1000 donne a Paestum e pochissimo rilievo mediatico dicono in molte. Sarà che i giornali boicottano le donne quando le donne non sono espressione di partiti? si sono chieste in molte. Sarà che a Paestum c’erano le temute femministe, figure obsolete per i media nostrani?
Questo passato è stato un week end ricchissimo: Paestum, il Convegno Nazionale delle Teologhe a Roma, un altro sulla Toponomastica, e mille altri ancora. La settimana prima il Feminist Blog Camp a Livorno.
Ma c’è stata anche una conferenza di livello internazionale a Roma che ha portato nella capitale 1000 donne provenienti da più di 40 Paesi del mondo. Decision makers, Politiche, economiste: si trattava della Winconference, organizzazione mondiale che raduna annualmente donne con incarichi prestigiosi per discutere del rapporto lavoro/vita privata ma non solo. Non si è visto nulla o quasi sui giornali. E pensate che questo sì poteva essere una chicca per un quotidiano, con grandi nomi lì a disposizione. Herald Tribune presente, ma i nostri assenti.
E dunque? Il mio amico Daniel Tarozzi, direttore de Ilcambiamento.it sostiene che i quotidiani guardano al vecchio, al consueto e che se noi donne sosteniamo di rappresentare il nuovo, è difficile che i giornali ci ritengano tema importante da trattare.
Credo sia così. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale, ma non tutti e nemmeno tutte se ne stanno accorgendo.
E alcune di noi sanno di rappresentare il Nuovo ma al contempo vorrebbero l’approvazione dai “vecchi” tutori del potere. La libertà si impara, non si nasce …
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