Sono 254 le classi delle scuole medie superiori di tutta la regione in cui sono attivati i moduli di Media Education Nuovi Occhi per i Media.…
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British Council Diversity!
Prende avvio il Diversity Bog del British Council in Italia. Sono in contatto con le giovani donne che lo hanno creato. E’ interessante perchè ci offre uno spaccato dei progetti Diversity qui e all’estero.…
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Bella Intervista a Lorella Zanardo
Questa su Linkiesta è una bella e chiara intervista. Grazie alla giovane giornalista. Giornalista che immagino precaria. Interessante notare come sia riuscita a fare un’intervista più veritiera e completa di quelle che talvolta appaiono su quotidiani mainstream. C’è da riflettere.
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Quirinale 8 marzo
Lorella Zanardo invitata al Quirinale per l’8 marzo. Considero questo invito un riconoscimento verso l’importante lavoro nelle scuole che stiamo portando avanti. Grazie alle centinaia di insegnanti che ci sostengono e alle migliaia di ragazzi e ragazze che ci seguono. E’ come se partecipassi insieme a tutte/i loro.…
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Italy love it or leave it, proiezione a Bologna
Gender Bender segnala
Mercoledì 7 Marzo ore 20 Cinema Lumiére – Sala Mastroianni Via Azzo Gardino 65, Bologna
ITALY: LOVE IT, OR LEAVE IT (Italia 2011, 75′) un film documentario di Gustav Hofer e Luca Ragazzi
Ingresso ridotto a 3.50 € per gli iscritti alla Newsletter di Gender Bender presentando questa email alla cassa.
Torna la premiata coppia Hofer-Ragazzi, già autrice del documentario Improvvisamente l’inverno scorso.
Gustav e Luca sono una giovane coppia innamorata. Decidono di atraversare l’Italia in lungo e in largo per sei mesi per cercare di capire se è il caso di andarsene a Berlino. Luca, romano, preferirebbe rimanere, mentre Gustav, altoatesino, se ne vuole andare.
In una vecchia 500 scoprono orrori e meraviglie di uno dei Paesi più contradittori del mondo. Esistono ancora buoni motivi per restare in un paese in balia del precariato, del carovita, della mentalità reazionaria, del baronato accademico, della noncuranza per i diritti umani? E’ ancora possibile reinnamorarsi dell’Italia?
Al termine incontro con il regista Luca Ragazzi.
Informazioni: 051 2195311.
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A Noi la Festa, a Voi la Parola
Sarebbe bello che per questo Ottomarzo le cose andassero un po’ diversamente.
Che per una volta non toccasse alle donne elencare di tutti i guai causati a questo Paese da un’irriducibile “questione maschile”: il monopolio, come lo chiama Chiara Saraceno, dei posti di potere, l’applicazione di cospicue quote non scritte (tra l’85 e il cento per cento) a favore degli uomini.
Sarebbe interessante che stavolta fossero i nostri colleghi giornalisti, opinionisti e blogger, a dire “I care”. A scrivere: la violenza e il femminicidio sono un mio problema, e rivelano l’incapacità della sessualità maschile di liberarsi dalla tentazione del dominio. Come posta un lettore, Claudio Losio, sul blog Il Corpo delle Donne, commentando la vicenda della ragazza stuprata da un militare a L’Aquila, “il quadro che ne esce ci riporta indietro di 30 anni, al documentario di Tina Lagostena Bassi sul processo per stupro. La giovane studentessa dell’Aquila è nostra figlia, dobbiamo trovare il modo di sostenerla e proteggerla”.
“I care”: è un mio problema di uomo lo sfruttamento commerciale e mediatico della bellezza femminile, che indebolisce le donne inchiodandole a stereotipi umilianti.
E’ un mio problema che l’agenda politica e quella economica siano decise quasi esclusivamente da vecchi maschi che bloccano qualunque innovazione per il loro vantaggio personale. E’ un mio problema la mancanza di welfare e di servizi, freno all’occupazione femminile e allo sviluppo. E’ un mio problema l’eccesso maschile che sta danneggiando tutti, donne e uomini. E serve anche il mio impegno …
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