Posts tagged "donne"

Donne e Tv. Workshop a Roma: modificare subito il Contratto di servizio Rai e, soprattutto, farlo rispettare

Giorgio Napolitano: ‘Rifiutare un’immagine della donna che risponda a funzioni ornamentali o che venga offerta come bene di consumo, attraverso una forma di rappresentazione che offende profondamente la dignità delle donne italiane’.

Si è tenuto a Roma il 15 aprile 2010, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, l’incontro ‘Donne in TV e nei Media: un nuovo corso per l’immagine femminile’, workshop promosso da Gabriella Cims, coordinatrice dell’Osservatorio Direttiva UE Servizi di Media Audiovisivi, e Key4biz, con lo scopo di dare seguito, visibilità ed esecuzione all’Appello ‘Donne e Tv’ lanciato a novembre 2009. Un percorso intenso che ha raccolto nei mesi l’adesione convinta di centinaia di donne impegnate in diversi settori della vita sociale, politica ed economica del paese, che ha raggiunto a febbraio il suo primo e rilevante riconoscimento istituzionale, grazie alla lettera pervenuta al Presidente del Comitato Pari Opportunità del Ministero dello Sviluppo Economico, Mirella Ferlazzo, a firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Una prima risposta che ha certamente rafforzato la crescente attenzione attorno alla proposta di emendamenti presentata da Gabriella Cims e finalizzata a modificare nel dettaglio il Contratto di servizio pubblico della Rai, con la richiesta espressa di adottare un codice regolamentare simile a quello adottato da altri Paesi europei in materia, nel pieno rispetto della dignità umana, culturale, di genere e professionale delle donne.

Un Contratto di servizio pubblico che è scaduto nel dicembre del 2009 e che in vista del suo rinnovo può e …

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Un’altra donna

Questo è il blog di Laura Albano: http://unaltradonna.wordpress.com.

Laura è una lettrice del blog da tempo. Fotografa i volti delle donne che “ci mettono la faccia”.

Venerdi scorso ha organizzato un interessante dibattito a Firenze con le

donne di Libere Tutte: http://liberetuttefirenze.blogspot.com.

Hanno portato in giro per le Case del Popolo il nostro documentario.

Da queste azioni si riparte, da questo riappropiarsi del territorio, dal confronto diretto con le persone.

Con Laura e le sue compagne il cambiamento è già inziato.…

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Poiché sono una donna

Poiché sono donna, nessuno, più di me,

conosce il silenzio del tempo che muta,

le parole del conforto, il dolore dell’abbandono.

So della caducità della vita e dell’illusione dell’apparenza,

ma intuisco più di altri l’eternita’

di un gesto compiuto nella bellezza.

Poiché sono donna,

porto su di me il peso dei reietti,

e di tutti coloro che in ogni epoca furono emarginati.

Sul mio viso si scorgono ancora

le sofferenze delle donne che mi hanno preceduto.

Nel mio grembo, la pienezza di tutte coloro che hanno procreato.

Poiché sono donna, so cos’è il dono.

E ho imparato, nel tempo, a vivere nella sua dimensione.

Raramente sono stata ascoltata, più spesso osservata

con brama, con sospetto, con disprezzo,

con risoluta indifferenza.

La mia voce dice di voci mai considerate.

La mia penna di menti che, per loro natura e per la propria diversità,

non sono state comprese.

Poiché sono donna sogno,

e sognando sperimento l’esistere di differenti nature.

Nella mia complessità nutro in silenzio

il seme del caos da cui proveniamo

e che non potrò mai, poiché sono una donna,

fingere di non aver avvertito.

Giorgia Vezzoli

http://vitadastreghe.blogspot.com

SGUARDI accoglie poesie, fotografie, pensieri, film, teatro che ci e vi piacciono, su cui state lavorando, che state creando. E che possono ampliare la nostra visione di mondo.

progetto@ilcorpodelledonne.net

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Women’s Tribune – Essaouira

“Ringrazio Fathia Bennis organizzatrice di questo convegno e Sua Maestà il Re Mohammed VI per la visione luminosa che ha delle donne.”

Inzio così la mia presentazione “Per una Nuova Rappresentazione delle donne nei Media” al congresso “Women’s Tribune” a Essaouira, Marocco, che promuove l’incontro di donne per lo più attive politicamente, sulle due sponde del Mediterraneo.

La presenza marocchina e francese è cospicua. Ci sono però anche molte donne provenienti da altri Stati Africani. Oltre a me l’unica altra italiana è Serena Romano, presidente di Corrente Rosa e grande promotrice di efficaci connessioni tra donne.

Nouza Skalli, Ministra dello Sviluppo Sociale, della Famiglia e della solidarietà è una delle 5 ministre marocchine, tutte con portafoglio.

Nel giro di pochissimi anni, ci racconta, il numero delle donne nelle amministrazioni in Marocco è aumentato in maniera vertiginoso passando da 127 a 3428, cambiando radicalmente il modo di fare politica e incrementando azioni di economia agevolata per le donne e programmi di microcredito per lo sviluppo di attività commerciali.

Qui le quote sono state adottate con successo “per avere più donne in poco tempo e avere così più fiducia in una democrazia realmente partecipativa”.

Colpisce la tenacia di Skalli e l’entusiasmo. Si direbbe da noi che “non sembra un politico” intendendo che ha conservato una freschezza nella comunicazione, una capacità di entrare in relazione tipica di chi sta sul territorio tutto l’anno e si occupa di aprire scuole in aggiunta alle oltre 350 unità di accoglienza per proteggere chi subisce violenze sessuali.…

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Metterci la faccia (6)

Ogni tanto questo blog, è a disposizione di chi ci legge e che, nelle cose che fa, ci mette la faccia.

C’è bisogno di facce, facce vere, facce che raccontano di una vita che non si ferma all’apparenza.

Volti alternativi ai “non volti” televisivi e pubblicitari.

Che raccontano di noi a chi ci incontra.

Anais Ginori ha una bella faccia, che è un dato importante perché è una giornalista e lavora in un ambiente dove negli ultimi anni stentiamo a riconoscere uomini e donne che mettano la faccia nel lavoro che fanno.

Ha appena scritto un libro “Pensare l’impossibile. Donne che non si arrendono”, dove racconta storie di donne, diversissime una dall’altra, che condividono la passione per l’impegno, la militanza dell’esserci nelle cose che fanno. Racconta anche della storia che c’è alle spalle del documentario Il Corpo delle Donne, quella che mi/ci ha condotto fino ad oggi.

L’ho guardata con attenzione in un’intervista che Repubblica tv le ha fatto, la potete ascoltare qui con Miriam Mafai.

Mentre le immagini scorrevano sullo schermo mi colpiva qualcosa a cui non riuscivo a dare un nome, un elemento nuovo che percepivo ma che non mi si evidenziava chiaramente.

Poi, durante un primo piano ho capito che la faccia giovane di Anais vicina a quella di Miriam poteva essere l’inizio di una bella storia. Di donne parlano da sempre solo le grandi meravigliose “storiche” donne italiane: la Mafai, la Muraro, la Aspesi, Hack, Spinelli, Saraceno, Melandri… però mai nessuna giovane …

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

E’ LA NOSTRA GIORNATA. Non una festa, che ancora non c’è moltissimo da festeggiare, ma la nostra giornata sì.

Una giornata per parlare, discutere e confrontarci. Per fare rete tra di noi: nei momenti di passaggio, come questo che stiamo vivendo, sentire il supporto delle altre donne è importante.

Il 7 marzo di un anno fa proiettavamo per la prima volta il nostro documentario all’ Associazione Arca 2000 di Milano, a cui dobbiamo molto.

Grazie di cuore a tutte e a tutti voi.

Ecco le locandine e i nomi delle associazioni che proiettano IL CORPO DELLE DONNE per l’8 marzo.

Sono quelle di cui abbiamo notizia, poi ci sono decine di scuole, altre associazioni, gruppi di donne che ci dicono che per questa giornata guarderanno il documentario insieme alle amiche, direttamente dal nostro blog.

Perdonateci se qualche nome ci è sfuggito, avvisateci che vi aggiungeremo con piacere!

Roma, Commissione Consigliare “Elette” del Municipio XVI

Montreal (Québec, Canada), Centro Donne Italiane

Torino, Associazione AlmaTerra

San Domenico di Fiesole (FI), Istituto Universitario Europeo

Reggio Emilia, Istituto professionale don Zefirino Iodi

Lesina (FG), Associazione culturale OLTRELago

Acireale (CT), Comunità “Madonna della Tenda”

Napoli, seminario della casa editrice “L’isola dei ragazzi”

Pero (MI), assemblea RSU

Taranto, circolo femminle Arci

Bologna, Comitato Pari Opportunità Arpa Emilia Romagna…

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La Realtà

“Sono una manager, non una donna” grida stizzita Margareth al suo assistente, buttando a terra il fiore che quest’ultimo le aveva porto durante una convention.

“La Dott.ssa Santi è una donna con le palle, per questo l’abbiamo assunta” dice il direttore presentando la nuova manager al consiglio di amministrazione.

Accadeva anni fa, accade tutt’ora.

In una società dove “se non lavori non esisti”, intendendo lavoro come unica possibilità di affermazione di sé, molte di noi hanno deciso di lavorare come uomini per esistere, per diventare visibili.

Il prezzo è stato altissimo.

Non c’era scelta: tempi e metodi di lavoro erano declinati al maschile e noi li abbiamo adottati. Che altro si poteva fare? Chi entrava e si trovava ad essere unica donna tra una moltitudine di uomini non aveva scelta: bisognava adottare stili di comportamento maschili. Quelli delle donne erano però diversi, né meglio, né peggio.

Ci siamo adeguate.

E, come bene scrive Marina Terragni nel suo libro “La scomparsa delle donne”, il rischio è che noi donne si stia scomparendo o che come, dico nel documentario Il Corpo delle Donne, sia  in gioco la sopravvivenza della nostra identità.

La più potente responsabile dei casting di Mediaset è stata per anni una donna. La vedete anche nel film di Erik Gandini Videocracy. E’ un lavoro terribile: non si tratta di selezionare ragazze graziose che sappiano ballare. La scelta viene fatta con criteri maschili: “chinati, fai vedere il culetto, fai boccuccia.” La prescelta sarà quella che alzerà l’audience, quella …

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