Artemisia Insopportabile Assassina

Artemisia Insopportabile Assassina

Alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni mi hanno preoccupato parecchio, ve li propongo sperando di suscitare una discussione proficua.

-Recentemente il Manifesto ha dedicato una recensione al mio libro Senza Chiedere il Permesso . Scrive Francesca Rigotti autrice dell’articolo, che pur ritenendo il mio lavoro nelle scuole molto utile, non è d’accordo e si stupisce quando sostengo la “non responsabilità” delle giovanissime che scelgono di diventare letterine schedine veline amanti del Premier. Certo possiamo alleggerirle dal sentirsi in colpa, continua l’autrice, ma responsabili lo sono perché potrebbero autodeterminarsi a ben altro come tante altre ragazze, la maggioranza, che così fanno. Ci tengo a ribadire la responsabilità della mia generazione e in particolare di chi ha ricoperto incarichi politici, nel non avere utilizzato  la televisione per proporre modelli positivi da seguire. Non lo riscrivo qui perché lo spiego benissimo nel libro: la tv è un potente messo di socializzazione e, pur sapendolo, abbiamo permesso che trasmettesse il peggio che si possa immaginare per 30 anni; contemporaneamente la scuola veniva fatta a pezzi. Ora io ritengo- e quelli di sinistra non lo ritengono più?- che la politica si debba occupare della educazione e formazione dei cittadini. La sinistra non ha fatto la legge sul conflitto di interessi. E ora, dopo avere permesso che i ragazzi/e crescessero guidati dai potenti modelli negativi proposti dalla televisione, come possiamo criticare  il risultato del non essersi fatta carico? Lo dico e lo ripeto: chi si occupa dei più deboli? I figli dei radical chic, i …

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In Difesa delle Bambine/i: La Carta di Milano

In Difesa delle Bambine/i: La Carta di Milano

Sono onorata di avere potuto collaborare a creare la Carta di Milano, in difesa dell’immagine dei bambini e delle bambine. Tutto il nostro  lavoro di qs ultimi 3 anni va in questa direzione. Ecco perchè vi invito a visitarne il sito e a firmare la Carta al più presto, oltre che a diffonderla. Un grande passo avanti grazie a Terre des Hommes. In occasione della quinta edizione del CHILD GUARDIAN AWARD, Terre des Hommes presenta  la Carta di Milano, un documento realizzato da oltre 70 esperti del settore per migliorare la qualità della comunicazione pubblicitaria nel rispetto ai bambini e proteggerli da strumentalizzazioni e abusi. “L’immagine delle bambine e dei bambini sembra oggi prestarsi a un uso spesso strumentale che, se da un lato ne sminuisce la dignità, dall’altro finisce per rafforzare stereotipi discriminatori di genere o costruire stili di vita pericolosi”, dichiara Donatella Vergari, Segretario Generale di Terre des Hommes. “Per questo crediamo che il rispetto delle bambine e dei bambini richieda oggi nuovi strumenti e un nuovo impegno di responsabilità sociale da parte di tutti gli operatori coinvolti nel mondo della comunicazione. Con la Carta di Milano chiediamo a tutti di sottoscrivere e condividere questo impegno”. Sul sito www.cartadimilano.org è possibile da oggi aderire alla Carta di Milano e inviare il proprio commento.…

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Nuovi Occhi per i Media da oggi in Trentino

Nuovi Occhi per i Media da oggi in Trentino

Oggi abbiamo presentato a Trento il corso NUOVI OCCHI per i MEDIA per le Scuole Medie Superiori. 64 ore di formazione nelle scorse settimane, diverse/i docenti coinvolte/i, e loro, i giovani formatori e formatrici che andranno nelle scuole a portare strumenti di Educazione ai Media e Cittadinanza Attiva. Dopo la Toscana anche il Trentino diventa Regione Consapevole, fornendo a chi ha oggi 14-18 anni gli strumenti critici necessari per non essere un cittadino passivo nei confronti delle immagini e della comunicazione.Sono disponibili MODULI  di 2/4/6 ore. Se siete un docente interessato/a, potete scrivere anche qui, inoltreremo con piacere le vostre richieste.…

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Quel Maschile che Crea il Mondo

Quel Maschile che Crea il Mondo

Il mondo ha bisogno di Maschile, ma spesso quello che vediamo agito è una  brutta copia di una forza creatrice e affidabile che pare stia sempre più scomparendo. Ed è per questo che oggi scelgo con rispetto di pubblicare la lettera che Marina ci ha scritto alla morte di suo nonno. Una lettera che mi ha commossa profondamente . Da tempo lavoriamo suilla costruzione di PONTI tra i generi e le generazioni, ponti che sono ricorrenti nel nostro video SENZA CHIEDERE IL PERMESSO.

Ho orrore della parola rottamazione delle persone. CIò che va rottamata è l’incompetenza, la disonestà, il cinismo. Abbiamo , io personalmente ho, un bisogno non più procrastinabile di uomini come il nonno di Marina.E nelle scuole i ragazzi/e stanno a bocca aperta all’ascolto dei “vecchi” che raccontano di una vita spesa bene. Venite e constatate. Non sono  i ragazzi/e che chiedono la rottamazione. Attenzione perchè questo è un Paese che sta perdendo la sua memoria. E io credo che senza valorizzazione di chi siamo stati, non si costruisca futuro.

“Mio nonno Mario era un uomo del fare: a noi nipoti non ha mai dato una mancia o comprato un giocattolo nuovo, ma ha sempre costruito o aggiustato qualcosa. Era di quella generazione virtuosa italiana, con le mani sempre sporche perchè indaffarate, per cui le cose non si buttano ma si riparano. Era burbero mio nonno, ma a tanti di quelli che al funerale sono venuti ha cambiato una lampadina o aggiustato

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Disubbidire.

Disubbidire.

ORGOGLIOSA DI ESSERE UNA DONNA Gli uomini, il loro orgoglio di genere lo mostrano al mondo giornalmente. Poi c’è l’orgoglio gay. E noi? Quando tocca a noi? Quando tireremo fuori il nostro orgoglio, la nostra bella certezza che donna è bello, anzi è bellissimo? Scrissi tempo fa un post, PRIMA DONNA. Intendendo che viene prima ESSERE DONNA del mio essere di un partito, di un azienda di un uomo. PRIMA DONNA. Elezioni primarie e immagino poi le politiche, da sesto mondo. Persino Vendola che fino qualche tempo fa proponeva donne a destra  e manca, ora pronuncia solo nomi maschili. Poi c’è il baldanzoso rottamatore, poi  Bersani che in tanti anni non ha mai fatto nulla di importante per la causa nostra e Grillo con il suo punto G. Allora? Italia popolata da migliaia di YES GIRLS, donnine contente di essere alla corte di quel giornalista, di quel politico, di quel manager. Donne che mai si autorizzano. Passo ormi la vita ad innalzare il livello di consapevolezza delle ragazze e/i sperando che tra 10 anni possa essere diverso. Lo sapete che il World Economic Forum ci ha declassati? Che siamo all’80esimo posto del gender gap e l’anno scorso eravamo al 74esimo? Non ci vergogniamo? Che cavolo stiamo facendo? Il Paese va a rotoli perchè noi donne italiane siamo delle deboli, senza forza, senza convinzione. Siamo la maggioranza santiddio? Su la testa! e basta sentirsi di esistere solo se ottieni lo sgaurdo di approvazione di uno qualsiasi. Qui non è questione di …

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Io Voglio Restare

Il dibattito è partito per la dichiarazione della Ministra Fornero sull’essere CHOOSY dei giovani italiani/e. E’ continuato con la lettera di Giulia Rosoni , Giulia Camin, Livia Fiorio e Stefania. Tutte pubblicate qui sotto. Oggi ospitiamo la lettera di Serena Fondelli che fa parte di www.iovogliorestare.it. Si troveranno domani a Firenze, Fortezza da Basso, alle h13, all’interno del grande incontro 10+10.

Sono un medico, specialista in Malattie Infettive, e da quando ho 6 anni voglio fare questo mestiere. Ho improntato la mia vita per riuscire in questa impresa, nata da figlia di operai e prima ancora di contadini. Ci sono riuscita e con il massimo dei voti. Da un anno vedo tagliare i fondi alla Sanità e vedo sempre meno garantito il diritto alla salute per tutti i cittadini e cittadine di questo paese, non so se il fatto che io non troverò mai quel lavoro che ho sempre desiderato e per cui ho studiato una vita, sia il male peggiore.

E infatti voglio provare ad uscire dalla personale sensazione avuta di fronte alle dichiarazioni di una Ministra, che mai ha avuto una vocazione politica e che spera infatti che le nostre reazioni siano tutto meno che politiche. Ci possiamo infastidire, arrabbiare e vergognare del nostro paese. Ma quello che certo riuscirà a cambiare qualcosa non saranno le nostre sensazioni. Senza l’impegno di tutti e tutte queste rimarranno solo parole e se non troviamo il modo di fare proposte che contrastino quello che poi alla fine ci troveremmo

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Cut the World

IMPORTANTE: Questo video non è per tutte/i. Date che tra me e chi legge c’è un rapporto di fiducia, vi chiedo, se mi rispettate e avete meno di 16 anni, di non guardarlo. Grazie. Anthony and the Johnsons è un cantante performer artista che amo moltissimo. Vi invito, se non lo conosceste, ad avvicinarlo attraverso i suoi brani passati, I am a Bird Now è una meraviglia.  Si definisce transgender e dunque, come spesso accade, con  una sensibilità  che a molti appare più femminile di quella di noi donne. Nell’ultimo album   “Cut the World“, Anthony dedica 7 minuti a ragionare intorno al tema   New Feminism http://www.youtube.com/watch?v=U9a1C1qXHfM  Non è esaustivo, non dice nulla di definitivo, ma  si prende la libertà   di   introdurre temi che ci riguardano, in totale libertà, da artista. Il video qui sopra è certamente il lavoro provocatorio di un artista, nel finale appare anche Marina  Abramovich. Ecco,  da tempo penso che noi donne ora potremmo osare di più. Mi pare che molte di noi, fuorché le artiste ma non tutte, ci stiamo  imponendo  una gabbia rigida. Anche le rivendicazioni che portiamo avanti sono all’interno di un percorso fisso che prevede sdegnoe  protesta per la conquista di un diritto. Un percorso con modalità maschili, che spesso ci annoia terribilmente. Non è causato anche da noia profonda questo sentirci ancora una volta lontane dalla politica dopo l’exploit degli ultimi anni?. Una noia mortale che ci assale nel dovere ricorrere alla logica noiosissima di leggi ,codici, articoli.  Noia  …

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