Posts tagged "futuro"
DAL WEB AL TERRITORIO: ECCO IL NOSTRO PROGETTO

DAL WEB AL TERRITORIO: ECCO IL NOSTRO PROGETTO

di LORELLA ZANARDO

“I Cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo” Karl R. Popper

“Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone” Audre Lorde

Partendo da queste due massime che stanno alla BASE del nostro lavoro, cioè l’Educazione permanente ai MASS MEDIA e la Necessità di trovare nuovi strumenti di analisi del contesto in cui viviamo, lavoriamo con energia dall’apertura di questo blog. Oggi 5 settembre è un giorno importante, e lo condividiamo con voi. Oggi è il giorno in cui partoriamo il nuovo blog, figlia e figlio di quella che è divenuta la nostra pratica quotidiana: il blog per informare, gli incontri reali per cambiare il mondo.

La grafica e la nuova impostazione sono frutto concepito insieme allo STUDIO LEF “siamo uno studio di design che si occupa di progettazione a 360°, dalla comunicazione al product design al design dei sistemi e servizi, dall’ e-learning all’interaction design. Ci chiamiamo LEFstudio e siamo due designer, io e Francesco, laureati in Product design e specializzati in design dei sistemi all’ISIA Roma, e Luca un programmatore/musicista. Dato il mio interesse nei confronti delle questioni di genere, in ogni lavoro cercheremo di eliminare stereotipi e costruire oggetti a misura di “persona” e non più a misura d’uomo”. Enrica ne è una delle componenti, conosciuta sul web attraverso la segnalazione di Giorgia Vezzoli di vitadastreghe.com, abbiamo iniziato successivamente …

Continua a leggere...
L'estate fragile

L’estate fragile

I vecchi di tutto il mondo si assomigliano, per nostra grande fortuna. Seduta nel piccolo caffe di questo sperdutissimo villaggio del nostro mediterraneo, osservo, non vista, un uomo anziano sotto un pergolato d’uva. Da più di mezz’ora sta immobile, un bastone semplice tra le mani, vestito così come hanno vestito per secoli i nostri vecchi dalla Sicilia alla Grecia. Tutt’intorno è un brulichio di persone che vanno e vengono dal locale, che parlano, si salutano, scherzano. Lui sta. Guarda, non noi, direi, guarda un punto che parrebbe lontano, ma più probabilmente è il filo di un ricordo che sta seguendo. Sta e guarda come ha visto fare a suo padre probabilmente, a suo nonno e ai molti altri che lo hanno preceduto. Qui non arrivano i giornali ma internet sì, e non ho ancora capito se è una forma di evoluzione o no. La borse europee crollano, ho così la possibilità di leggere, i Governi, e non solo il nostro Governo, non sanno cosa fare: qualcuno azzarda licenziamenti, tagli, idioti accorpamenti di giorni festivi: come se bastasse, come se qualcuno ci credesse che basterà mettere insieme il 2 giugno e l’immacolata per salvarci da un crollo che è di un sistema, e che noi siamo impreparati ad affrontare. Basterebbe dire:” Non sappiamo cosa fare, dobbiamo prendere tempo, siamo ad un punto di svolta epocale e non abbiamo gli strumenti. O forse li potremmo avere, ma sarebbero impopolari e forse perderemmo il vostro consenso e dunque i vostri voti, e dunque …

Continua a leggere...

11 giugno, Firenze: Crisi di un Modello Economico

Sabato 11 giugno, ore 10.30, a Firenze si parla di futuro sostenibile. Presenterò il nostro progetto nelle scuole con esempi di prassi positive che raccontano di un’Italia che esiste nonstante non sia raccontata dai Media. Altri ospiti Susanna Camusso, Ivan Lo Bello, Stefano Zamagni, Turiddo Campaini. Modera Curzio Maltese. Se volete partecipare è necessario iscriversi.…

Continua a leggere...

Un Post Solo per Donne/2

Mi invita la direttrice di una nota organizzazione femminile ad un convegno dove verranno presentate le azioni portate avanti da associazioni varie sul tema donne negli ultimi anni. Leggo il documento: ci sono tra gli altri, anche gruppetti di donne sconosciuti, non Il Corpo delle Donne però. Mi informo su chi sia la responsabile del convegno: è una donna  che si occupa di tematiche femminili, di cui ho parlato nel mio libro, che ho coinvolto in un paio di presentazioni: si è “dimenticata” però di noi. L’Associazione xxx,  che si dovrebbe occupare di azioni utili alle donne, in un anno ha combinato poco: in compenso per entrare nel suo CdA, alcune donne si sbranano. Mi chiedo perché, visto che l’associazione è poco conosciuta e non pare avere rilievo. La scrittrice che scrive di donne mi chiede aiuto, vuole che inserisca l’annuncio della loro costituenda associazione sul nostro sito: fatto!  Nei mesi però vengo a sapere che la scrittrice in questione organizza incontri ma non ci coinvolge. L’Università yyy che tiene corsi di genere ha una rubrica online con tutti i link a tutte le  associazioni che trattano di donne, proprio tutte. Ma non al nostro. Chiaramente se ne sono accorti tutti che mi chiamano chiedendo: perché? Dall’inizio di questo lavoro ci siamo sempre relazionate/i con altre donne e associazioni con gratitudine o/e interesse.Ebbene, a parte alcune amiche con cui si è stabilita una relazione profonda, altre donne/associazioni, negano, fingono di non vedere il tornado provocato da Il Corpo delle Donne. …

Continua a leggere...

Dialogo tra un uomo e una donna

Pubblichiamo per intero il testo del dialogo con Nichi Vendola. In neretto i punti che mi paiono importanti, perché forieri di un nuovo modo di pensare e forse di essere. Su questi è importante avere la vostra opinione. Grazie.

NICHI E LORELLA: «CI METTIAMO LA FACCIA»

Coltivano pensieri lunghi, scuotono anche chi non la pensa come loro. E stanno costruendo un sorprendente ponte sul futuro. Dialogo esclusivo tra due atipici 50enni: il politico-guru (Vendola) e la documentarista-blogger (Zanardo).

Tempo fa in un dibattito Elisa s’è alzata e mi ha detto: “Io ho 18 anni e cambierò il mondo, ma tu e quelli come te dovete aiutarmi”. Credo che la mia generazione abbia compiuto uno scempio e il mio compito per i prossimi dieci anni è creare un ponte sulle macerie e consegnarlo a chi ha 15, 16, 17 anni. Il mondo si può cambiare e i ragazzi possono dare molto». È diretta Lorella Zanardo, autrice del fortunatissimo documentario Il corpo delle donne (oggi anche un libro Feltrinelli). Con questo spirito sta girando da un anno – a sue spese – le scuole italiane, per denunciare la rappresentazione univoca delle donne e promuovere la consapevolezza del linguaggio televisivo. «In questi giorni i giornali si chiedono se farò il ticket con Veltroni o con Bersani. Ma io lo faccio con lei!». Ride Nichi Vendola, governatore della Puglia. I giovani li conosce bene: su di loro ha fatto una gigantesca scommessa con le sue politiche. «C’è una generazione che si …

Continua a leggere...

Metterci la Faccia (8)

C’è bisogno di facce, facce vere, facce che raccontano di una vita che non si ferma all’apparenza. Volti alternativi ai “non volti” televisivi e pubblicitari. Che raccontano di noi a chi ci incontra.

Oggi 10 luglio è uscito su D Repubblica un articolo sull’incontro tra me e Nichi Vendola, avvenuto il mese scorso durante il  giro della Puglia per gli incontri con gli studenti e le presentazioni del libro.

Cio’ che trovo interessante è che dalla nostra conversazione emerga la possibilità del cambiamento. Nessuna paura nell’utilizzare parole “alte”, nessun timore di volare alto.

Politica per occuparsi del mondo e delle cose del mondo.

 

 

 

Qui potete leggere on line l’articolo. (da pagina 52)…

Continua a leggere...

Un altro mondo è possibile, Yes we can, ecc

Non so voi, ma io ho ormai l’allergia agli slogan ipercitati tipo “yes, we can”, “un altro mondo è possibile” e così via.

Il problema nasce dall’abuso che se ne fa.

“Yes, we can” è nato per raggiungere un obbiettivo fino a tempo fa impensabile: un presidente nero e democratico alla Casa Bianca. Poi però l’abbiamo visto usare da parte di molte aziende per stimolare i propri dipendenti a superare la crisi, a farsi carico del raggiungimento di obiettivi difficili. E allora “Yes we can” ha perso la sua carica emotiva, è diventata un’incitazione svuotata del suo significato profondo ed etico e infastidisce persino perché declinata al raggiungimento del profitto, o di una meta sportiva o altre amenità.

“Un altro mondo è possibile” dovrebbe essere il memento davanti al nostro letto e che vediamo come prima cosa ogni mattina, anche in questo caso abusato e depredato della sua portata evocativa.

Il sottotitolo de IL CORPO DELLE DONNE potrebbe essere uno dei due slogan citati, quando ancora erano carichi di significato.

Vale la pena di raccontare la storia che ha condotto al documentario.

Lo scorso anno ho risentito parecchio della crisi economica, che ha avuto un unico risvolto positivo: mi si è liberato del tempo.

Nella lingua cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: il primo wei significa problema, il secondo ji significa opportunità. Il modo migliore per uscire da uno stato di crisi sembrava dunque quello di cogliere le opportunità di crescita in esso contenute.

Improvvisamente si sono

Continua a leggere...