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Nina e i Diritti delle Donne

Nina e i Diritti delle Donne

Ho letto questo libro d’un fiato. C’è scritto che è adatto dai 9 anni in sù. Io ho qualche anno in più 🙂 e l’ho trovato bellissimo. La storia di noi donne e delle nostre conquiste raccontate a una bambina con linguaggio semplice ma non infantile e dunque fruibile a tutte e, perchè no?, a tutti. Leggetelo e regalatelo alle figlie nipoti amiche. Se siete inseganti, le vostre e ivostri alunni lo leggano, che è un libro importante da leggere mentre cresci.

Ti sentirai dire che essere giovani all’inizio del terzo millennio è molto duro. Che troverai lavoro con difficoltà in un mondo in cui la sicurezza economica traballa. C’è del vero naturalmente, ma non è una legge di natura. Dipende da ciascuno di noi scegliere chi ci governa, orientare lo sviluppo e la tutela dei beni comuni, distribuire la ricchezza in modo da evitare le ingiustizie. E dipende dalle ragazze e dalle donne battersi per la propria libertà e per una civiltà che la rispetti. […] Tocca farlo con gli occhi aperti e la mente sveglia”…

 

La storia di Nina e delle donne della sua famiglia raccontata durante un viaggio in traghetto è la storia di tutte le donne italiane, delle loro battaglie, dei loro sacrifici per acquistare quei diritti civili fondamentali per una moderna società equa.Un piccolo racconto che si inserisce nella grande storia di tre generazioni 1946 ad oggi.

Oggi i bambini e le bambine posso scegliere cosa fare da grandi. Ma in Italia, solo 45

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Candidate da Supportare

Candidate da Supportare

Se votate nella zona Milano sud la prossima settimana, date un ‘occhiata qui. Noi non facciamo campagna politica, ma volentieri diamo un po di visiblita alle donne che conosciamo per la loro serietà e impegno. Deborah D’Emey è così. Ecco qui sotto cio che sta preparando.

Femminicidio? E’ un problema culturale

Deborah D’Emey del comitato promotore di Se non ora quando Sud Milano racconta come alcune donne sono riuscite a imporre dei vincoli alla politica di un territorio e precisamente ai candidati sindaci del comune di Pieve Emanuele (MI).

“Abbiamo parlato tanto di democrazia paritaria, di diritti delle donne e sembra quasi che più le donne escono dal silenzio e maggiormente vengono zittite, fino ad essere uccise. Oggi sempre più persone stanno imparando il significato della parola femminicidio.

Quante donne dovranno ancora morire prima che la coscienza collettiva si renda conto che nel nostro paese c’è un problema culturale? Le donne non possono più aspettare, non c’è più tempo, è necessario accelerare il processo di educazione di genere nella collettività, e come attuarlo? Entrando nella “stanza dei bottoni”.

Le donne devono cominciare a fare politica non solo nelle associazioni ma nei partiti, nella politica intesa come governo di un territorio perché è necessario cominciare ad imporre delle condizioni ai futuri governatori, crescere per poi candidarci a governare il territorio.

Questo è quello che stiamo facendo con Snoq Sud Milano. Il comitato promotore di Se non ora quando Sud Milano è costituito da donne singole, donne che fanno parte di associazioni …

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Floralis che non Voleva  Essere Complice

Floralis che non Voleva Essere Complice

Vi racconto una storia che è una bella storia, mette insieme diverse generazioni, la rete e il territorio, donne di diversi gruppi: insomma quello per cui si lavora qui. Il 14 marzo scorso scrissi un post sul tema della Violenza trattata nel libro di Joanna Burke, consigliato da una lettrice affezionata e preziosa, Ilaria. Arrivò tra gli altri, questo  commento: Visto il nome ed il contenuto di questo post volevo segnalare quest’articolo pubblicato sull’ansa da qualche ora. Mi vengono in mente tante cose da scrivere ma non ci riesco. Floralis

Non sempre riesco a leggere tutti i commenti con attenzione, ma questo mi colpì, pareva una richiesta di aiuto, sentivo il dolore, l’ansia, più di tutto il pensiero che a volte ci spaventa, di essere impotenti. L’appello di Floralis mi fece rompere gli indugi e scrissi a SNOQ  come spinta da un’urgenza  che Floralis era stata in grado di comunicarmi. Non indugiai oltre chiamai Lipperini e scrissi subito un altro post, questo.

ANCORA DALLA PARTE DELLE BAMBINE Ho scritto a SNOQ  questo il testo : Cara Cristina,vi chiedo come movimento SE NON ORA QUANDO se potete, con tutto il nostro supporto e quello della rete, organizzare una riunione/manifestazione/: credo che si debba partire da qui, dalla incapacità della politica degli uomini di occuparsi delle donne italiane. Occupiamocene noi. CI stanno destituendo dalla nostra capacità di prenderci cura del mondo. E’ chiaro che parlare non basta più. E’ chiaro che chi ha la mia età si deve sentire responsabile

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La Stampa e il Femminicidio

La Stampa e il Femminicidio

http://www3.lastampa.it/donna/sezioni/articolo/lstp/452478/

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Storie di Donne

Storie di Donne

http://www.ansa.it/web/notizie/videostory/primopiano/2012/04/27/storie-donne-vittime-violenza_6786445.html…

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L'Inghilterra non è sulla Luna

L’Inghilterra non è sulla Luna

L’Inghilterra non è sulla luna, al contrario è molto vicina.

Come ho spesso scritto, ciò che accade in Paesi vicini a noi, può essere preso ad esempio e applicato anche qui. Notizia di ora: Rupert Murdoch, il magnate australiano proprietario di Sky, che era stato accusato tempo fa di avere permesso che i giornalsiti del suo gruppo spiassero famosi personaggi dello spettacolo invadendone la privacy, è stato oggi ritenuto inadatto a guidare un grande gruppo industriale, dalla speciale Commissione del Parlamento Britannico. Dunque, SI PUO’ FARE. L’HANNO FATTO LORO, FACCIAMOLO ANCHE NOI.

Altra notizia: Il Cda della Rai è scaduto e va rinnovato così come l’AgCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Domani alcune associazioni tra cui Vogliamo Trasparenza e Move ON porteranno candidature trasparenti alla Camera. Qui potete inviare la  vostra scelta di  persone che ci rappresentino in RAIe  si facciano fautori e fautrici del cambimento che auspichiamo: redazione@articolo21.info

Un servizio Pubblico Democratico che rispetti le donne e gli uomini, che non li deumanizzi, che chieda agli autori/trici di sviluppare trasmissioni di entertaimment e divulgative ed educative: si può fare, la BBC lo fa già. Facciamolo anche noi. La TV è un agente di socializzazione potente nell’età formativa e non solo: chiediamo che svolga il ruolo che le spetta in un Paese democratico.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/02/caso-agcom-paura-della-trasparenza/215676/

P.S. A giorni notizie su cosa fare dopo l’appello contro il femminicidio.

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Didala e Vanessa

Didala e Vanessa

Oggi alle ore 16 nel Duomo di Enna ci saranno i funerali di Vanessa. Oggi starò in silenzio, forse anche voi ne sentite il bisogno. Faremo un bilancio degli ultimi due giorni più avanti.

Vanessa Scialfa è morta negli stessi giorni in cui moriva Didala Ghilarducci, staffetta durante l’ultima guerra, partigiana per amore per avere seguito suo marito insieme al piccolissimo figlio sulle montagne a combattere. Per me e sono certa per molte altre donne adulte, è proprio un dolore brutto pensare a Vanessa così giovane che se ne va sola, dove non sappiamo. Mi piace pensare che Didala sia con lei, che vadano insieme. Didala racconterà a Vanessa di cosa sia l’amore, quello grande e che non chiede nulla in cambio, quello che anche Vanessa avrebbe di certo provato se avesse potuto vivere un po’ di più.

MI CHIEDI PERCHE’ NON SONO SERENA

Mi chiedi perché non sono serena.

La serenità appartiene a chi è nella pace, non a chi muore ogni giorno con chi non può dirsi serena perché vittima di un’ingiustizia.

 Mi chiedi perché non sono serena.

 Perché ogni figlia è mia figlia, ogni madre è mia madre, perché ogni donna costretta in un angolo è la donna che sarei potuta essere, quella che ero, quella che un giorno sarò.

 Mi chiedi perché non sono serena

 Perché di fronte ad un dolore narrato non volto la faccia, non dico “basta” perché mi uccide saperlo,

ma resto. E non cambio discorso.

Giorgia Vezzoli Vitadastreghe

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