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E i Nostri Volti, Amore mio, Leggeri come Foto

E i Nostri Volti, Amore mio, Leggeri come Foto

“Durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo gran parte delle proteste dirette contro l’ingiustizia sociale furono in prosa. Si trattava di argomentazioni ragionate scritte nella convinzione che, con il tempo, la gente avrebbe messo la testa a partito, e che, in definitiva, la storia fosse dalla parte della ragione. Oggi la cosa non è affatto chiara. Gli esiti non sono affatto garantiti. Le sofferenze del presente e del passato hanno scarse probabilità di essere redente da un’era futura di felicità universale. E il male è una realtà costante non estirpabile. Ciò significa che la soluzione-il venire a patti con il senso da dare alla vita-non può essere differita. Del futuro non ci si può fidare. Il momento della verità è ora. E sarà sempre più la poesia, non la prosa, ad accoglierla.

La prosa è molto più fiduciosa della poesia: la poesia parla alla ferita aperta.

Traggo questo  brano mozzafiato per la sua attualità,  dal volumetto dal titolo meraviglioso “E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto” di John Berger critico d’arte e poeta, ed Bruno Mondadori. Berger è il volto stupendo dell’immagine in homepage che ci riporta alla memorabile dichiarazione di James Hillman “Invecchiando io rivelo il mio carattere dove per carattere devo intendere tutto il vissuto che ha plasmato la mia faccia, che si chiama faccia perchè l’ho fatta proprio io...” Faccia da innamorarsi  perdutamente nonostante i tanti anni di Berger, credo ne conveniate.

So che tra chi ci legge vi sono …

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Dov'è la Mammifera?

Dov’è la Mammifera?

Umani, mammifere e Tv di Il_Corpo_delle_Donne

Dov’è dov’è la mammifera? Dov’è l’esemplare sopraffino?”

Inzia così  Avanti un Altro! un programma di successo condotto da Paolo Bonolis che è andato in onda fino a poco tempo fa dalle h 18,50 alle h 20, tutti i giorni su Canale 5 Mediaset.  E’ una trasmissione per famiglie, intendendo che davanti allo schermo in quella fascia oraria ci sono parecchi bambini/e ragazzi/e oltre che adulti. Bonolis è un presentatore che piace a madri e padri: ha condotto infatti per molto tempo Chi ha incastrato Peter Pan? un programma che presentava bambini coinvolti in gare canore, di danza e quant’altro, che ha avuto grande successo. Nel video qui sopra notiamo in particolare:

-la presenza di una valletta “Bonas” (fine metafora) che ripropone lo stereotipo di bella e scema. Ricordiamo a chi legge ciò che ripetiamo nelle scuole: non stiamo dicendo che la ragazza sia effettivamente scema ma che viene mostrata COME SE fosse scema. Vestita di poco o niente nonostante le forme generose, la Bonas viene caricaturizzata anche attraverso la correzione della voce: la ragazza si esprime infatti a monosillabi e con gridolini infantili che paiono ulteriormente infantilizzati con strumenti tecnici.

-il simpatico presentatore formato famiglia invita  la sua partner ad entrare in scena apostrofandola con un bel “mammifera”. Certo mi direte che non è come darle della scrofa in diretta. Ma sempre di animale si tratta.

Disponibile e piaciona, la Bonas ricorda da vicino le protagoniste della Pupa

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Italia tra Analfabeti e Spocchiosi Intellettuali

Sul quotidiano La Repubblica è uscito settimana scorsa questo articolo di Simonetta Fiori sull’analfabetismo di ritorno degli italiani, problema terribile che ammorba il nostro PAese in particolare. Leggetelo. A ottobre dello scorso anno è uscito il mio libro Senza Chiedere il Permesso, ed Feltrinelli. Nel libro denunciavo lo stesso problema di cui  la giornalista di Repubblica scrive.

Aggiungo però senza peccare di immodestia, che svolgevo un compito più utile alla società rispetto all’articolo qui sopra, attraverso due modalità :

cercavo di capire le cause che ci hanno condotto all’analfabetismo di ritorno

-proponevo delle azioni per uscirne

Che dolore, non trovate? leggere in un giornale di sinistra? si può ancora definire così? una dotta dissertazione su questi poveracci ignoranti degli italiani! Insopportabile analisi scritta con il piglio di chi con  questa accozzaglia di miserabili chiaramente non ha nulla a che fare. A me invece viene da piangere quando leggo questi dati. E non mi sento migliore e diversa . Mi sento parte di un PAese che per l’incpaacità di alcuni e la spocchia di altri che dovevano rappresentare l’opposizione, è diventato ciò che è ora sotto gli occhi di tutti. Mi sento parte così come 4 anni fa  iniziai con i miei colleghi a raccogliere le immagini delle donne umiliate in tv. Non erano “altro da me” ero io stessa  coinvolta in quella rappresentazione umiliante e oggettivizzante, io, donna come loro, sentivo l’umiliazione nella mia carne. Non mi servirebbe nemmeno leggere queste analisi: lo   riscontro sul territorio. Già mi …

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11 aprile, Livorno: Nuovi Occhi per i Media

11 aprile, Livorno: Nuovi Occhi per i Media

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Indignados e M5Stelle

Indignados e M5Stelle

Ecco una bella LETTERA da BARCELLONA dalla ns corrispondente Giusi Garigali. Grazie Giusi perchè il tuo articolo è pieno di spunti di riflessione.

Premessa fondamentale: questo post non ha la pretesa di esprimere alcuna valutazione sul Movimento 5 stelle, anche perché la situazione è in costante evoluzione. È solo un microtentativo di cogliere qualche analogia fra Italia e Spagna, tanto in relazione all’insipienza della classe politica di entrambi i paesi così come al conseguente scetticismo che pervade l’opinione pubblica.

Nel maggio del 2011 Marina Terragni mi chiese di raccontare, dalle pagine del suo Blog, cosa stesse accadendo in Spagna. Era appena esploso il movimento del 15M e in Italia c’era molta curiosità: si voleva capire e sapere.

Conservo un grato ricordo di quei due mesi in cui scrissi varie cronache da Barcellona, testimone diretta di assemblee, manifestazioni e occupazioni che si susseguivano incessantemente.

In questi giorni di vicende post-elettorali per l’Italia me ne son venuti in mente soprattutto due, di cui vi lascio i link di seguito, nel caso foste interessati a leggerli.

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2011/06/23/unassemblea-a-vila-de-gracia/

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2011/05/30/in-piazza-e-in-rete/

Quando scrissi questi post mi sentii particolarmente orgogliosa del lavoro svolto, perché mi sembrò di avere davvero colto il punto della critica mossa dagli Indignados al sistema e, in particolare, quale fosse l’intrinseca novità che gli permetteva di guadagnare sempre più popolarità fra la gente comune, mentre sui giornali italiani si leggevano solo cumuli di banalità al riguardo (così come ultimamente, in Italia, solo pochi giornalisti hanno avuto l’umiltà di provare a capire …

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Non Fatevi Rubare la Speranza.Va bene, ma Voi dateci una Mano

“Non Fatevi Rubare la Speranza! Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità!. Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato. La nostra gioia non nasce dal possesso delle cose”. “Non dobbiamo credere al Maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l’ingiustizia, contro i tuoi peccati! Non dobbiamo mai abituarci al male!”

Così Papa Francesco oggi. E come non essere d’accordo? Cattolici o no, credo che quanto detto dal Papa  sia condiviso da musulmani protestanti e hindu. E da noi. Però. In giro per le scuole d’Italia mi accorgo come sia oggi molto più diffcile essere una ragazza normale o brutta  rispetto a qualche anno fa. Solo pensando a quando ero io sedicenne posso assicurare che  l’imposizione dei modelli mediatici era infinitamente inferiore rispetto a ciò che avviene oggi.Anche allora  le ragazze con molto seno piacevano molto, ma ciò detto,  un unico canale tv poche riviste e un film al cinema ogni tanto potevano sì imporre un modello, che diventava però solo  suggerito ma raramente imposto ed unico.

Oggi provo spesso comprensione e compassione per le ragazzine che incontro sommerse come sono da modelli mediatici infiniti e tutti tesi a proporsi come  l’unico e il solo giusto. E allora diete, iniezioni, tagli di capelli, allargamento dell’arco dentale, operazioni alle  cosce mastoplastiche e così via. Essere sé stesse oggi, magari non bellissime, richiede un duro lavoro …

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26 marzo, Torino: Dialoghi in Corso

26 marzo, Torino: Dialoghi in Corso

DIALOGHI IN CORSO

Martedì 26 marzo – Ore 20.30

In collaborazione con Bibliomediateca e Centro Documentazione Rai “Dino Villani”, DAMS – Università di Torino.

MUSEO DEL CINEMA h 20,30

Presentazione del libro Senza chiedere il permesso. Come cambiamo la tv (e l’Italia) di Lorella Zanardo, Feltrinelli 2012.

Con l’autrice intervengono: Cesare Cantù (regista), Gian Paolo Caprettini (Università di Torino).

Modera l’incontro: Sonia Del Secco (Museo Nazionale del Cinema).

A seguire proiezione di: Il corpo delle donne di L. Zanardo, M. Malfi Chindemi, C. Cantù, Italia 2009, 25’, col.

Lorella Zanardo e Cesare Cantù incontreranno gli studenti del DAMS alle ore 15.30 presso il Museo della Radio e della Televisione della Rai, via Verdi 16 – Torino.

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