Qualche settimana fa Rai 2 aveva chiuso il suo programma del dopo pranzo, “Pomeriggio sul 2”, per mancanza di ascolti (quelli certificati Auditel…). Dopo molto ragionare il secondo canale pubblico ha iniziato la messa in onda di una nuova trasmissione in sostituzione di quella sfiduciata dal pubblico (ripeto, quello che compone il campione Auditel, già per sua natura molto propenso a guardare la Tv generalista). Il vecchio programma abbondava di discussioni inconcludenti su forma fisica, seduzione, delitti raccapriccianti analizzati nei dettagli più macabri, stranezze e solitudini varie, tutte cose ben stemperate (o accentuate?) dalla chiacchiera senza fine di ospiti provenienti al 90% dall’acquario televisivo e da un buonismo fine a se stesso. Il nuovo programma, titolo “Detto, Fatto!”, abbandona una parte di questa preziosa eredità e si concentra sulla forma fisica e le abilità manuali: si cucina in studio (mai visto vero?), si fa bricolage realizzando lampade o festoni per le feste (altra ideona), soprattutto si truccano alla moda gentili ospiti, si mostrano esercizi di auto-lifting (sì avete letto bene, ma manca il bisturi…), si rifà la piega a chi non si trova con il proprio parrucchiere e cose del genere. Ma il pezzo forte è la trasformazione di una ospite che, iscritta da un parente o un’amica, arriva in studio senza corrispondere all’ideale di bellezza, gusto e femminilità che va per la maggiore (ne sono certi gli autori), trasandata e con le scarpe da ginnastica, per essere trasformata appunto da un team di professionisti ed esperti in una seducente …
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Ragazze e Ragazzi che Cambieranno il Mondo
Oggi sono al World Camp all’Abetone. Queste sono le finalità e il programma dell’incontro con ragazzi e ragazze: “Partire dalla storia di chi ha creato qualcosa, investendo in un’idea, mettendosi in gioco, superando le diffidenze che ogni nuovo progetto solleva, per scoprire insieme che il cambiamento inizia proprio dalla nostra volontà. E’ questa una delle scoperte che aspetta i partecipanti al World Camp, quattro giorni di confronto partecipato sui temi che riguardano la cittadinanza attiva, il lavoro e il rapporto tra il singolo e la comunità. Promosso dalla Fondazione il Cuore si Scioglie insieme a Dynamo Academy, il Word Camp non è un seminario, né una conferenza o un soggiorno: è un’immersione nel mondo che vorremmo, dove si discute insieme dei problemi che riguardano i giovani e la costruzione del futuro, provando a tracciare le direzioni verso cui andare. Il programma prevede l’incontro tra i giovani e diverse personalità che nella loro vita hanno sperimentato e prodotto cambiamento, a vari livelli. Gli incontri e le giornate si svolgeranno all’interno degli spazi e del parco naturale del Dynamo Camp che ogni anno accoglie centinaia di bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e che qui hanno la possibilità di sperimentare giochi, sport, attività ricreative appositamente pensate per loro e con a disposizione tutte le strumentazioni adatte. Per i partecipanti al World Camp, vivere al Dynamo, vorrà dire anche conoscere in maniera diretta come opera una realtà di volontariato e inclusione sociale.”
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Continua a leggere...Io non Do Indicazioni di Voto
IO NON DO INDICAZIONI DI VOTO Faccio parte di quella ampia percentuale di cittadine e cittadini serie e seri che lavorano con onestà a progetti utili.
IO NON DO INDICAZIONI DI VOTo non l’ho mai fatto: anche quando tutti/e si sono schierate/, non troverete traccia in qs blog di suggerimenti per uno o l’altro partito
IO NON DO INDICAZIONI DI VOTO e da 4 anni andiamo ovunque si ritenga il nostro lavoro di EDUCAZIONE AI MEDIA utile: parrocchie, scuole, associazioni, circoli PD, circoli sel, scuole in comuni leghisti. Il nostro è un lavoro TRASVERSALE.
IO NON DO INDICAZIONI DI VOTO come qualcuna poco attenta ha scritto nel post qui sotto IO NON DO INDICAZIONI DI VOTO PERO’ VADO IN GIRO per l’ITALIA da 4 anni , insieme a Cesare Cantù e ad altre/i persone serie e preparate. Vado nelle scuole e CONSTATO IL DISASTRO CHE UNA TELEVISIONE MONOPOLIZZATA HA PRODOTTO SU PIU GENERAZIONI.
IO NO DO INDICAZIONI DI VOTO ma senza alcun timore affermo che è stata una disgrazia di proporzioni enormi non avere fatto la LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI. La ragione principale per cui l’italia si trova nello stato in cui è, è non avere capito, o forse averlo capito e approvato, che la TELEVISIONE poteva rappresentare un potente strumento di educazione in un Paese che ha il piu alto tasso di analfabetismo di ritorno e il piu alto tasso di abbandono scolastico e la percentuale tra le piu basse in Europa di lettura. Avere, forse volutamente …
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Amedeo da Roma alla Siberia
Finalmente mi ritaglio del tempo per scrivere.
Avrei voluto essere più costante, invece qui il tempo vola, diventa difficile trovare lo spazio per fare tutto. Quindi: oggi meno studio e più blog! Meno impressioni, stavolta, e più riflessioni.
Sono quasi due mesi che sono ad Irkutsk, in Siberia, e tutto procede a meraviglia. La mia vita diluita tra nazionalità (in)definite, ma con un patrimonio culturale preciso alle spalle, diventa ogni giorno più entusiasmante. Cibi, odori, puzze, colori, tratti, nella mia testa si sta mischiando tutto, tutto sta acquistando un posticino.
Sarà durissima andare via da qui.
Ma prima di andarmene, rispetto la promessa e scelgo un paio di realtà di cui mi piacerebbe parlare, eventualmente discutere con voi.
Prima di tutto: URSS e Russia, Russia e URSS, Russia sovietica e tutto ciò che viene dopo … I retaggi ci sono, spesso sono anche forti, ma mi sembrano ancora più forti i colpi di reni che i giovani, più di tutti, provano a dare per rimettersi in moto, conoscere, viaggiare, aprirsi, capire. Ancora meglio: capirsi. Perché la Russia ha sempre bisogno di capirsi, di decifrarsi: quasi mai dall’esterno, tra l’altro, ma sempre da dentro. I russi hanno bisogno di capire i russi e la loro realtà. Dopo la fine del periodo sovietico è diventato indispensabile per la nazione farsi – no, non un esame di coscienza, quello mai – almeno qualche domandina. Come scrive Anna Zafesova, dopo settant’anni in cui i russi avevano vissuto sottosopra, convinti (in senso attivo e passivo) …
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Chiara che rientra in Italia
Italy on/off line
Probabilmente, paragonata ad altre giovani all’estero e/o in Italia, io sono e sarò sempre una mosca bianca. Leggendo gli ultimi post di Sguardi, di giovani inquadrate, con grandi personalità e una vita almeno un po’ definita geograficamente e professionalmente, mi sono ritrovata a riflettere sulla mia vita. Più precisamente, sugli obiettivi più intimi della mia esistenza.
Nelle ultime settimane ho intrapreso uno dei lavori più faticosi. Mi sta costando immenso stordimento, confusione, mal di testa e irascibilità, ma credo sia un cammino importante. Sto insomma riprendendo per mano una donna che temevo di aver quasi perso. Quella donna sono io. E con lei i suoi obiettivi di vita.
Ci sto lavorando in compagnia di un’altra Donna che rileggo sempre volentieri: si chiama Etty Hillesum e ha scritto un Diario diversi anni fa. Lo consiglio. Con il cuore.
Sto vivendo in un’era funambola. Chi con me la vive, diventa una sorta di equilibrista. E se cade… è la fine. In questo momento mi trovo nuovamente dislocata e senza una meta geografica definita.
In Italia.
Sono tornata per qualche mese per cause di forza maggiore, cogliendo al volo la vincita di un concorso per docenti italiano L2 -la mia supposta amata professione-: insegno a una classe di uomini con storie molto creativamente difficili. In aula ho sapori di Tunisia, Marocco, India e Pakistan. E vivo. Vivo in quelle ore. Nella vivida consapevolezza che né loro né questo paese mi daranno mai la possibilità di insegnare, di realizzarmi, di …
Continua a leggere...Vandana, Renzi e le Donne Italiane
Credo che uno dei problemi più drammatici del nostro PAese e forse quello da cui scaturiscono parecchi problemi, sia il timore del Femminile Adulto. Il Censis ci ricorda che il modello soubrette, dunque giovane, è il più presente in tv. E sappiamo quanta influenza abbia la tv sulle persone. Nei giornali italiani, fate la prova io l’ho fatto recentemente, si racconta pochissimo di donne, pochi articoli sono scritti da giornaliste donne, e spesso le uniche presenze femminili sono giovani ragazze svestite nelle sidebar a destra dei quotidiani online.
Stessa cosa se analizziamo i film italiani. Decine di ruolo giovani e giovanili, spesso anche senza spessore e mortificanti per le giovani donne, ma quasi totale asssenza di quei bei caratteri alla Judy Dench, che hanno grande successo nel resto d’Europa. Mi resta impressa nella memoria la splendida Claudia Cardinale quando anni fa dichiarò in un ‘intervista che uno dei motivi che la portavano a trasferirsi in Francia era che lì per lei c’erano ancora molte possibilità di lavoro ” per l’Italia sono vecchia” aggiunse. E se Claudia Cardinale si sente discriminata per l’età, immaginocome si debbano sentire le sue normalissime coetanee meno dotate di fascino.
Lo provo personalmente ogni volta che vado all’estero o un giornalista di una testata straniera mi intervista: attenzione massima, sguardo diretto al mio, grande rispetto per me come PERSONA .Qui da noi, la valutazione parte dall’aspetto fisico che oltre che attraente deve apparire giovane per essere apprezzato dall’interlocutore mascho italiano. La ragione non è …
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Lettera da..Berlino. Avere 30 anni. E Vivere Lontano da Qui
Voi che mi scrivete in tante/i, leggete queste LETTERE DA…Sono uno spaccato della vita di vostri coetanei/e che ci raccontano come si vive lontano da qui. La fatica spesso è tanta, Livia lo prova da anni cosa significhi vivere in un Paese straniero, impararne la lingua-il tedesco non è facile-adattarsi ad usi e costumi diversi, sentire la lontananza. Ma imparare contemporaneamente tantissimo, ed avere una professione e sentirsi adulti/e perchè si può decidere della propria vita.
Sono le ore 06:30 del giorno 9 aprile 2013 e vi scrivo con una coperta a quadri rossi e blu e un berretto di lana in testa, seduta allo scrittoio di questo appratamento della ex- Berlino est.
P. mi ha consigliato di fare i gargarismi con la coca-cola per sedare le tonsille gonfie.
M. è uscito di casa alle ore 05:30 ed era già giorno.
Le ore di luce aumentano, le temperature no.
La sera, quando torno dal lavoro verso le 20:00 è come se fossero le 16:00 del pomeriggio e io, da otto anni ormai, trascorro questa fase dell´anno con enorme stress e le immancabili “borse sotto agli occhi”, per citare la canzone di Franco Battiato come già una volta avevo fatto nelle mie lettere. Sabato 6 aprile, nel pomeriggio, ad un´altra latitudine ma sempre in Germania, Melanie spingeva e spingeva.
Nel frattempo io raccattavo gli ultimi ospiti nella pensione per sole donne Artemisia, sperando che il mio discorso sgangherato, in un tedesco imperfetto, fosse per lo meno apprezzato come …
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