25 Novembre a Roma: Genere e Generazioni

25 Novembre a Roma: Genere e Generazioni

Da alcuni giorni prima dei dibatitti in giro per l’Italia, donne volonterose e  indispensabili raccontano dei dati sulla violenza alle donne. Sono dati scomodi e ci dicono che no, non sono gli stranieri a riempirci di botte, più spesso i familiari. Che le violenze accadono spesso dentro casa. Che molte donne non denunciano. Che in pronto soccorso la prognosi è spesso di 20 giorni, dopo scatterebbe la comunicazione alla polizia.

Le donne spessissimo proteggono i loro aguzzini. Per paura, per amore, per i figli. La violenza è una delle prime cause di morte. Quando lo racconto vedo gli sguardi maschili inabissarsi, come dire: “Io non violento e non picchio, cosa c’entro io?” Nulla, vorrei rispondere. Nesuno vuole colpevolizzare ma parlarne è importante, è vitale.

E sull’importanza delle relazioni e del dialogo è centrato l’incontro di oggi a Roma. Genere e generazioni. Dalla coesione sociale parte un nuovo Paese. Vi aspetto.

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La Vita non Finisce con la Morte

La Vita non Finisce con la Morte

Quel che resta di te è quel che trasmetti alle altre persone.

Si definisce artista e le do ragione. Ascoltate, prendetevi del tempo. Nessuna paura della morte, solo chi conduce una “non vita” teme la morte. Grande lezione. Bello il rapporto intergenerazionale tra la centenaria che ha cambiato la storia delle donne e le giovanissime sue discepole. La loro vita sarà anche il proseguio della vita della scienziata.

Lettura consigliate: Il diario di Jane Sommers di Doris Lessing Non è un paese per vecchie di Loredana Lipperini

Venerdì onoriamo il 25 novembre discutendo di rapporti intergenerazionali. La coesione sociale sta alla base di un Paese evoluto. Genere e Generazioni.

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Il Fare Politica

Il Fare Politica

Vi scrivo mentre scorrono le immagini de Il Corpo delle Donne. Siamo al Palazzetto dello Sport di Valdagno, centinaia di ragazzi dell’istituto tecnico poche ragazze. Loro sono tutt’intorno a me. Bisogna avere coraggio e desiderio, per calarsi in mezzo a questa forza fatta da 16enni, non temerli, starci in mezzo. Come vi ho già detto è un incontro di corpi. Niente divisioni, niente cattedre, podii, niente. Un microfono gelato e il mio corpo in mezzo ai loro corpi. Questa è la politica.

Ieri, viaggiando in treno in piedi da Padova a Feltre ( due ore senza nemmeno dove appoggiarmi. Pare che la regione veneto, come altre regioni, non possa piu pagare trenitalia. e trenitalia taglia i vagoni), pensavo a questa incredibile avventura. Da tre anni in giro, incontriamo migliaia di donne uomini giovani vecchi.. L’Italia che esiste e resiste. Peccato pensavo con rabbia e sconforto. Se ci appoggiassero, se il ministero ci desse dei soldi: avremmo potuto riprendere tutto, un video che varrebbe piu di mille inchieste: Italia 2009 -2011ecco il video.  Ecco cosa pesnano le ragazze e i ragazzi. Bastava un operatore e un organizzatore. Poi ci ho ripensato. “Se non appari non esisti” dicono molti, ma noi sappiamo che non è vero. Questa esperienza incredibile esiste e sta cambiando il Paese. Restano gli incontri, migliaia di persone che a loro volta saranno gli artefici di altri cambiamenti. Non appariamo e esistiamo. Oh se esisitiamo. Mentre quelli che detengono il potere e che AVREBBERO DOVUTO AIUTARCI e non …

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Il Giovane Corpo di Aliia

Il Giovane Corpo di Aliia

Aliia Magda Elmahdy ha 20 anni è egiziana, atea e blogger. Sul suo blog ha recentemente postato delle foto che la ritraggono nuda “il suo grido contro una società violenta, razzista, di prevaricazione sessuale e ipocrita”. La sua ribellione è coraggiosa e va supportata in un momento in cui in Egitto gli Islamisti stanno cercando di impossessarsi del potere. “Corpo delle donne che da origine al caos che è causa di corruzione, quindi corpo che va tenuto coperto.” Così il pensiero dominante.  In Egitto l’infibulazione è pratica diffusissima. Ricevo queste notizie dall’amica attivista Maryam Namazie. Proteggiamo Aliia. Stiamole vicine. Che nessun male le venga fatto. Mi raccomando all’erta.

Pensate che forza comunica il suo giovane corpo nudo e imbrigliato! Come comunica! Decido di mettervi qui il link alle foto di Aliia ma di non pubblicarle in homepage. Il nudo del suo giovane corpo ha un effetto di denunica dirompente in Egitto dove i corpi sono  per lo più  nascosti, ma da noi sarebbe l’ennesimo nudo usa e getta. E non è questa l’intenzione di Aliia.

http://freethoughtblogs.com

 

leggete anche LETTERA DA SYDNEY qui a destra

Scultura di Anna Santinello “Senza titolo” 1994 Filo di ferro intrecciato cm. 100 x 390 x 170

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Quel che Pensate non è Vero!

Quel che Pensate non è Vero!

Questa foto mi arriva via mail e si sta diffondendo anche all’estero

La prima cosa che notiamo è che le donne raffigurate in alto sono mature mentre le donne raffigurate in basso sono giovani e avvenenenti.

L’attenzione si sposta poi su ciò che è scritto sotto la foto: dalla lettura  emerge che le prime in alto hanno curricula prestigiosi. Le donne raffigurate in basso non hanno curricula prestigiosi.

QUINDI: La prima cosa che molti e molte deducono è che le donne mature e anziane hanno profesionalità e spessore. Le giovani no.

Come sappiamo la realtà non è questa. L’Italia pullula di giovani donne preparatissime . Però il Governo precedente ci lascia questa eredità. Avendo privilegiato sì le giovani donne, ma spesso premiando l’avvenenza e non la competenza, quello che rischiamo oggi è che le ragazze si trovino a dovere combattere l’ennesimo stereotipo. Quindi denunciamo  pubblicamente e con forza ogni rappresentazione che ci immobilizza.  Libere dagli stereotipi. Fuori dall’ennesima gabbia. Mizzica ma quanta paura facciamo se ogni giorno tentano di infilarci in una gabbia nuova?ANcora dobbiamo ripetere che possiamo essere giovani e avveneenti e con tacco, cicciotte e coltissime, anziane e tigri, vecchissime e eroticissime, giovanissime e preparatissime? Per gli uomini funziona da millenni. Vi immaginate se John Elkann a capo della Fiat a 22 anni con un faccino imberbe si fosse chiamato Giovanna Agnelli? Dovremmo riflettere più profondamente. Se facciamo così paura significa che  abbiamo più potere, potere profondo intendo, di quello di cui noi stesse siamo consapevoli. Mmmmmmhhh  riflettiamo.…

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Lettera a una Bambina mai Nata

Lettera a una Bambina mai Nata

Alcuni anni fa feci un viaggio in Rajasthan. Lessi nell’edizione inglese del quotidiano locale che l’apparecchiatura per l’ecografia recentemente introdotta in alcuni ospedali, era particolarmente apprezzata dalle famiglie indiane perchè permetteva l’aborto selettivo: se infatti il feto fosse stato femmina, si poteva decidere di interrompere la gravidanza.

Nella democrazia più popolata del mondo, con una economia in pieno sviluppo ma ancora pieno di contraddizioni, molte donne hanno accesso agli studi e si iscrivono all’Università ma resta viva una mentalità arcaica e mostruosa che fa percepire la nascita di una figlia femmina come una iattura: bisognerà crescerla, pagarle una dote costosissima, insomma un peso enorme per una famiglia. Ricordo che mi sentii quasi male nel leggere la notizia, non riuscii più a godermi il viaggio e passai il tempo a scrutare i volti delle bimbe che incontravo per cercare di comprendere se vivessero una emarginazione evidente.

Ora leggo su vari quotidiani che 500 bambine mancano all’appello qui in Italia. Pare che famiglie di stranieri qui residenti, utilizzino l’ecografia per l’aborto selettivo, così come in India. 5oo bambine mai nate in Italia, ottava potenza economica mondiale. http://www.infooggi.it

CI riguarda tutte, lo sapete vero? Non è un problema da emarginati. Noi donne siamo ancora ritenute un fardello. Non conta pensare che no, nella nostra famiglia no, nel nostro contesto non accade. E’ come per la pubblicità lesiva dellea nostra immagine: non siamo noi a culo in aria nelle affissioni, ma QUELLE IMMAGINI, cambiano radicalmente l’immaginario intorno al  femminile, che riguarda quindi anche …

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Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Leggete qui sotto. Leggete per favore. Ricevo mail così  a decine tutti i giorni. Questa la pubblico perchè grida l’urgenza ma in più è progettuale, brava Gloria. Noi donne siamo brave ad attivarci quando ci sentiamo indispensabili a salvare il mondo, in tempo di guerra è stato così, con le partigiane e non solo. Forse uno dei motivi per cui non riusciamo ad essere decisive in questo momento, a non essere assertive fino in fondo ed ottenere quanto ci meritiamo è che la meta è vaga: viene chiesto più potere, più visibilità, in pratica cosa vogliamo? Qui, e lo scrivo nel post di ieri e di oggi e in futuro, ci chiamano a fare il nostro dovere: occuparci del mondo. Per troppo tempo abbiamo abdicato al nostro ruolo, che è prenderci cura in senso ampio. Qui c’è da fare, leggete anche i commenti al post su FB. Si può lasciare dire a Gloria: “Loro sono il vero futuro, non io”? Possiamo? 

Gentile Lorella, parlo direttamente a lei anche se non so chi leggerà. Sono una ragazza di 23 anni, al primo anno del corso di laurea magistrale in Semiotica. Da tempo desideravo scriverle per chiederle un consiglio, mi sono convinta ora dopo aver letto il post “Andare Avanti”. Da qualche tempo ho capito ormai che quello che desidero veramente fare nella vita è insegnare, fare formazione nelle scuole superiori. La strada che ho intrapreso non è delle più consone, ma è anche vero che l’educazione di cui mi vorrei occupare

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