Cambiare il mondo

Commissione di Vigilanza, Parlamento Europeo: darsi da fare

Si comunica che l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi procederà martedì 22 febbraio p.v., alle ore 14, alla Sua audizione. Martedi presentiamo il nostro progetto alla Commissione di Vigilanza Rai. Se avete consigli, ben vengano. Ora scusate ma mi rivolgo a quelle e a quelli per cui  lavoro da 2 anni:

Care ragazze e cari ragazzi, come vi dico da tempo, protestare civilmente serve, attuare la cittadinanza attiva serve, essere consapevoli dei propri diritti serve. Ancor di più serve disporre di un’ottima preparazione culturale ed essere in grado di utilizzarla per cambiare il mondo. Vivere qui oggi non è facile: non solo per una politica miserabile di chi ci governa, ma per una presenza diffusa e fastidiosa di una categoria di persone che è ingiusto definire della “sinistra” intellettuale, persone che sono ormai diventate i migliori alleati del berlusconismo: mentre codesti blaterano di pericolo di censura ogni volta che gli si mostra la bassezza della ns tv, migliaia  di ragazzi crescono con qs tv come riferimento. Ingiusto chiamarli di sinistra, e da oggi non lo farò più, perchè per me sinistra significa inanzitutto occuparsi degli altri. Ricordo con rammarico 10mila persone che applaudono complici  al Palasharp l’intellettuale più celebre che presenta la sua ricetta all’orrore italico: ” io leggo Kant”; mentre milioni di italiani stanno soli davanti alla tv come unico mezzo di formazione e informazione.

Care ragazze, cari ragazzi, la cultura serve a cambiare

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Nein, danke

Questo articolo di Lorella Zanardo è uscito il 2 febbraio su L’Unità:

Studiavo a Monaco di Baviera, avevo vent’anni e guardavo le mie amiche tedesche con un misto di ammirazione e stupore. Quando mi veniva proposto qualcosa che non mi convinceva del tutto, quando mi si invitata da qualche parte che non mi interessava, riuscivo sì a rifiutare, ma il mio era sempre un «No… grazie… scusa ma… no» e sorridevo imbarazzata… su L’Unità

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Poesia Puttana

Per combattere la fogna che ci circonda, politica e mediatica, le parole non bastano, perdendosi nel mare di ovvietà che tutti ascoltiamo giornalmente. Di aver banalizzato il male, molti giornalisti dovranno rispondere in futuro. Concentrimoci sulle azioni, su ciò che esiste, esiste, esiste e sopravvive, nonostante tutto, nella nostra società: ieri eravamo nella nebbia ad un dibattito a Frassinelli Polesine: gente che resiste con impegno. E se di puttane si tratta,diciamo a voce alta che   siamo queste:

Non c’è moneta per il mio corpo, né moneta per la mia mente.

Eppure sono una puttana perché capace di uno sguardo diretto perché non temo il mio pensiero

Puttana perché sovverto le regole ingiuste e discriminatorie di un ambiente che non mi contempla

Puttana perché reagente ad un sistema in disfacimento fondato sulla disuguaglianza

Puttana in quanto affermo la mia esistenza respirando scrivendo parlando godendo camminando creando semplicemente essendo

Puttana nella mia assenza di adesione al tuo arcaico stereotipo di un’angusta e castrante concezione

Puttana perché non sono più custode delle tue sicurezze, del tuo senso di superiorit� che trae linfa dalla mistificazione

Puttana quando mi difendo e non lascio che il pregiudizio mi cancelli e ridisegni la mia personalità

Puttana perché ho il potere di cambiare di donare altro significato alle parole che usi per ferire ed annullare.

di Elisabetta P.

da Femminismo a Sud

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Il Paese du Pilu

Il fatto lo conoscete: Oliviero Toscani lancia un calendiario per un Consorzio di Pellame, usando la “pelle” e il pelo pubico di 12 donne, corrispondenti ognuna a uno dei 12 mesi. Si scatena un putiferio, le donne insorgono, lo IAP intima di ritirare la pubblicita’ in questione. Fin qui, tutto nella norma italiana: Toscani sapeva benissimo quanto sarebbe accaduto: molti anni in azienda mi fanno verosimilmente sospettare che, quando il Consorzio Pellame ha chiesto a Toscani il progetto, gli avrà pure detto di non avere un gran budget per lanciarlo sul mercato. “Nessun problema” avrà risposto il fotografo “basta parlare di figa e in Italia la pubblicità è garantita” – uso volutamente la parola volgare, scusate se offendo qualcuno, ma serve ad esprimere esattamente ciò che voglio dire. Tutti contenti i signori dell’oscuro consorzio, firmano la lauta parcella di Toscani perchè in cambio avranno un piano pubblicitario milionario a basso costo. Infatti, il calendario viene presentato. I giornali, che in questo periodo non hanno nulla da dire perchè pare che l’Italia non abbia problemi seri, si lanciano sulla ghiotta notizia e l’oscuro Consorzio si trova ad avere un piano media che, normalmente gli sarebbe costato milioni. Noi italiani e italiane nel frattempo tutti e tutte a cliccare il calendario: verranno tempi in cui ci spiegheranno questa ossessione italica, che coinvolge anche le donne, per le immagini di nudo femminile.

La notizia che invece mi ferisce è questa Non è per l’aggressività del povero Sgarbi o del poverissimo Toscani o del …

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Un Altro Giornalismo è Possibile: la Storia de Il Corpo delle Donne arriva in Olanda e oltre..

Iniziamo l’Anno 2011 pieni di energia: questo è il nostro regalo per le ragazze e i ragazzi italiani, per dimostrare loro che tutto è ancora possibile. Buona visione, buon Anno, forza che ce la facciamo!  Qui il link all’articolo che è uscito oggi in Olanda e che racconta di noi e di quelle persone che stanno provando a cambiare il mondo. Spero in un’amica olandese che traduca per tutti noi!…

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L’Ascolto

Mi sono trovato davanti una generazione che si sente inascoltata e a cui dobbiamo dare risposte. Mettiamo al centro il tema dell’ascolto, della capacità della politica di tornare a comunicare con i più giovani“. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un colloquio con il direttore della Stampa, Mario Calabresi, in cui spiega di aver accolto i leader del movimento studentescoperché la loro protesta non era stata sporcata dai segni della violenza“. “Sono venuti da me – aggiunge Napolitano – dopo una giornata molto tranquilla e questa era la condizione preliminare per ogni dialogo“.Nel dialogo con loro – racconta lo stesso Napolitano – ho trovato tratti di ingenuità ma buona fede e dobbiamo renderci conto che non è solo il problema di una legge ma è il problema di una generazione“.Tutti noi che abbiamo responsabilità nelle istituzioni e nella politica – ribadisce quindi il capo dello Stato – dobbiamo capire che, al fondo, sono le preoccupazioni di una generazione cui è ormai chiaro, nella percezione di molti, quali incognite presenti per essa il futuro“. Sul suo ruolo, Napolitano osserva: “L’unica cosa è cercare di non farsi travolgere dalle scosse, dai problemi e dalle novità che si accavallano ogni giorno e provare a guardare lontano“. Leggo questo articolo su RAiNews24.

Il Presidente chiede a dei sordi, ciechi, assatanati di potere di bassa lega, di mettersi all’ascolto dei giovani. Mi pare una richiesta nobile ma …

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La Coerenza

(ANSA) – ROMA, 2 DIC – ‘Per me non ci sono mai stati problemi, io ho firmato la mozione di sfiducia’. Lo afferma la deputata finiana Catia Polidori al termine dell’incontro, a Montecitorio, con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a cui ha confermato il suo sostegno alla mozione di sfiducia annunciata oggi da Futuro e Liberta’. ‘Futuro e Liberta’ e’ un movimento unito – ha aggiunto la Polidori – tutti hanno firmato la mozione di sfiducia tranne l’onorevole Catone che, a questo punto, credo proprio che se ne vada’. La Polidori ha poi aggiunto di aver presentato a Gianfranco Fini la nascita dell’associazione, da lei promossa, Fli per l’Umbria. (ANSA).

Questo accadeva 12 giorni fa. Alle 13,10 di oggi Katia Polidori ha votato no alla sfiducia, tra il boato della Camera. Non ci è dato di sapere cosa sia accaduto negli ultimi giorni per un cambiamento còsì drastico e repentino, il voto di Polidori pare sarà decisivo per confermare la fiducia all’attuale governo, dal suo voto dipendeva molto e pensiamo lei ne fosse consapevole. Vorrei focalizzare l’attenzione su due elementi: il primo è che anche noi donne, malauguratamente e in particolar modo in questo periodo in cui avremmo bisogno di rappresnetanti virtuose per emergere dalla fogna, ci macchiamo di azioni odiose. Il secondo è la difficoltà ad essere coerenti se non si hanno chiari obbiettivi etici nella vita. Questa donna, quegli uomini che questa mattina hanno dato il loro voto, sono le persone che dirigono il nostro Paese. C’è …

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