La Coerenza

Il problema è che in politica le donne seguono il modello maschile, o compiacendo il maschio di turno “facendo le carine” o, peggio, scimiottando i loro colleghi maschi imitandone i peggiori comportamenti.
Polidori come Berlusconi, ha pensato alle proprie aziende (lei è proprietaria del CEPU) appoggiando il governo che le continuerà a far mettere soldi in tasca grazie allo sfacelo dell’istruzione pubblica in favore della scuola privata!
CONFLITTO D’INTERESSI si chiama così! Questa volta il corpo delle donne non c’entra!

avevo letto che era stata minacciata, non ricordo dove….

Mi permetto di far notare che anche voi (ahimè) con questo commento, ragionate in maniera “maschilista”; cioè seguite un ragionamento che, fuori di logica, non fa altro che attaccare ….una donna, forse perchè anello debole.
Mi spiego meglio, in un contesto come quello della odierna seduta parlamentare, ragionando in maniera logica rispetto agli accadimenti precedenti e prospettica rispetto ai possibili scenari, c’era decisamente da aspettarsi che qualche finianio (uomo o donna, non importa) avrebbe appoggiato berlusconi, rimanendo (secondo un’ottica puramente logica) fedele al partito pdl di origine. Perchè allora tanto clamore per il voto della Polidori ? Perchè non ci scandalizza con altrettanto sgomento del voto di quei deputati dell’ Ivd che, a mio modesto parere, hanno determinato, loro sì (ed in maniera del tutto assurda ed illogica) la vittoria del loro antagonista politico ? Perchè di Pietro non si scaglia contro questi traditori chiedendogli di lasciare il partito ?

“Polidori come Berlusconi, ha pensato alle proprie aziende (lei è proprietaria del CEPU) appoggiando il governo che le continuerà a far mettere soldi in tasca grazie allo sfacelo dell’istruzione pubblica in favore della scuola privata!
CONFLITTO D’INTERESSI si chiama così! Questa volta il corpo delle donne non c’entra!” dice Ketty e sono perfettamente d’accordo.
Purtroppo su fb è anche cominciata la girandola dei commenti sessisti…e la signora Cepu è stata definita ‘zoccola’: come al solito se le porcherie le fanno le donne la colpa è moltiplicata e va a coinvolgere la sfera sessuale…Tutto ciò però non toglie che la classe dirigente futura va costruita pazientemenete con un occhio di riguardo ad una maggiore partecipazione delle donne, ma soprattutto con dieci occhi di riguardo per una partecipazione coerente e pulita…Le vicende parlamentari di queste ore mi infondono enome tristezza e malinconia…ma anche voglia di continuare…

Ho appena letto cosa è successo oggi.
Vabbè a parte il fatto che sono delusa e incazzata che il signo B. torni di nuovo a governare sono veramente scocertata su quello che è stato detto a questa signora…Mi è parso di sentire che le hanno dato della troia. Dare della troia ad una donna è cosa assai sessista. E’ una parola che racchiude odio verso le donne solo per il fatto di essere tali.
Sentire questo uscire dalla bocca di gente che ci governa è ancora+ vergognoso, un umiliazione per tutte le donne. Termini del genere offrono un contesto favorevole alla violenza sulle donne…tipo che quella che ci uccide ogni giorno e che stupra in nostri corpi e anime..Appunto..ci stuprano perchè ci considerano troie, ci uccidono perchè ci odiano.

PS: fosse stata uomo, non sarebbe cambiato di una virgola un copione: “Tu, anonimo deputato/senatore, passa a noi e…” (un po’ come a “Mai dire Gol” con quello sketch di Fabio de Luigi che blandiva il “nuovo abbonato”). Ma forse è più facile pensare come Mary: potrebbe avere interessi personali nell’azione di questo governo…

@maria grazia (abbiamo lo stesso nome :)) ho notato anch’io cosa è successo su facebook.
Purtroppo tutto ciò è dovuto dal fatto che gli italiani non sono abiutati a vedere donne al governo, ecco perchè le attaccano nella loro sfera sessuale anche quando ciò non centra nulla.
Loro sono abituati a vederci unicamente come femmine. Per loro siamo prima femmine (nemmeno donne) e poi esseri umani.
Per questi maschilisti presenti sia su facebook sia nel governo siamo compagne dell’uomo, serviamo come corpi di servizio per allietare i loro festini, siamo divisibili ancora tra “sante e puttane”. L’altro modello alternativo è quello della madre e moglie. Ma la madre e la moglie è esclusa dal mondo politico e deve state soltanto accanto al focolare domestico.
Tutte le altre siamo puttane appunto. Siamo puttane se parliamo, siamo puttane se non obbediamo ad un uomo che ci da degli ordini, siamo puttane se facciamo politica (qualcuno infatti pensa che le donne del Parlamento siano lì grazie all’uomo che glielo ha concesso e magari con qualche “servizietto” in cambio). Anche se non sono berlusconiana la difendo ugualmente perchè è donna come me e perchè non è solo colpa sua se B. è ancora lì a mostrare i suoi 32 denti.
La colpa è ricaduta su di lei solo perchè è una donna…ecco perchè.
Se in politica non abbiamo donne giuste che ci rappresentino e che sappiano mandare a casa Berlusconi dobbiamo dire grazie al nostro Governo maschilista.

Cara Lorella,
immagino quanto ti sia costato fare questo post. Dopo tante incomprensioni ritrovo la tua sincerità disarmante. Grazie!
In ogni caso vorrei dire che vi sono anche altri 8 parlamentari che hanno in un modo o nell’altro contribuito a questo triste epilogo della mozione di sfiducia. Sono tutti uomini.
Credo che tu Lorella hai centrato il punto: impossibili essere coerenti se non ci sono obbiettivi etici chiari. Infatti a cosa si sarebbe coerenti?
Spero che la fine del ciclo berlusconiano sia solo rimandata.

@lorella
ho capito il senso dell’articolo, certo, la polidori è stata incoerente, ma la sua “colpa” nella inaspettata fiducia al governo si è amplificata (con derive sessiste) solo perchè donna….è ovvio che maggiore colpa politica ce l’hanno i deputati che dall’opposizione passano alla maggioranza piuttosto che quelli che nell’ambito della maggioranza….cambiano idea su una singola mozione. no?
Io mi aspettavo dal vostro sito, da te (che ti seguo e sei, a mio parere, quella voce delle donne che non mi aspettavo più si levasse alta sullo schifo televisivo e commerciale che c’è in giro sul corpo delle donne), una difesa appunto della donna in quanto essere umano titolare anche del diritto di sbagliare.
Da qualche parte ho letto, non ricordo più chi l’abbia scritto, che la parità tra uomo e donna sarà raggiunta quando sarà riconosciuto alle donne anche il diritto di essere sceme, ridicole, inappropriate, stupide, affariste, losche….insomma di sbagliare senza che si innalzi ogni volta Il Tribunale della santa Inquisizione!!
sullo schifo politico c’è poco da dire, in Italia parlano i fatti (o l’assenza dei fatti) orami da tempo….solo che qui viene nuovamente strumentalizzata una donna…per distogliere l’attenzione da altro (è assurdo che l’opposizione non faccia opposizione, questo i cittadini non lo devono vedere), mi sbaglio ?

Visto che si parla tanto di parità dei sessi, vorrei dire qualcosa a favore dei signori maschi: se una donna sbaglia sbaglia perché vuole farlo e se è arrogante idem, non c’entra niente il comportamento maschile. Se sbagliamo è perché non amiamo essere coerenti e giusti, non stiamo imitando nessuno. Per me è uno dei tanti stereotipi al femminile.

Anch’io sono rimasto molto turbato dagli insulti sessisti, che hanno contraddistinto gli attacchi alle “transfughe” donne rispetto a quelli rivolti ai loro colleghi uomini… perché il contenuto di quegli stereotipi c’entra ben poco con l’incoerenza e la corruzione: chiaramente indica il permanere di un’immagine svilente della donna, un serbatoio di stereotipi pronti a riemergere in ogni situazione di astio. Ma è fin troppo in linea con l’immaginario riproposto ogni giorno dalla “comunicazione berlusconiana”, se così si può chiamare l’insieme degli spot, slogan, barzellette e quant’altro riconducibile alla persona che gli italiani continuano a preferire come premier.

Sono certa che le donne non sono migliori né peggiori degli uomini.
Il che non giustifica la misoginia maschile né quella femminile.

Pero- almeno abbiamo la finta liberta di andare a strillare in piazza. In modo molto inefficace a guardare i risultati di questi ultimi 20 anni. Se non riscopriamo il valore del bene comune siamo destinati a contare sempre meno.