIS.AMB.IGUANDO: Berlusconi, Napolitano, Monti

Le analisi di DIS.AMB.IGUANDO: Berlusconi, Napolitano, Monti

Segnaliamo di nuovo un interessantissimo articolo di Giovanna Cosenza, di cui seguiamo giornalmente il blog che è luogo prezioso di strumenti di analisi e punti di vista innovativi. Qui in particolare analizza i discorsi di ieri sera di Berlusconi, Napolitano e Monti.…

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